A sentire Valeria Valente, il presunto volto nuovo del PD in Campania, Napoli è una città in affanno, immobile, e l’Ex Asilo Filangieri è uno scandalo perché – dice – è stato assegnato senza regole.
Le cose che si capiscono non scandalizzano.
Evidentemente il candidato sindaco non conosce la differenza tra un’assegnazione e il riconoscimento di un nuovo modello di uso pubblico collettivo. Finge di non capire che l’Ex Asilo Filangieri non è assegnato a nessuno, ma è nella piena titolarità del Comune che ne riconosce il regolamento d’uso civico.
È triste notare la totale ignoranza di chi, candidandosi ad amministrare la città, non abbia l’accortezza di leggere una delibera frutto di un processo giuridico collettivo diventato un caso di studio in Italia e in Europa, da Roma a Torino, da Parigi a Vienna e che a giugno parteciperà all’Urban Commons di Weimar.
Chi oggi parla di assegnazioni senza regole forse dimentica che, tra il 2008 e il 2011, la giunta Iervolino ha assegnato in maniera selvaggia, senza bandi e pubbliche evidenze, 44 immobili comunali a privati – di cui la metà a maggio 2011, in piena campagna elettorale – scatenando le inchieste giudiziarie della Corte dei Conti che hanno penalizzato anche esperienze virtuose come il Damm. Questo, Valeria Valente, allora assessora al turismo, non può non saperlo.
Indecente è appellarsi alla trasparenza quando, fino al 2012, l’Ex Asilo Filangieri è stato la sede del Forum (delle Culture) degli sprechi, fortino di Nicola Oddati e del Pd, gestito in maniera opaca e clientelare.
Indegno è dichiarare di non sapere dove si trovi l’Asilo.
Nello stesso giorno in cui la Valente rilasciava a giornalisti compiacenti le sue patetiche dichiarazioni, l’Asilo ospitava: la giornata di chiusura della Scuola Elementare del Teatro, che per tre anni ha dato la possibilità a un centinaio di allieve e allievi di formarsi gratuitamente nelle arti della scena; la masterclass sulla composizione istantanea tenuta da Lelio Giannetto, storico musicista collaboratore di Fred Frith e Barre Phillips; la mostra di fotografia di Sabrina Merolla, inaugurata in occasione della Giornata Mondiale dedicata alla Fibromialgia; la straordinaria perfomance dell’artista svizzero Yann Marussich, mai vista a Napoli; il dirompente concerto del gruppo parigino Les Vilains Chicots, in tournée negli spazi liberati di Napoli.
In questi 4 anni centinaia di migliaia di persone hanno contribuito a liberare e a restituire alla collettività uno spazio pubblico, attraverso un percorso giuridico fondato sull’inclusività e sulla trasparenza, che ha coinvolto la città desiderosa di nutrirsi di bellezza, arte e cultura.
Cara Valente, Napoli vale senza di te, senza di voi. Chi ha attraversato, attraversa e continuerà ad attraversare ogni giorno l’Asilo è la più forte risposta agli attacchi tuoi e del tuo pseudo-avversario Lettieri.
“Chi si scandalizza è profondamente incerto, chi si scandalizza è un conformista.”