incontro/dibattito pubblico
RIPRENDIAMOCI LA CITTA’
sabato 6 giugno h 15.40 | l’asilo
Difesa dei beni comuni, del territorio, degli spazi.
Autogestione, autoorganizzazione, finanza pubblica e sociale.
Incontriamoci e parliamone.
ore 16
Assalto della finanza sugli enti locali
intervengono:
Raphael Pepe
Vincenzo Benessere
ore 17
Servizi pubblici locali e patrimonio
introduce:
Raphael Pepe
intervengono:
Carlo Borriello [Coordinamento Campano Acqua Pubblica]
Maurizio Montalto [presidente ABC Napoli]
l’Asilo [patrimonio]
Rosario Marra [Usb Napoli]
ore 18
Urbanistica / speculazione sul territorio
introduce:
Fabrizio Sioux Greco
intervengono:
Massimo Di Dato [Assise Bagnoli Le mani su Bagnoli – art 33 Sblocca Italia]
Comitato Abitanti Gianturco
Dall’inizio della crisi, si è intensificato l’attacco alle fasce più basse della popolazione. Anni di politiche di austerità non hanno fatto che confortare lo strapotere della finanza rendendo sempre più precaria la società.
Contemporaneamente, è stato messo in atto un vero e proprio attacco ai territori e in particolare agli enti locali, per rendere più facile la svendita del patrimonio pubblico, costringere alla privatizzazione dei servizi, favorire la speculazione sui territori.
BCE, Unione Europea, ma anche i governi Berlusconi, Monti, Letta e Renzi, l’uno dopo l’altro hanno garantito lo smantellamento dei diritti, il saccheggio dei territori e la svendita del paese.
Questi anni hanno però visto l’organizzarsi di movimenti forti di resistenze sociali che, organizzandosi dal basso, hanno saputo promuovere con maturità delle politiche alternative per un’uscita dalla crisi.
Difesa dei beni comuni, diritto all’abitare, alla mobilità, ai trasporti pubblici, all’acqua pubblica, tutela di territori come Bagnoli e Gianturco, presi di mira dai grandi costruttori e dai poteri forti.
Dalla visita della BCE a Napoli, lo scorso 2 ottobre, i movimenti hanno saputo interagire di più, e con grande maturità hanno avuto maggiori risultati sul territorio.
Insieme ci tocca continuare questo processo, riappropriandoci del territorio, dei beni comuni, ma anche della finanza pubblica locale; ci tocca promuovere processi avanzati di democrazia partecipativa.