Pinocchio e lo specchio
seminari di teatro educazione
secondo appuntamento del progetto Trerrote
laboratorio con Diana Magri e Nicola Laieta
26 – 27 – 28 febbraio 2016 / l’Asilo
Pinocchio e lo specchio è un laboratorio di teatro artigianale e pratico rivolto a:
chiunque voglia apprendere l’alfabeto teatrale come percorso di conoscenza, esplorazione ed espressività personale;
chiunque voglia utilizzare il “fare teatro” e il “vedere teatro” come strumento di formazione ed educazione, come bene comune che diventa possibilità di promuovere innovazione sociale, partecipazione e processi di cittadinanza attiva.
L’Associazione Trerrote propone all’Asilo un corso suddiviso in seminari mensili. I seminari sono laboratori di esplorazione e di espressione, che si terranno un weekend al mese. Ogni incontro sarà curato da un professionista del mondo teatrale, dell’educazione o dell’arteterapia.
IL LABORATORIO
Il tatto è uno dei primissimi canali sensoriali attraverso cui il bambino fa conoscenza del mondo, a partire dal contatto con la madre nella pancia, appena nato e durante il suo sviluppo. Questo canale contribuisce alla formazione della propria presa di coscienza, dei confini corporei e gioca un ruolo fondamentale nel processo di definizione e riconoscimento dell’Io e del Tu, in sinergia con gli altri canali sensoriali. Dunque il tatto e le gestualità che sorgono dal contatto diventano esperienze con sé e con le proprie figure affettive e vanno a formare il personale stile di ‘entrare in relazione con’, che chiamiamo stile di contatto!Il laboratorio fornisce principi ed approfondimenti sul tema del contatto in modo concreto per poter lavorare sulla scoperta di alcune modalità che ci sono proprie. L’immaginario tattile, oltre che un elemento fondamentale della formazione identitaria, diventa anche uno strumento per lo sviluppo di una riflessione ed una conoscenza nel proprio ruolo lavorativo. Il contatto, che prende forma nella relazione, attiva molteplici processi in chi conduce un gruppo, una classe, etc, o lavora nell’ambito dell’arte. Quindi il percorso proposto ha come obiettivo quello di favorire, supportare e alimentare la coscienza delle proprie risorse e del proprio stile di contatto. Come nel teatro, così nella pratica di esperienze con la materia, la relazione (con la creta e con l’altro) diventa al contempo mezzo e origine dei processi trasformativi che genera. La creta diventa metafora concreta della relazione !Le esperienze si articoleranno sulle risposte del gruppo.
Alcune tematiche sviluppate:
– il come/il cosa
– il gesto e il movimento e la loro funzione nel vissuto
– immagine corporea e percezione di sé come fonte da cui sorge il gesto
– dare forma
– rappresentazioni e simboli personali dal contatto con la materia
– Io e Tu: immaginari possibili
l’evento su Facebook
Recitazione: Distanza e Partecipazione – Nicola Laieta
Esistono copioni teatrali e copioni di vita. Una maniera “particolare” di essere, sentire, agire in cui ci identifichiamo o in cui identifichiamo gli altri. Quando ci raccontano una storia o assistiamo a una rappresentazione, anche da spettatori partecipiamo identificandoci con uno dei personaggi. Lo stesso accade quando recitiamo ci mettiamo in gioco su un personaggio o su una vicenda, decidiamo: adesso recito la parte del buono , del cattivo, dell’albero del leone. A questo momento può seguire – se hai qualche strumento per farlo – il momento della riflessione, il momento in cui sulle parole sui pensieri sulle azioni di quei personaggi puoi ragionarci, e capire la distinzione tra te e loro tra la tua e la loro storia, capire in cosa ti riguarda e ti coinvolge. Biancaneve, Ofelia, Edipo, Pinocchio parlano di noi, ci raccontano della nostra condizione e della nostra maniera “particolare” di metterci in relazione con il mondo.Descrizione generale del ciclo di seminari:Un laboratorio in cui si tenta di dar voce alle potenzialità creative e narrative, attraverso cui è possibile costruire se stessi. In tal senso, il teatro è anzitutto luogo di relazione, uno spazio invisibile che si insinua tra le maglie della quotidianità, in cui il proprio mondo interno può comunicare con quello esterno e viceversa. Attraverso storie, riti ed esercizi cercheremo dunque di introdurre i partecipanti al “gioco serio” del teatro.Il laboratorio si concluderà con uno spettacolo finale che darà voce alle storie raccolte e tenterà di raccontare il presente dagli occhi di chi ha partecipato a questo percorso.Il laboratorio di teatro educazione si inserisce in un percorso di Peer Education: una metodologia che consente di potenziare la dimensione sociale dell’apprendimento e di veicolare con maggiore efficacia l’insegnamento delle life skills idonee a formare o a rafforzare l’efficacia individuale e collettiva.I laboratori sono un’esperienza di condivisione e di sostegno, in cui i “fratelli maggiori” fungeranno da sostegno e guida per i più giovani, che in essi hanno modo di ritrovare un modello di continuità ed un punto di riferimento in cui possono rispecchiarsi ed identificarsi.
COME PARTECIPARE
Per prendere parte al laboratorio inviare un’email con oggetto PINOCCHIO E LO SPECCHIO a trerroteteatro@gmail.com entro il 18 febbraio 2016 indicando nome, recapiti telefonici, curriculum, lettera motivazionale e email. Considerando la natura del laboratorio, gli organizzatori contatteranno gli interessati per un breve colloquio conoscitivo. I colloqui serviranno anche da selezione del gruppo ad insindacabile giudizio degli organizzatori, in cui saranno valutati motivazioni e attinenza con progetto di vita. Il ciclo di seminari è aperto ad un massimo di 10 partecipanti.
Il seminario di febbraio avrà luogo nel Refettorio dell’Asilo:
– venerdì 26 h 13-17:30
– sabato 27 h 14-19
– domenica 28 h 10-15
È richiesto un contributo non vincolante di 40 euro, che serve a sostenere le spese artistiche del laboratorio stesso e a finanziare un altro laboratorio di arti circensi per l’infanzia organizzato dall’Asilo. La politica de L’Asilo secondo cui il contributo non è vincolante ai fini della partecipazione del workshop, resta tale. Per questo, per far fronte alle spese necessarie all’organizzazione del workshop, saranno eventualmente intraprese attività di autofinanziamento al fine di raggiungere la somma necessaria.
BIO – Diana Magri
Psicologa, esperta in artiterapie ad orientamento psicofisiologico integrato, danzatrice. Il mio percorso è duplice, sia in ambito artistico che psicologico e converge in una ricerca sempre aperta verso la creazione di spazi di espressione e condivisione. Mi formo in danza contemporanea e teatro-danza, unendo a questa lo studio dello yoga e della ricerca vocale legata al movimento, attraverso vari corsi di formazione ed aggiornamento. Contemporaneamente, dopo il tirocinio in gruppi di DanzaMovimento Terapia per bambini, presso l’Istituto di Ortofonologia Clinica di Roma, conseguo nel 2010 la laurea in Psicologia Dinamica e Clinica presso La Sapienza di Roma, cattedra di psicofisiologia clinica del prof. Vezio Ruggieri, con una tesi dal titolo “Spazio Personale e Movimento in un contesto interpersonale”. Attualmente sono iscritta al terzo anno del Master di Arti Terapie ad orientamento Psicofisiologico (A.E.P.C.I.S.), prof. Vezio Ruggieri. Accanto all’attività di danzatrice per varie compagnie, conduco laboratori di movimento, danze popolari e creta per bambini, adulti disabili presso scuole materne, d’infanzia e di formazione teatrale di Roma (progetto Musimondo; progetto Mus-e Onlus; La magia del Teatro di Dario d’Ambrosi; Ass. Matrix). Grazie alla formazione multidisciplinare ed all’approccio psicofisiologico bio-esistenzialista del prof. V. Ruggieri, sto elaborando una modalità di conduzione che intreccia e fa confluire le une nelle altre, diverse forme espressive, dalla danza alla creta alla voce, considerate tutte emergenti da una radice comune che è la soggettività ed il modo in cui ognuno entra in contatto con se stesso e con il mondo.
BIO – Nicola Laieta
Attore e regista teatrale, esperto d’arte e teatro, direttore.
Generale Maestro di Strada Formatosi come attore e regista Teatrale, lavora dal 1998 come attore per diverse compagnie nazionali (Sergio Longobardi, Enzo Moscato, Pierpaolo Sepe, Pippo Delbono), ricevendo segnalazioni, menzioni e premi di livello nazionale (Ubu, Scenario, Scenario Infanzia) per i suoi spettacoli rivolti non solo agli adulti, ma anche ad un pubblico adolescente e di bambini. Dal 2010 partecipa come regista e guida teatrale al Progetto del Teatro Stabile di Napoli “Arrevuoto “, uno dei più significativi esempi a livello internazionale di teatro e pedagogia.
Lavora con l’Associazione Maestri di Strada ONLUS dal 2005 ricoprendo il ruolo di progettista, docente/educatore, coordinatore, esperto d’arte, occupandosi nello specifico: nel 2005 partecipa come esperto di cittadinanza attiva alla misura 3.6 del Por CAMPANIA 2000-06: “Scuole aperte. Moduli integrativi per l’inclusione scolastica e formativa e per il coinvolgimento delle famiglie” e si forma anche come educatore nel modulo formativo gestito dall’associazione, “Metodologie pedagogiche per i laboratori di cittadinanza giovanile”. Dal 2006 inoltre è formatore dei formatori per diverse moduli di formazione gestiti dall’Associazione in diverse città italiane
(Napoli, Roma, Genova, Cosenza). Dal 2010 è coinvolto nei principali interventi dell’Associazione, come progettista ed esperto di teatro nel Progetto E-VAI in particolare nel 2011 cura due laboratori di teatro presso l’istituto Petriccione e Cavalcanti e dal 2012 coordina 4 laboratori artistici territoriali dedicati agli adolescenti del territorio provenienti dagli istituti medi inferiori e superiori della Sesta Municipalità di Napoli. Dal 2014 e Vicepresidente dell’Associazione Trerrote e Direttore Artistico del corso di teatro educazione.
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