venerdì 24 ottobre h 22 l’asilo
FOREFRONT live
presentazione dell’album CHAOS MAGNUM
opening act: LES ÉNERVÉS
“Considerando che originariamente questa parola non aveva l’attuale connotazione di “disordine” che si ritrova nella parola d’uso comune “caos”, il termine greco antico “Chaos” viene reso come “Spazio beante”, “Spazio aperto”, “Voragine”, dove indica, nella sua etimologia, “fesso, fenditura, burrone”, quindi simbolicamente “abisso” dove sono “tenebrosità, oscurità”.
Il Chaos, secondo alcuni autori, risulta essere nella mitologia e nella cosmogonia degli antichi greci, la personificazione dello stato primordiale di “vuoto”, il buio anteriore alla generazione del cosmo da cui emersero gli dèi e gli uomini”
http://www.forefrontmusic.net/
ascolta
Antonio Raia_Tenor/Alto Sax
Jack D’Amico_Piano/Rhodes/Fx
Umberto Lepore_Double Bass/El Bass/Fx
Marco Castaldo_Drums
Forefront nasce Trio nel 2012, con l’improvvisazione radicale alla base del proprio lavoro.
Nel 2013, con l’ingresso del sassofonista Antonio Raia, il percorso artistico inizia a guardare anche alla composizione scritta, utilizzata come scenografia dei mondi sonori che mutano di performance in performance.
Il loro primo lavoro su disco [Chaos Magnum] è dedicato alla musica contemporanea, aleatoria e a quella concreta, spettrale ed elettroacustica, e quindi a musicisti del secolo scorso che hanno cambiato il corso della musica, come John Cage, Morton Feldman, Karlheinz Stockhausen, Arnold Schönberg, Iannis Xenakis, Luciano Berio.
Forefront si propone di esplorare i meandri più oscuri dell’estetica contemporanea senza però erigere essa stessa a canone o modello.
La doppia accezione del vocabolo Forefront come “Avanguardia” e “prima linea”, racconta il tentativo di entrare nella contemporaneità dalla porta principale senza però cullarsi nella sua formalità, ma facendo della forma l’elemento da distruggere e ricostruire ad ogni battuta.
Forefront mette in scena la nausea dell’epoca post-scientista, dove l’unica via per dondolarsi nel mal di mare ontologico dell’uomo contemporaneo è lo smarrimento. Perdersi per ritrovarsi ogni volta diversi e talvolta deformati dietro gli angoli spigolosi dell’improvvisazione radicale, spesso senza riuscire a riconoscersi. L’identità diventa un volto sfigurato e deformato nello specchio sonoro che riflette la malattia. In questo specchio bisogna riflettersi per poi distruggersi.
LES ÉNERVÉS
ascolta
Giulio Nocera _ laptop, no input mixing, microfoni
KNN _ cassette, no input mixing, piezo, microfoni
Arginare o eccitare. Osservare la viva materia bestia del suono, interagire con l’esistente. Innescare catene di reazioni che si perdono nella memoria. Il ricordo di un non – cinema per le orecchie mai esistito.
Violenta nostalgia.
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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. E’ gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere delle spese minime e a dotare gli spazi comuni dell’Asilo dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.
Si raccomanda la puntualità, perché la musica termina tassativamente alle ore 24