TVATT
Teorie Violente Aprioristiche Temporali e Territoriali

giovedì 3 marzo ore 21 | l’Asilo

con Luigi Morra, Pasquale Passaretti, Eduardo Ricciardelli
musiche e suono Camera
drammaturgia e regia Luigi Morra
luci e video Domenico Catano
elementi scenici Stefano Zecchini

una produzione: Etérnit e Teatraltro in collaborazione con Lunarte
con il supporto di: TeatroForte

TVATT è acronimo di Teorie Violente Aprioristiche Temporali e Territoriali.
TVATT, in una parte di Sud Italia, è in realtà un modo per dire “ti picchio”, oppure, volendo azzardare una traduzione letteraria dal dialetto, “ti batto”.

Lo spettacolo è una sorta di esperimento performativo, in gran parte comico e grottesco, su una precisa tipologia di violenza: schiaffi, pugni, risse, sopraffazioni. Quella violenza primordiale, scovata nel quotidiano, che spesso agisce come un’esperienza piena di significati, caratterizzata da dinamiche che, nel bene o nel male, risultano essere inevitabilmente spettacolari.

L’arte di picchiarsi, tra la necessità di farlo e quella di saperlo fare, viene catapultata in una dimensione teatrale.
Dialetto calcato, espressioni rituali, posture improbabili, episodi di vita, atteggiamenti di sfida poco chiari.
Tutto diventa linguaggio possibile, per raccontare conflitti e impulsi esistenziali legati a principi non sempre comprensibili ma al tempo stesso curiosi e affascinanti.

TVATT prende ispirazione da “East” e “West”, due lavori di Steven Berkoff messi in scena a cavallo tra gli anni 70 e 80, in cui è forte la necessità dell’artista di andare a rievocare ed esorcizzare determinate questioni attraverso il gioco teatrale, attingendo dai sobborghi dell’East End Londinese.
Berkoff intuisce che lo scenario della violenza è di per sé uno spettacolo. Nel suo approccio emerge il suo essere attore prima ancora che scrittore: i due testi, infatti, mettono in luce una drammaturgia che sembra dettata soprattutto da una necessità di azione scenica.
In TVATT Berkoff è una sorta di riferimento, un’ispirazione legata non tanto al testo, ma prevalentemente a un discorso di impulso, di scenario umano possibile e di vicinanza alle intenzioni e alla poetica. Non è l’elemento drammaturgico in sé, quindi, il riferimento, ma piuttosto una sorta di approccio condiviso, basato su un contesto geografico e culturale totalmente diverso. Un territorio circoscritto, che diventa pretesto per attraversare una questione diffusa a livello globale.
La chiave comica, il dialetto, il testo e l’approccio alla scena TVATT è un lavoro che fa incontrare scelte comiche e grottesche con altre più dichiaratamente poetiche e riflessive.

TVATT è una piece intesa come una performance, dove quello che accade è continuamente a rischio, scandito e determinato anche dalla specifica esecuzione. Daltronde come fai a dire “TVATT”? Non sai mai come va a finire veramente.

Un percorso sviluppato in “Round”

TVATT è un progetto di ricerca performativa sviluppato in diversi step, definiti “Round”.
Il ROUND 1 é stato presentato in occasione dell’ottava edizione del festival LUNARTE, una performance di circa 15 minuti di e con Luigi Morra.
ROUND 2 viene presentato a settembre 2014 al Centro Studi Elsa Morante di Roma, nell’ambito della rassegna “Performativa”, nel programma della Biennale MArteLive 2014. In questa seconda performance di circa 30 minuti, in scena ci sono anche Eduardo Ricciardelli e Pasquale Passaretti, le musiche sono curate dai Camera. Questa versione va in scena anche a dicembre a Carinola nell’ambito del festival Contesti, e a Napoli nell’ambito dell’iniziativa Grande Vento, organizzata da L’Asilo.
Il ROUND 3, ovvero il lavoro in forma di spettacolo, della durata di circa un’ora, con il cast artistico al completo, ha debuttato il 21 aprile a Roma, nella stagione 2014/2015 del Teatro Tordinona. Successivamente ha replicato al Florian Espace – Stabile di Innovazione di Pescara nell’ambito della rassegna T.I.R., e al Forte Prenestino ospite di Crack Festival.

per saperne di più vai al sito di Etérnit

Segui l’evento su Facebook


*** all’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.

 Foto di Mena Rota