Dopo la visita della polizia municipale durante il concerto di ieri sera, oggi abbiamo trovato l’Asilo così,
con la porta del teatro chiusa dai sigilli dell’autorità giudiziaria.
Il teatro, costruito in 10 mesi di lavoro volontario e attrezzato unicamente grazie alle tante iniziative di autofinanziamento è oggi precluso alla comunità delle lavoratrici e dei lavoratori ed a tutti coloro che in questi mesi hanno attraversato l’Ex Asilo Filangieri.
La motivazione addotta per giustificare questo inaccettabile atto intimidatorio è stata la mancanza dell’agibilità degli spazi. Ci chiediamo come sia possibile che un palazzo, sede delle attività del fantomatico Forum Universale delle Culture e ristrutturato con 8 milioni euro di soldi pubblici non sia stato reso agibile. Ci chiediamo dov’è il controllo dell’autorità giudiziaria nelle centinaia di scuole, uffici pubblici, teatri e fondazioni che, altrettanto privi dell’agibilità, continuano a svolgere regolarmente le loro attività.
Riteniamo che le motivazioni dell’operazione siano totalmente pretestuose, e che, evidentemente, c’è un intento politico di ripristinare un sistema clientelare e partitocratico che in questa città stenta a morire. Registriamo che questa amministrazione, che ha fatto della partecipazione e dei beni comuni il suo programma “rivoluzionario“, resta in silenzio avallando la chiusura di un luogo che sta ridando vita ad uno spazio pubblico fin’ora vuoto, immettendo linfa vitale nella vita culturale di questa città.
Trincerandosi dietro legalitarismi e cavilli burocratici, di fatto si va a sabotare un’esperienza innovativa che ha fatto della reale partecipazione la sua cifra politica.
Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori della cultura, delle arti e dello spettacolo, i movimenti cittadini e la cittadinanza tutta a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà MARTEDÌ 8 gennaio alle ore 18.00 all’Ex Asilo Filangieri.