l’asilo | giovedì 9 maggio, ore 21

Teatro porto aperto

Concerto poetico

Nave carica di versi capaci di eludere i confini, di rompere i muri dei controlli e di andare dall’altra parte – ovunque nel mondo affrancato da regimi e dai loro dogmi simili a gabbie di ferro.

Sarà un concerto poetico dedicati ai poemi, alle poesie, alle liriche provenienti da ogni angolo del pianeta, ispirandosi a tutte le letterature minori, cercando di non escludere davvero nessuno. Queste opere sbarcheranno come in un porto aperto accoglitore della bellezza delle diversità etnico-poetiche, dando voce, voce sonora, alle minoranze e ai loro poeti, a chi subisce soprusi e a chi li urla dal petto sguarnito. Il porto aperto muove il suo scafo innanzitutto contro l’andazzo neo-nazista, nuovo-fascista, autocrate-razzista dell’attuale politica globale. Trump. Salvini. Bolsonaro. Gli arabi che hanno carcerato il poeta Ashraf Fayadh, gli stessi che stanno sganciando bombe “Made in Italy” sullo Yemen. Tanti altri despoti della malora. La nostra bocca sarà un TEATRO PORTO APERTO dove ormeggeranno versi variopinti, delle più svariate nature. Tutte nature meravigliose.

ASTERON ARCHE TEATRO
voce Mario Eleno
tromba e percussioni Adriano Minichino
liriche Ashraf Fayadh, Warsan Shire, Shailja Patel
acting director Manuela Muse
in collaborazione con la rivista letteraria “La macchina sognante”
e con la Libreria Tamu di Napoli
ideazione Mario Eleno

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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.