Il tavolo biblioteca si incontra il giovedì alle ore 18.00.
biblioteca@exasilofilangieri.it


Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire. Marguerite Yourcenar

Negli ultimi anni nella biblioteca dell’Asilo si sono create, attraverso l’autocostruzione e il dono, delle aule studio attrezzate, e una biblioteca con un patrimonio librario in continua crescita che al momento consta più di 2000 volumi. Questo patrimonio librario è reso disponibile e pubblico da chi abita l’Asilo, che hanno usato un sistema di catalogazione che permette la fruizione della biblioteca. Si propongono anche presentazioni di libri, workshop, seminari, mostre di artisti e artiste e laboratori di lettura. Questi spazi sono abitati anche da studentesse, studenti, studentu, lavoratrici,  lavoratori, lavoraturu di diversa età, provenienza e ambiti disciplinari. Mediante un’autogestione hanno creato uno spazio in cui non solo è possibile studiare e lavorare in orari in cui altre aule studio sono normalmente chiuse, ma anche sperimentare nuove pratiche di diffusione di sapere e di un vivere collettivo.

Attraverso questo link è possibile consultare il catalogo dei libri

Le attività svolte sono archiviate come materiale di studio e messe a disposizione di chiunque ne faccia richiesta.

Catalogazione: ogni domenica dalle 17. Si porta avanti la costruzione di una biblioteca condivisa.

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All’Asilo vogliamo costruire una biblioteca condivisa, “esplosa”, una piattaforma di  comunità, condivisione e conoscenza, favorendo la libera circolazione delle informazioni e aiutando a creare nelle persone la consapevolezza della loro centralità.

Vogliamo costruire una biblioteca condivisa che parta dai percorsi della collettività che attraversa l’Asilo per trasformarsi in un interlocutore vivo che possa rispondere ai bisogni informativi delle persone e stimolare la generazione di contenuti attraverso processi partecipativi.

Vogliamo creare una biblioteca condivisa per rispondere al dilagante disinteresse delle politiche pubbliche per l’investimento di risorse in spazi per lo studio, la condivisione dei saperi, la diffusione dell’informazione, la creazione di conoscenza.

Vogliamo costruire una biblioteca condivisa come spazio aperto e non frontale, come luogo sociale dove mettere in comune pratiche ed esperienze, dove ibridare idee e percorsi.

Donare un libro alla nostra biblioteca è un modo per far crescere tutto questo, per condividere le esperienze di lettura, gli itinerari conoscitivi, le dinamiche dei propri pensieri.


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Da oggi una sezione della Biblioteca sarà adibita alla raccolta di qualunque libro, usato e non, vogliate donare all’ASILO per continuare a costruire insieme La Biblioteca Condivisa.

Immaginate un “Robinson Crusoe”, uno di quei libri che potrebbero avervi regalato un Natale qualsiasi, che avete letto intensamente, amato e poi dimenticato per anni su uno scaffale.

Tra le pagine ancora il segno di grafite dei passaggi sottolineati, qualche parola annotata, magari un numero di telefono o uno scontrino usato come segnalibro. Perché si finisce sempre per riscrivere in qualche modo il libro che si legge, lasciandoci un frammento della nostra di storia.

Ora lo stesso “Robinson Crusoe” avrebbe la possibilità di passare tra altre mani, occhi diversi reinventerebbero gli stessi personaggi, altri ricordi e momenti si intreccerebbero ai vostri, in una trama sempre nuova e sempre diversa di pensieri condivisi.

Immaginate adesso un luogo, la cui storia di inizi ne ha avuti tanti, un luogo amato, crocevia di incontri casuali, conversazioni sospese tra una sigaretta e un libro aperto, dove poter studiare e dare voce alla fantasia, alle proposte e ai progetti nell’ambito di una comunità, si spera, sempre più numerosa.

La storia della biblioteca riparte da qui, dopo lo “Sciopero dell’amore” che l’ha vista chiusa, in protesta contro il disinteresse che l’aveva ridotta al silenzio per un po’. E come ogni storia ha bisogno di personaggi, di parole da reinventare e riscrivere continuamente, di idee disposte all’incontro, allo scontro, a lasciarsi contagiare in uno spazio la cui forza creativa chiede di essere liberata e rivendicata in un percorso aperto a chiunque abbia voglia di farne parte.