Venerdì 17 giugno 2016 ore 18:00 l’asilo

Rome. Nome plurale di città

presentazione del libro collettivo
a cura di Giorgio de Finis e Fabio Benincasa

insieme ai curatori, Gian Maria Tosatti, uno degli autori;
introduce Lucrezia Longobardi

Nell’anno del Giubileo, di una crisi politica senza precedenti per la città di Roma e di una campagna elettorale sulla quale incombono ancora gli scandali di Mafia Capitale, il volume collettivo “Rome. Nome plurale di città” propone una lettura articolata dei problemi e delle dinamiche della Capitale. Raccolti da Giorgio de Finis e Fabio Benincasa, più di cinquanta interventi di artisti e intellettuali di diversa provenienza ed esperienza culturale – dai beni comuni (Tomaso Montanari) all’accoglienza delle comunità migranti (Amara Lakhous), dalla crisi degli spazi abitativi (Paolo Di Vetta) a quella dell’immaginario “eterno” (Valerio Magrelli), dalla gestione dei musei (Pablo Echaurren) all’integrazione (Igiaba Scego)- compongono una visione larga e sfaccettata di ciò che è, e soprattutto di ciò che può ancora essere, la Roma contemporanea, scevra di autocommiserazione e libera dalle sabbie mobili del nichilismo urbano. Un’analisi di Roma da una prospettiva nuova, differente e trasversale.

 

TESTI DI – Edoardo Albinati, Giuseppe Allegri, Livia Claudia Bazu, Paolo Berdini, Marco Brazzoduro, Géraphin Brunur, Ilenia Caleo, Roberto Ciccarelli, Anna de Fazio Siciliano, Iginio De Luca, Paolo Di Vetta, Pablo Echaurren, Elvira Frosini, Daniele Timpano, Enrico Ghezzi, Alfonso Giancotti, Carlo Infante, Amara Lakhous, Peter Lang, Andrea Lanini, Massimo Lugli, Valerio Magrelli, Stefano Mancini, Paolo Martore, Massimo Mazzone, Piero Meogrossi, Nora Moll, Tomaso Montanari, Alessandro Monti, Andrea Natella, Bernardo Notargiacomo, Marco Pacioni, Mario Perniola, Cesare Pietroiusti, Monica Pirone, Laura Carnemolla, Cobol Pongide, Carlo Prati, Luigi Prestinenza Puglisi, Gaetano Saccoccio, Antonino Saggio, Igiaba Scego, Yari Selvetella, Stefano Simoncini, Ylenia Sina, Vincenzo Susca, Roberto Timossi, Gian Maria Tosatti, Luisa Valeriani.“

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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’asilo.