LE STRADE DEL CORPO

LABORATORIO DI DANZA CONDOTTO DA CHIARA OREFICE

dal 23 ottobre al 22 dicembre 2014
ogni lunedì e giovedì h 10.30 – 13.30

Il corpo è materia, storia, territorio di esplorazione e spazio di rivelazione; nell’ascolto della sua ragione ritroviamo il centro della nostra mobilità, l’asse di orientamento del nostro esserci, un farsi presenza che si costituisce come radicamento alla terra ed apertura allo spazio. Mettersi all’ascolto del corpo, riconoscere le radici del movimento, aderire alla sua voce ci permette di riattivare le sorgenti della nostra sensibilità e lasciare emergere le tracce della nostra poetica.Esploreremo le possibilità dinamiche del corpo a partire dalla relazione con il suolo e lo spazio,il rapporto tra azione e danza, corpo e voce, diverse qualità di interazione attraverso il contatto. Questi fuochi di lavoro ci orienteranno in uno spazio di ascolto e improvvisazione.

Chiara Orefice

Danzatrice e performer. Approfondisce lo studio del corpo attraverso la pratica dello shiatsu. Dal 2005 al 2008 è membro della compagnia “Danza Flux” diretta da Fabrizio Varriale. Dal 2009 segue il corso di formazione “Scritture per la danza contemporanea” diretto da Raffaella Giordano presso il Teatro Stabile di Torino e Arboreto Teatro Dimora di Mondaino. Nello stesso anno consegue il diploma di laurea in Filosofia della comunicazione ed inizia un percorso di studio sulla voce e sul canto con Gey Pin Ang. Nel 2011 fonda insieme ad altri 11 artisti il gruppo di ricerca Famiglia Fuché e insieme a Silvia Mai e Sveva Scognamiglio il gruppo Truappist. Autrice di vari progetti coreografici, nel 2011 inizia a sviluppare un percorso personale di ricerca sulla voce e sul canto insieme al musicista Raffaele Natale. Nel 2012 lavora con il Teatro Valdoca per la produzione Cage’s Parade e per la produzione 2012-2013 “ Ora non hai più paura”.

Primo incontro aperto: giovedì 23 ottobre
Contributo di complicità: 40 euro mensili

All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere delle spese minime e a dotare gli spazi dell’Asilo dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.

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