Esattamente sei mesi fa, il 2 marzo 2012, un collettivo di lavoratori e lavoratrici dell’immateriale e dello spettacolo, La Balena, ha liberato l’ex-Asilo Filangieri. Stamattina, abbiamo trovato in “regalo” il cancello chiuso da una catena. Diversi cittadini e lavoratori dell’immateriale presenti hanno deciso di (ri)aprire l’Asilo. Oggi tra le numerose iniziative previste c’è l’accoglienza dei delegati del Forum Sociale Urbano con il pranzo sociale, la terza giornata del Digifest e le prove di diverse compagnie teatrali. La chiusura dello spazio avrebbe impedito lo svolgersi di tutte queste attività, che quotidianamente attraversano l’Ex-Asilo dandogli vita e respiro.
Il Comune di Napoli con una delibera del 24 maggio ha sancito che l’Ex-Asilo Filangieri diventi un luogo per sperimentare le pratiche partecipative del bene comune ed ha individuato nei lavoratori dell’immateriale e dello spettacolo la comunità di riferimento per la gestione di questo spazio.
Riteniamo paradossale che l’apertura e i processi di gestione collettiva del bene comune vengano limitati da formalismi burocratici e “ordini di servizio”. Del resto per sei mesi i lavoratori dell’immateriale e dello spettacolo hanno gestito in autonomia lo spazio, garantendo la più ampia apertura e partecipazione della cittadinanza e della comunità di riferimento.
La chiusura di oggi, totalmente arbitraria e illogica, che avrebbe impedito lo svolgimento di iniziative importanti per la città, è un atto ostile delle istituzioni comunali nei confronti di cittadini che stanno realmente sostanziando, con le loro pratiche, il bene comune Ex-Asilo Filangieri. Pratiche che, fino ad ora, sono state per quest’amministrazione soltanto slogan buoni da spendere a livello nazionale.