venerdì 18 aprile h 19
Ex Asilo Filangieri
VERSO LA COSTITUENTE
DEI BENI COMUNI a NAPOLI
assemblea di costruzione
Ai movimenti, ai comitati, alle comunità ed alle persone in lotta.
L’Asilo, comunità dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo e dell’immateriale, chiama le realtà in lotta per la cura della salute, dell’ambiente e del territorio in data 18/4/2014 h 19.00, al fine di costruire insieme la costituente dei beni comuni.
L’Asilo, situato in vico Maffei n. 4, a Napoli, accoglierà il 26 e 27 aprile la costituente dei beni comuni, un’assemblea nomade partita dalle occupazioni culturali, che ha coinvolto l’interesse di soggettività e singoli in tutto il territorio nazionale. La costituente napoletana si svilupperà su 2 giornate, una dedicata ad ‘ambiente, salute e territorio’, ed un’altra al ‘regime giuridico dei beni comuni’. La ‘costituente’ è affiancata da una ‘redigente’, composta da noti giuristi, che recependo le istanze e le pratiche che emergono dai territori, attuano una traduzione dei principi che, in virtù di un forte e comune sentire proveniente dal basso, dovrebbero prevalere nella cura dei beni comuni (concetto cui dare una sostanza reale per nulla onnicomprensiva) e nella gestione dei beni pubblici e privati.
A seguire una bozza della struttura dei dibattiti, che ci auguriamo di integrare, correggere, modificare con voi nell’appuntamento di costruzione di venerdì 18 aprile.
I punti:
1. Storico/analitico: partire dalla storia delle realtà coinvolte, di ciò che è avvenuto sui territori, di come si è organizzato un contropotere, delle misure repressive subite, etc…per arrivare ad analizzare le logiche comuni sottostanti alla gestione dei servizi pubblici essenziali e più in generale alla soddisfazione dei diritti da parte dello Stato o delle autonomie/amministrazioni locali. Controllo popolare/Sovranità dei territori
2. Propositivo/incidente: come l’estetica del conflitto si trasforma in potere costituente. Da sempre le lotte soffrono della distanza tra l’espressione chiara della volontà popolare nelle piazze, nelle assemblee, attraverso la raccolta di firme, leggi di iniziativa popolare, la costruzione di modelli alternativi ed innovativi di gestione dei beni e dei servizi pubblici, ed il fatto che tali chiare volontà vengono sistematicamente disattese dai poteri costituiti. Questa considerazione tocca profondamente la questione della Sovranità e della crisi dello stato nazionale, aprendo lo sguardo verso l’Europa; ed insieme illumina la microfisica delle nuove Istituzioni. È evidente che il potere, se aggredito, reagisce per mantenere intatto lo stato delle cose, come è evidente che la norma acquista tutta la sua cogenza dal momento in cui viene violata. Come pragmaticamente restituiamo la forza della legittimità ai tentativi di ‘rivolta’? Attraverso quali strumenti e metodi possiamo realizzare una sintesi costituente? Sovranità dei territori//nuove istituzioni.