sabato 12 novembre 2016 ore 21 – l’Asilo
What You You What?
sperimentazione corpo – suono per un ABC
ripetizione e variazione sul tema del doppio
due in una – due di una
doppio piano in mare aperto
vedo
tu vedi
ti vedo
riprendo il discorso
partitura per due corpi che si ripete ed entra in relazione con tre spazi sonori diversi composti dal vivo
tre fasi distinte e consecutive
margini di influenza? pA + pB +pC= X
composizione e danza: Chiara Orefice e Giulia Ferrato
al suono: Attila Faravelli – SEC_ – Francesco Gregoretti
Attila Faravelli vive e lavora a Milano, dove ha studiato composizione elettronica. La sua indagine esplora il suono in quanto fenomeno materiale – ma non oggettivo – fluido e relazionale. Nella sua pratica musicale ed installativa indaga la relazione tra suono, spazio e corpo. Compone ed esegue in solo, realizza installazioni sonore con Nicola Martini, suona con Andrea Belfi nel duo Tumble, con Nicola Ratti (Boring Machines) e con Matija Schellander (Aural Tools).
Con Burkhard Stangl, Mario De Vega ed Angelica Castello e’ parte del quartetto elettroacustico SQUID. Collabora inoltre con Enrico Malatesta e Nicola Ratti nel trio ~ Tilde.. Ha recentemente avviato Aural Tools, ideazione e realizzazione di multipli di design acustico alternativi al disco, oggetti che documentino il lavoro di musicisti selezionati attraverso dispositivi in grado di generare suono secondo mo- dalita’ specifiche.
Dal 2010 cura The Lift a Milano, una serie di concerti tenuti all’interno di un piccolo studio di registrazione; esponenti della scena sperimentale internazionale presentano le proprie ricerche all’interno di uno spazio acusticamente molto accurato.
http://attilafaravelli.tumblr.com/
Giulia Ferrato
Incomincio a studiare Performing Arts nel 1995. A partire dal 2002, mi oriento verso lo studio delle arti corporee. In Italia e in contesti internazionali, approfondisco in particolare: contact improvisation, danza contemporanea e coreografia. Tra gli artisti che hanno influenzato il mio percorso ci sono: Maria Munoz e Pep Ramis, German Jauregui, Rafafella Giordano, David Zambrano, Frey Faust, Kirstie Simpson, Wim Vandekeybus, Inaki Azpillaga, Peter Jasko, Francesco Scavetta, Claudia Dias (CTR) e John Ashford. Nel 2010 sono parte del gruppo di “Scritture per la danza contemporanea”, corso biennale diretto da Raffaella Giordano. Nel 2013, partecipo al mentoring project IFA(Polverigi). Nel 2015 seguo l’intensive course in coreografia alla SNDO (Amsterdam). Dal 2005 danzo per: Felix Ruckert, Marika Rizzi e Laura Frigato, Giorgio Rossi (Arezzo Waves), Alessia Scala, C.ia Danza Flux (Fabrizio Varriale), Claudia Dias (prémiere Fundaciò Bilbao, 2014). Dal 2011 sono promotrice di diversi progetti di scrittura corporea collettiva tra cui: “Il Signor Agostino Bontà” e Ab -ovo track (sperimentazioni musica e danza, Napoli). E’autrice di Senza-un-filo-d’erba (2010), Da A ad H (2011) e This Place (INTEATRO Festival 2013, selezionato per Vetrina Anticorpi XL 2014). Dopo la laurea in Scienze Politiche Consegue un PHD in African Studies presso L’Università L’Orientale di Napoli. Nel 2014 fonda il progetto Marosi Stromboli per promuovere la danza di ricerca e una riflessione sul processo creativo sull’isola di Stromboli.
Chiara Orefice
Danzatrice e performer nata sull’isola d’Ischia nel lontano 1984. La sua ricerca s’incentra sull’atto performativo come dispositivo d’interazione tra corpo suono e spazio. Si dedica allo studio dei principi di composizione istantanea con particolare attenzione al rapporto tra corpo memoria e immaginario. Tra i suoi maestri e riferimenti principali: Raffaella Giordano, Claudia Dias, Maria Munoz, Gey Pin Ang, Chiara Guidi, Francesca della Monica ( voce e canto), Masaki Ivana, Silvia Rampelli (danza butoh), Cloude Coudly( danza sensibile). Nel 2012 lavora con il Teatro Valdoca per le produzioni “Cage parade” e “ Ora non hai più paura”. Dal 2010 ha fatto parte di diversi collettivi: Famiglia Fuché con progetto “ Quaderni” (ricerca su scrittura collettiva), Le Truappist con il progetto “Elles sont partout” ( le tre grazie ma non solo), progetto Ab -ovo track ( sperimentazioni musica e danza), collettivo Yield (ricerca composizione coreografica con il tutoring di Claudia Dias- presso l’atelier Real di Lisbona). In solitudine ha sviluppato soli di danza da quando ha 5 anni. Nel suo percorso artistico ha lavorato con diversi musicisti napoletani: Raffaele Natale ,con cui inizia la sua ricerca sulla voce/discorso /canto , Les Enerves, Giuseppe Frana, Fabrizio Elvetico, Peppe Vietri, Stefano Costanzo ed altri. Ha collaborato come coreografa con diversi registi teatrali tra cui Pierpaolo Sepe (Follia di Crave di Sarah Kane, Napoli teatro festival 2016) e nel progetto “Brigata Napoli” presso l’Asilo. Dal 2013 con il progetto “People” sperimenta pratiche d’incursione fisica in contesti sociali (feste e club in particolare) per indagare le possibilità di sconfinamento dell’io – tu – noi.
Nella sua costante ricerca di emozioni appena c’è occasione, dovunque si trovi, con compagni da zattera, ama gettarsi nell’improvvisazione tout court per testare il suo grado di ascolto e apertura al contesto.
Dal 2013 fa parte della comunità dei lavoratori del materialissimo immateriale cultura spettacolo arte dell’Asilo di Napoli dove condivide i suoi progetti, collabora con svariati artisti, si fa un sacco di domande e spera di crescere.
Francesco Gregoretti
è un batterista / improvvisatore che utilizza varie combinazioni di tamburi, oggetti e sistemi di amplificazione per creare il suo personale mondo sonoro fatto di ritmi nervosi e imprevedibilii, droni, rumori. Dal 1998 è membro dell’affermata band heavy-sperimentale One Starving Day; è inoltre il membro fondatore del progetto improv-avant-rock Grizzly Imploded e delle sue varie declinazioni (Strongly Imploded / Oddly Imploded) ed è parte di Many Others (con Olivier Di Placido), Cyanobacteria [from the arabian gulf] con Ron Grieco e della band Architeuthis Rex.
http://www.francescogregoretti.org/
SEC_
è uno dei nuovi talenti della musica elettroacustica italiana. Improvvisatore e compositore, cerca di portare la “musica concreta” in una nuova dimensione, vicina tanto all’elettronica da club più scura quanto alla ricerca sui dispositivi in feedback. Il suo strumento principale è il registratore a bobine Revox, che usa per manipolare e deformare i materiali sonori, creando incastri imprevedibili e grotteschi, ricchi di tagli, esplosioni e suoni profondi. Oltrepassando continuamente i confini tra analogico e digitale, strutturato ed improvvisato, narrativo e astratto, SEC_ è piuttosto interessato alla relazione tra “fisicità del suono” (e della sua produzione) e qualcosa che potremmo forse ancora chiamare “musicalità”. Ha all’attivo quattro dischi in solo, tre composizioni per surround multicanale, e numerose collaborazioni: Aspec(t) (duo con Mario Gabola), Jerome Noetinger, Dave Phillips, Ken Vandermark (Rara Avis band), Olivier Di Placido, Dario Sanfilippo, Anrzej Zaleski, Francisco Meirino, Andy Guhl…Come compositore ha ricevuto commissioni da Kunstradio (Vienna), CSW (Varsavia), L’Audible (Parigi). Il suo pezzo “Outflow” è stato premiato al PIARS Sonic Arts Awards nel 2013.
http://www.toxorecords.com/sec_
/// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.