mercoledì 1 dicembre 2021 ore 18 | l’Asilo
presentazione di Non precipitare amore
volume di poesie di Nazareno Barone
C’è solo una cosa che conta in poesia, nell’arte, nella vita, ed è il vero. Non basta la bellezza, non è solo bravura, ciò che conta è una poesia, un’opera, una vita sia vera. E non deve dire per forza la verità, non è questo il punto, deve farci sentire il vero, che è un’altra cosa.
Un libro di poesia deve bruciare le mani, farci rimbombare nelle orecchie il battito del nostro cuore e il giro delle galassie,essere testimonianza dell’indicibile. Frequenza che trova canali nelle parole e nei gesti, poesia è un gesto, un movimento, un richiamo.
Dobbiamo poterci fidare di un autore, sapere che lì dentro c’è lui, nudo essere umano, tra la vita e la morte come tutti, che si affaccia per noi sull’abisso. […]( Dall’introduzione a “Non precipitare amore” di Valerio Grutt ).
L’autore dialogherà con Salvatore Iervolino: poesia, cinema e letteratura al centro dell’incontro; il processo creativo come forma di delirio, le pulsioni che diventano verbo e ritornano ad essere “carne” sulla pagina.
La lettura di alcuni brevi testi tratti da “Non precipitare amore”, edito da Officina Milena, farà da apripista per l’aperitivo.
A seguire proiezione di uno dei film più influenti nella vita, nel background e nell’opera di Nazareno Barone, “Ascensore per il patibolo” di Louis Malle, con un’inarrivabile Jeanne Moreau e con Maurice Ronet, Lino Ventura. Colonna sonora indimenticabile di Miles Davis.
Nazareno Barone è uno scrittore e regista nato a Napoli nel 1983. Laureato in sociologia con una tesi sperimentale su Albert Camus, ha diretto videoclip, cortometraggi, documentari. Collabora dal 2019 con la rivista EuropLAB attraverso la pubblicazione di articoli, saggi e riflessioni sulla società contemporanea. “Non precipitare amore” rappresenta il suo esordio letterario.
// l’incontro sarà in sala cinema ad accesso contingentato; per il resto, come sempre all’Asilo, sarà gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo