“Piste ulteriori per oggetti dirottati” rappresenta un tentativo di stabilire un rapporto con le cose a partire dalla loro zona d’ombra, una relazione ludica e laterale, moltiplicativa e immaginativa.

I testi, giocando col pessimismo e l’ironia, con la noia e la rabbia, il paradosso e lo scacco esistenziale, cercano di riabilitare le virtù, i retroscena fecondi della propria irrilevanza sociale e politica.

Gli oggetti, investiti dal potere creativo dell’immaginazione, sono il filtro e il pretesto per portare a galla questioni legate alla corporeità, all’inadeguatezza, al tempo, all’appercezione e alla frustrazione, provando a fare ricadere nel contemporaneo gli esercizi attorno alle cose, cari ad alcuni autori francesi del ‘900, come Ponge o Perec.

La proiezione di un montaggio di cortometraggi (di Svankmajer, Keaton, Reynolds…), con la voce di Antonio De Stefano che leggerà alcune delle poesie contenute nella raccolta, dirotterà verso associazioni ulteriori di significati, accompagnando la presentazione del libro, a cura di Salvatore Iervolino in dialogo con l’autore Pasquale Del Giudice.