sabato 26 gennaio 2013 | ore 18
Ex Asilo Filangieri
INCONTRO con Marco Martinelli
un maestro-bambino che non dimentica mai la vocazione “asinina” e “dionisiaca”
Marco Martinelli, regista e fondatore del Teatro delle Albe di Ravenna, in scena a Napoli con la sua compagnia al Teatro Nuovo con PANTANI (fino a domenica 27/1) terrà un incontro informale con lo scrittore Maurizio Braucci per percorrere insieme il doppio binario che il Teatro delle Albe costruisce da trent’anni tra ‘afflato pedagogico e domande teatrali‘ sempre nuove e vive.
Un lavoro di gruppo, quello delle Albe, che dalla ricerca sui linguaggi si sposta all’invenzione della “non-scuola”, fino alla riflessione sulla contemporaneità, a partire dai classici, fonte di ispirazione e cardine del loro teatro ‘messo in vita’.
Un incontro che vuole anche riannodare i fili emotivi di un passato prossimo intessuto con Napoli e ricordare i progetti di cui Martinelli è stato ispiratore e guida principale, dal loro nascere: Arrevuoto e Punta Corsara
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Abbiamo voluto usare alcune parole chiave – prese a prestito dalla motivazione del più recente riconoscimento nazionale a Marco Martinelli, il premio UBU “speciale” per il progetto ERESIA DELLA FELICITA’ (condiviso con il Festival di Santarcangelo e Euterpe Venezia – Fondazione Venezia) – per raccontare insieme a lui il suo lavoro, la sua pratica di scrittura, i suoi viaggi, il suo rapporto con i giovani e il futuro… perchè è possibile “salvare il mondo coi ragazzini”.
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MARCO MARTINELLI
Drammaturgo e regista del Teatro delle Albe (compagnia di punta della scena teatrale italiana ed europea, fondata nel 1983 insieme a Luigi Dadina, Ermanna Montanari e Marcella Nonni), dal 1991 è direttore artistico di Ravenna Teatro, “Teatro Stabile di Innovazione”.
Dall’inizio della sua attività teatrale ad oggi Martinelli ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: il Premio “Drammaturgia In/Finita” (1995) con il testo Incantati, il Premio Ubu (1996) “per l’impegno e la ricerca linguistica”, il Premio Ubu (1997) per la drammaturgia dello spettacolo All’inferno!, il Premio Hystrio (1999) per la regia, il “Golden Laurel” (2003) del Festival internazionale Mess di Sarajevo per la regia dello spettacolo I Polacchi, il Premio Ubu (2007) come “miglior regista” per lo spettacolo Sterminio, il “Premio alla carriera” (2009) del festival internazionale tunisino Journées théâtrales de Carthage “per aver segnato con il proprio lavoro teatrale il campo dell’arte scenica internazionale”.
Marco Martinelli è fondatore della non-scuola del Teatro delle Albe, esperienza teatrale all’interno delle scuole superiori di Ravenna nata nel 1991 e tuttora in atto, che coinvolge ogni anno oltre 400 giovani, e che è divenuta punto di osservazione per molti studiosi ed addetti ai lavori. A partire dal 2001 la non-scuola ha cominciato a seminare anche altrove i suoi principi di un teatro fatto con i giovani e legato alle periferie del mondo: Martinelli e i suoi attori hanno lavorato con adolescenti di tutto il pianeta, da Chicago (USA) a Caen (Francia), da Dakar (Senegal) a Milano, da Conegliano (Tv) a Lamezia Terme, da Mazara del Vallo a Rio de Janeiro (Brasile), da Mons (Belgio) fino a Napoli-Scampia (nel 2006 la non-scuola è approdata a Napoli trasformandosi in ARREVUOTO, un progetto del Teatro Mercadante – diretto da Martinelli, a cura di Roberta Carlotto – e nel 2008 in PUNTA CORSARA, sempre per la direzione artistica di Martinelli).
La critica specializzata e gli studiosi hanno sottolineato “il talento di un regista fra i più intelligenti e originali” (Palazzi), vedendo nella forza espressiva del drammaturgo-regista e nella vitalità delle Albe “un uomo-teatro iperrealista e un collettivo di irriducibili individualità” (Meldolesi); e l’esperienza di “meticciato teatrale” tra attori italiani e senegalesi (da anni componente stabile della compagnia) è stata definita come “l’ultima riprova che la fabbrica del teatro africano è in Europa, come già ci avevano ammonito Genet e Brook” (Quadri).
Ex Asilo Filangieri
Vico G. Maffei 4 (San Gregorio Armeno)
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