mercoledì 26 giugno 2019, ore 18:30 | l’Asilo
Quanto costa l’acqua pubblica?
incontro organizzato dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua
Dopo le versioni catastrofiche diffuse ad arte dalle società private, il Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua ha fatto i conti e ha scoperto non solo che ripubblicizzare l’acqua ha un costo sostenibile nell’immediato, ma che l’acqua pubblica conviene, allo Stato e ai cittadini.
Ne parliamo con:
Paolo Carsetti – Forum italiano dei Movimenti per l’acqua
Remo Valsecchi – attivista coordinamento Lombardia per l’Acqua Pubblica autore dello studio
Costanza Boccardi – Comitato Acqua Pubblica Napoli
Giuseppe Grauso – Coordinamento Campano Acqua Pubblica
Alex Zanotelli – missionario comboniano
Dopo la presentazione a Milano, il dossier #acquapubblica sbarca mercoledì 26 giugno a Napoli e venerdì 28 a Torino.
Elaborato dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua, con il contributo di Altreconomia, il dossier è una ricerca accurata di atti e documenti relativi alla gestione del servizio idrico in Italia, sugli aspetti economici e in particolare sull’eventuale costo della ripubblicizzazione, sulle tariffe e sul trasferimento delle competenze dell’ARERA al Ministero per l’Ambiente.
La ripubblicizzazione del servizio idrico integrato è l’obiettivo che si pone la proposta di legge d’iniziativa popolare attualmente in discussione presso la Commissione ambiente della Camera, che sta attraversando una preoccupante fase di stallo per responsabilità da attribuire alla maggioranza di governo.
La posta in gioco è alta e ha scatenato le reazioni scomposte di chi ha interesse a che l’acqua resti una merce sul mercato. Si spiega così l’accanimento con cui il fronte dei gestori, e non solo, ha scatenato una massiccia reazione contro l’approvazione della legge, facendo diffondere tesi inattendibili, cifre infondate, pericoli immaginari.
*** All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di
produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.