E la Comunità vara la norme: “Questo spazio è aperto a tutti”
di Stella Cervasio
Su Repubblica http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/12/11/la-comunita-vara-la-norme-questo.html
La bozza di Regolamento per l’uso civico dell’ex Asilo Filangieri
UN REGOLAMENTO che serve a “respingere la logica delle assegnazioni degli spazi secondo criteri clientelari”. Un regolamento che aprea tuttie non chiudea nessuno, ma rispetta “destinazione d’uso e comunità di riferimento”, stabilendo diritti e doveri di partecipazione e organi di autogoverno. La Balena e i lavoratori dell’immateriale che hanno occupato l’ex asilo Filangieri si sono riuniti ieri per presentare la bozza di regole per l’uso civico del complesso di proprietà del Comune, la cui commissione cultura e direzione patrimonio aveva deliberato lo sgombero imminente. Intanto il responsabile degli enti locali di Rifondazione, ed ex assessore alle Attività produttive Raffaele Tecce, ricorda, pur senza ipotizzare alternative alla Balena, che l’ex asilo fu destinato da una delibera comunale della giunta Iervolino a Cittadella dell’artigianato artistico, con un progetto di Ezio De Felice. E la Cgil, con il segretario Gianluca Daniele, dà alla Balena la solidarietà, sottolineando che «la vicenda va a infoltire il già alto numero di fallimenti legati al Forum delle culturea Napoli».
Presenti all’assemblea aperta alla città – che all’infuori di due funzionari dell’assessorato ai Beni comuni di Alberto Lucarelli non ha visto partecipazione comunale – operatori del teatro, del cinema e della cultura, come gli attori Marina Confalone, Salvatore Cantalupo, Tina Femiano, il fotografo Mario Spada, i filosofi Pierandrea Amato e Maurizio Zanardi ed altri; già numerosi i firmatari dell’appello contro lo sgombero, tra i quali Salvatore Settis, Gerardo Marotta, e molte delle 2.683 persone che su Facebook hanno dato il gradimento alle iniziative organizzate nell’edificio prima abbandonato. «Ci appelliamo agli articoli 42 e 43 della Costituzione – dice per voce di Nicola la Comunità dell’immateriale- Non siamo una associazione ma un soggetto plurimo, la Balena ha solo custodito un processo innovativo. Lo Stato, secondo la carta costituzionale, può assegnare dei benia comunità di lavoratori, dall’ambito agricolo e pastorale abbiamo trasferito questa norma a quello metropolitano. La comunità può gestire lo spazio se ha un regolamento “evidente” che garantisca imparzialità». Due assemblee, una di gestione e una di indirizzo, tavoli tematici e un comitato operativo indicato da questi, infine un osservatorio sul regolamento. Le proposte si discutono nell’assemblea di gestione.
Le attività vengono calendarizzate e presentate all’amministrazione comunale, ma si prevede anche una presenza all’assemblea di gestione di un funzionario pubblico nelle vesti di osservatore e di interfaccia tra ex asilo e Comune. Quanto poi alle cose contestate da chi vuole lo sgombero, cioè bar e attività economiche, la comunità annuncia una seconda parte della bozza di regolamento per affrontare questi temi. «Ogni euro entrato è stato speso in attrezzature che servono ad altri lavoratori che utilizzano questi strumenti per le loro produzioni».
E nel frattempo sul banchetto delle bevande c’è una caraffa d’acqua “comunale doc” che non si vende, ma si regala.