TRE DONNE AL MARE
scritto e raccontato da Liuba Scudieri
musiche originali di Davide Chimenti
video e sito internet : Christine Fassanaro
grafca e fotografe : Caroline Herard
costumi : Nina Langhammer
prodotto da : Associazione Amami (Associazione per la Memoria e
le Arti del Mediterraneo Interno) Marsiglia, Francia
Licence d’entrepreneur du spectacle n° 2-1055073
per
IN TRANSITO
rassegna di arti sceniche da altrove
EX ASILO FILANGIERI
sabato 15 marzo ore 21
Quella cosa incredibile da farsi per una ragazza,
attraversare il mare e passare dal vecchio al nuovo mondo
per raggiungere colui che ama:
quella cosa io la farò.
Adele H., Francois Truffaut
Tre donne al mare è uno spettacolo di narrazione per un’attrice e un musicista.
Tre anni di ricerca, di incontri tra Procida, Orano e Marsiglia. Tre anni di raccolta di testimonianze di donne. La drammaturgia nasce a partire dalla scelta di tre storie: il racconto di tre donne diverse che hanno in comune il fatto di partire in un momento critico della loro vita. Tutte e tre arrivano a Marsiglia, da secoli luogo d’asilo, terra di rifugiati.
Tre donne al Mare e uno spettacolo sulla migrazione raccontata dal punto di vista delle donne ma e anche un lavoro sulla trasformazione, sulla possibilita che la perdita diventi forza, risorsa.
La storia di Giuseppina, donna di Procida il cui marito, emigrato in America, riesce a convincere ad andare a Marsiglia e lo segue affrontando un lungo viaggio da clandestina; quella di Venturina, fglia e moglie di pescatori procidani emigrati in Algeria francese, la quale un giorno si ritrova a partire sola su una nave merci destinazione Marsiglia, e infne la storia di Emma, giovane donna nigeriana che un giorno parte a piedi dal suo villaggio sul delta del fume Niger per raggiungere l’Europa dove vive il suo amore, durante il viaggio vedra e scoprira cose inimmaginabili e lei stessa si trasformera.
Ognuna di queste storie e inspirata a eventi reali, a testimonianze raccolte per oltre tre anni. Ho
scelto poi di trasformarle in racconti, quasi delle favole.
Tre donne al mare : un percorso
Partenope, la cui storia è uno dei miti fondatori di Napoli, è una delle tre sirene dell’odissea. Si racconta che si sia innamorata di un marinaio greco di passaggio in quello che allora era un villaggio (tra il monte Echia e l’isolotto di Megaride). Si dice che sia tornata ogni sera per vederlo, che il giorno in cui lui è sparito lei si sia lasciata morire sulla sabbia. Gli abitanti del posto hanno deciso di dare al luogo il sui nome e da allora Partenope diventa il primo nome di Napoli. Ancor oggi, se parlate con un napoletano potrete sentir pronunciare la parola “partenopeo” per dire un’appartenenza antica, arcaica alla città.
Quando ho scritto Tre donne al Mare a Marsiglia, non pensavo a questo mito. Mi occupavo di ascoltare e riascoltare migliaia di volte le interviste con le donne incontrate per tre lunghi anni, a Orano, a Procida a Marsiglia e intanto leggevo gli articoli di Gabriele del Grande che teneva la triste contabilita dei dispersi in mare tra Tunisia e Sicilia.
Ma quando ho cominciato a metterlo in scena e a presentarlo, ho capito che Partenope stava dentro le mie parole, presenza silenziosa e sotterranea.
Le storie raccontate nello spettacolo parlano di donne che cambiano luogo e vita, il linguaggio scelto passa continuamente dalla storia di vita alla favola in costante oscillazione e senza una frontiera defnita tra le dimensioni. Tutto questo rimanda alla fgura di una donna per meta pesce (a volte raffgurata con le ali), con un corpo capace di attraversare mondi diversi senza appartenere completamente a nessuno. L’esperienza della migrazione, nonostante i contesti e le condizioni mutino, resta sostanzialmente
un’esperienza di trasformazione e di perdita, quello che si declina al singolare e il modo in cui ciascuno reagisce e utilizza questo mutamento.
Quello che m’importa e dire come queste tre donne, come tante altre, hanno affrontato il
mutamento, trasformando la perdita in risorsa.
Ho anche scoperto, molto dopo, che Partenope in greco antico signifca “vergine” traducibile con “intera”, non divisa.
Tre donne al mare è dedicato a Esceth Ekos e Asik Tuygun, la giovane donna che ha cercato di attraversare il mare e il giovane capitano di nave merci che ha recuperato il suo corpo il 17 aprile 2009 nel tratto di mare che separa la Tunisia dalla Sicilia.
Grazie mille a : Gabriele del Grande, Cooperativa Be Free Roma
Liuba Scudieri
Attrice, narratrice, antropologa. Nata a Napoli, vive a Marsiglia da sei anni. Dopo la formazione alla scuola di teatro Quelli di Grock di Milano, ha lavorato con varie compagnie di teatro italiane (I Teatrini, Teatro Gioco Vita) si e inoltre formata con Ewa Benesz, Theatre du Soleil, Vincenza Modica, Salvatore Cantalupo, Laura Curino, Massimo Schuster, Frederique Loliee.
A Napoli e nel sud Italia ha creato, dal 2000 al 2006, Baratto, performance di strada in cui ha raccolto e raccontato leggende, favole, confessioni.
Nel 2006 si trasferisce a Marsiglia dove porta a termine una ricerca sulle memorie di un gruppo di pieds-noirs d’Algeria, ottenendo il diploma dell’ École des Hautes Études en Sciences Sociales.
Nel 2009 scrive e nel 2011 mette in scena Tre donne al Mare (tra Napoli e Marsiglia).
Attualmente lavora ad un progetto di narrazione con donne vittime di violenza in Algeria, Francia e Italia.
Davide Chimenti
Davide Chimenti e nato Napoli il 3 ottobre del 1971. Dal 1992 comincia a lavorare con il teatro di strada, mestiere che tutt’oggi esercita.
La mia formazione artistica e molto tradizionale e si attiene ai canoni classici propri del teatro ei saltimbanchi dove e necessario suonare uno o piu strumenti, recitare, eventualmente con la maschera, in diverse lingue o dialetti, curare particolarmente trucco e costumi, mantenere costantemente alta l’attenzione del pubblico con interazioni e continue trovate, creare spazi teatrali ideali ed impensabili assoggettando l’architettura e l’urbanistica a proprio vantaggio.
Con il TEATRO REGRESSO GIROVAGO ha lavorato diversi anni in Sicilia dove, tra mercati e piazze, viveva unicamente del cappello.
Nel 1998 dal Forte Prenestino di Roma parte LA CAROVANA DEL CIRCO IMMAGINARIO, una troupe con artisti di svariate nazionalita che, per circa due anni, gira tra Slovenia, Croazia, Polonia, Romania e Moldavia. Dal 2000 comincia la sua collaborazione con la SCUOLA DI GUARATTELLE DI NAPOLI una scuola di burattinai tradizionali per i quali, ancora oggi, compone le musiche di scena ed e l’attorespalla.
Nel 2009 prende parte ad una produzione del NAPOLI TEATRO FESTIVAL, un site specific show dal titolo MONACIELLO per la regia dello scozzese ANDY ARNOLD in qualita di attore e musicista.
Nel 2010 scrive e interpreta EL RADIAL spettacolo per un attore, un’attrice e un fex che viene presentato allo STUDIOTEATRO di Napoli. Attualmente partecipa ad un progetto del CRASC di Napoli nel quale e autore ed attore oltre che musicista.
Il progetto è stato co-fnanziato e sostenuto da:
Envie d’Agir – Def Jeunes 2010, Ministere de la Jeunesse des Sports et de la Cohesion Sociale, Francia
Theatre de la Minoterie, Marsiglia
Institut Culturel Francais de Naples “Le Grenoble”, Napoli
Fonds Roberto Cimetta, Parigi
Festival Raconte-Arts, Taourirt-Amokrane, Cabilia, Algeria
Tre donne al Mare è stato presentato a :
Marseille, Le Local
Montpellier, salle de la Mairie du Corum
Montpellier, Maison Pour Tous Michel Colucci
Carnon, MJC de Carnon-Mauguio
Festival del Racconto, Orano, Algeria
Narbonne, Maison des Potes
Sainte Croix Vallee Francaise
Lajasse, La Grande Combe, association VGAC : La Vie au Grand Air des Cevennes
Equitable Cafe, Marsiglia
Archives Departementales des Bouches du Rhône, Marsiglia
Kawawatei
Theatre Atelier de Mars, Marsiglia
Institut Francais di Napoli
Teatro Galleria Toledo, Napoli
Festival de La Cimade, Bordeaux e Agen
J1, Porto di Marsiglia Capitale della Cultura 2013
Su richiesta, e possibile abbinare allo spettacolo una cena preparata dalla compagnia, un
momento di scambio tra gli artisti e il pubblico.
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All’Ex Asilo Filangieri i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. E’ gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere delle spese minime e a dotare gli spazi dell’Ex Asilo Filangieri dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.
L’ex Asilo Filangieri si trova in vico Giuseppe Maffei 4 San Gregorio Armeno (Napoli)