Nell’ultimo periodo, l’Ex Asilo Filangieri è stato oggetto di attacchi trasversali. Per procedere a ritroso raccontiamo l’incursione dell’altro ieri ad opera della guardia di finanza sollecitata da esposti alla Procura della Repubblica ad opera di una serie di cosiddette “associazioni civiche” che denunciano l’illegalità del processo attivo nello spazio, riconosciuto dalla città e dalle istituzioni locali. Non è la prima volta che la guardia di finanza si presenta all’Asilo; questa volta, con atteggiamento particolarmente intimidatorio e tentando di forzare le porte del Teatro – al cui interno è stata scovata una pericolosa compagnia teatrale indipendente di Pisa intenta nelle prove del proprio progetto teatrale -, ha dovuto soprassedere, non senza identificare i due attori, constatando un’ennesima volta che non c’era nessun reato da contestare.

Non ci intimidiscono le frequenti visite delle “forze dell’ordine” anche quelle più minacciose (polizia municipale, carabinieri, guardia di finanza, pompieri, squadra mobile, direzione investigativa antimafia, mancano solo la forestale, l’esercito e la marina!), ma riteniamo vergognoso che un processo del genere che, in maniera assolutamente volontaria, ha prodotto aggregazione, socialità e bellezza attraverso centinaia di incontri, assemblee, progetti ed eventi artistici e culturali (vedi 27 mesi) sia vessato da chi, senza alcuna legittimità sociale, pur di conquistare un po’ di notorietà, non ha altri mezzi di confronto se non gli esposti giudiziari.

L’Asilo continua ad essere sempre aperto alla cittadinanza, ai lavoratori e alle lavoratrici della cultura e dello spettacolo. L’assemblea di gestione e i tavoli di lavoro continuano ad elaborare progetti per la prossima stagione, avanzamenti produttivi e pratiche comuni. Continuano le residenze creative, le prove teatrali, il cinema in terrazza, i lavori all’orto urbano e la biblioteca è sempre aperta e piena di studenti e ricercatori, in una città in cui i luoghi per studiare e spazi per lavorare sono sempre di meno con orari sempre più ridotti.

Constatiamo infine che il giorno stesso della “visita” della Guardia di Finanza, un team di circa 30 persone, ha effettuato un sopralluogo per i lavori di ristrutturazione finanziati dall’UNESCO per gli spazi circostanti, i cortili esterni e gli scavi abbandonati da tempo immemorabile. Il giorno precedente, invece, la visita è avvenuta ad opera di 2 tecnici del Comune intenti a rilevare misurazioni delle aperture esterne dell’immobile.

Chiediamo chiarimenti rispetto ai piani amministrativi sullo spazio, ad un’amministrazione che per ora ha imbastito due delibere sui beni comuni senza interpellare chi produce pratiche politiche e giuridiche tese alla produzione di un’organizzazione più giusta delle persone e del lavoro.
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