venerdì 26 e sabato 27 aprile 2019 ore 21:30 | l’Asilo

PhOEMina

edizione 2019 – appuntamento 2 / Napoli

PhOEMina è un festival incentrato sulle artiste donne nel campo della musica sperimentale, concreta ed elettroacustica.
Il Festival si propone di radunare musiciste e performers in questo ambito musicale, creando una coesione e una rete tra loro, e fornendo uno spazio nel quale possano esibirsi, comunicare ed esprimersi liberamente.
Questo evento si propone di promuovere le artiste donne, all’interno di questo movimento musicale, attraverso concerti, improvvisazioni, live visuals, conferenze.

Per questa edizione, parteciperanno 6 artiste:

26 Aprile : (inizio alle 21:30)
– Apertura e presentazione del festival e delle artiste
– Breve conferenza sulla presenza delle donne nella musica elettronica di Mariaceleste De Rosa
– Live Mariaceleste De Rosa
– Live AndreaSilvia Giordano e Mirjana Iruben Nardelli
– Live [N(ADSR)÷RX]

27 Aprile : (inizio alle 21:30)
– Performance Marialuisa Capurso e Iula Marzulli : Into your mouth_Tra bocca e voce
– Live Sara ValenteLinee101C
– Live akamoi
– Live Nina Hoppas – Ex Odio Sis

http://phoeminafestival.eu/

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Mariaceleste De Rosa
nasce nel vesuviano nel 1989.
Nessuna formazione tradizionale, mai uno strumento suonato né uno spartito letto, eppure una forte attrazione verso l’Arte dei Suoni.
Dalle cuffiette con archetto rigido dei walkman a quelle che con infima cattiveria si annodano nella tasca, Mariaceleste si ritrova – per caso o per fortuna – a 18 anni a miscelare tracce giocando come DJ coi generi più disparati. A 23 anni, poi, una breve parentesi radiofonica perché si sa, la voce è il primo strumento di ogni essere umano. Alla fine, o meglio “all’inizio”, decide senza realmente deciderlo di iscriversi al Conservatorio – intanto ha compiuto 24 anni – per frequentare il I livello di Musica Elettronica: mai percorso fu più sofferto e allo stesso tempo felice.
Pur considerandosi non portata per la matematica, la musica e l’informatica, Mariaceleste ha continuato, in una gioiosa inerzia, a studiare o meglio, a giocare con le sinusoidi, “perdendo” spesso intere giornate su algoritmi anche basici di un software che ha imparato ad amare continuando a temere: Max Msp.
Attualmente residente a Parma, ha frequentato un Master in Tecnologie del Suono e Composizione Musicale e sta frequentando il II livello di Musica Elettronica, sperimentando, più che le possibilità del suono stesso, quelle della sua collocazione nello spazio tramite le tecniche Ambisonics e Wave Field Synthesis.

AndreaSilvia Giordano e Mirjana Iruben Nardelli
Mirjana ed Andrea Silvia si sono incontrare a Napoli durante le registrazioni dell’OEOAS. Subito dopo essersi conosciute hanno deciso di creare una collaborazione tra l’E-cor ensemble e gli ŌTONN, gruppi stabili in cui le due musiciste fanno ricerca ed improvvisazione. Per questo evento, che si terrà proprio nel luogo dove tutto è nato, si ispireranno alla tematica del festival Phoemina. La matrice del brano sarà la voce della donna nelle sue varie forme: la voce delle bambine, delle mamme, la voce delle donne della tradizione, donne della cultura, donne viaggiatrici e donne di paese. Mirjana Nardelli si diploma con la lode in Musica elettronica al Conservatorio di Latina O. Respighi. Ha completato i suoi studi con un Master Degree, frequentando la Pôle Supérieur d’Enseignement Artistique de Paris dove ha studiato con Denis Dufour a fianco di Luigi Ceccarelli, Francesco Antonioni, Elio Martusciello and Jonathan Prager. Sta portando a termine un traineeship presso l’Electroacoustic Music Studio (SME) dell’Academy of Music in Cracow con Marek Choloniewski. Ha seguito i corsi di improvvisazione tenuti da Roberto Bellatalla e lo stage “Vivre avec les sons” di Michel Chion e Lucie Prod’homme. Fondatrice insieme a Francesco Altilio e Cristian Maddalena dell’ e-cor ensemble project, ha ricevuto diversi premi. E’ membro attivo dell’orchestra OEOAS di Napoli, condotta da Elio Martusciello. Le sue opere sono state presentate a: Gallery of Modern Art di Roma, New York City Electroacoustic Music Festival, ICMC 2018 (Korea), Conservatorio di Napoli, Conservatorio di Bologna, Romaeuropa Festival, Forum Wallis Ars Electronica (Switzerland), Acousmonium San Fedele (Italy), SMC 2017 (Finland), Tempo Reale (Italy), University of Greenwich (UK), University of the arts of Essen (Germany), Universidad Nacional Autónoma de México, Festival Mixture (Spain), Festival Exhibitronic (France), Macro museum (Rome), Solvay Center (Krakow). Insieme agli studi di flauto traverso e musica da camera al Liceo Musicale E. Bianchi, nel 2011 inizia i corsi di canto presso il Conservatorio F. Ghedini di Cuneo e la Fondazione Fossano Musica. In questi anni la sua principale attività si svolge nell’ambito della musica vocale. In questo periodo studia in profondità la tecnica vocale con Marco Meriggio e segue numerose masterclass tenutesi in Piemonte. Nel 2015 intraprende il percorso universitario al Siena Jazz University (IT) con Diana Torto e Stefano Battaglia per poi continuare con Susanne Abbuehl e Lauren Newton a Lucerna (CH). Nel 2017 segue i seminari di improvvisazione (‘Tabula rasa’) con Stefano Battaglia e successivamente con Ernst Reijseger presso l’Accademia Chigiana, vivendo un momento di svolta nel proprio metodo compositivo e nell’approccio musicale. L’avvicinamento alla musica del ‘900 la porta a seguire i seminari di musica elettronica con Alvise Vidolin e Nicola Bernardini nell’anno successivo. Nel maggio 2018 è stata selezionata per suonare al Victoria Nasjonal JazzScene di Oslo con il quintetto Typen, diretto da Alessandro Giachero. Attualmente svolge un progetto di ricerca compositiva con il suo quartetto Opalesque e con gli ŌTONN, duo composto da voce e batteria.

Cecilia
French-Canadian composer CECILIA’s practice spans music, video and performance. Active in Montreal, New York and now based in Napoli, Italy. She released her first full-length album, Adorationlast year via Rabit’s label Halcyon Veil. The 33- minute, 10-track LP follows 2017’s visual EP Charity Whore, released on Yves Tumor’s Grooming Label.  Her musical output under previous DJ/producer alias Babi Audi includes harrowing electronic releases Club Dead ltd (Hoss Records, 2015) and Mommy Dust (self-released, 2015) as well as the visual concept mix 6 Page Letter (DIS magazine, 2016). CECILIA is also the creator of hybrid stage works, notably Nailed High (Mutek, 2017) and Sochi Snow (Sight & Sound, 2015).  She recently presented her work at l’Arsenic, Contemporary Center for Scenic Arts (Lausanne, CH), The White Hotel (Manchester, UK), Macao Club (Milano, IT) and Center for Spatial Sound in Berlin (4D Sound, MONOM Sound, DE). 

Marialuisa Capurso
cantante e performer, studia teatro, danza contemporanea, canto, musica jazz, nuovi linguaggi musicali.  Consegue il diploma di canto jazz al Conservatorio “N.Piccinni” di Bari, e la specialistica di jazz e nuove tecnologie e linguaggi musicali al Conservatorio “N.Rota” di Monopoli. Nel 2012 si trasferisce a Berlino dove suona musica improvvisata ed elttronica, collabora con artisti internazionali, e gira il mondo tra festival e residenze artistiche.
Negli anni ha costruito il suo lavoro sulla multidisciplinarietà e connessione tra suono, voce, field recording, movimento corporeo ed improvvisazione.
Vuole essere una membrana attraverso la quale visioni, suoni, memorie, spazi e voci, viaggiano. Il suo lavoro incorpora tutte le esperienze fatte durante il viaggio.
Arte e vita, voce, intimità, alterità, in un flusso unico che diventano il suo linguaggio di espressione nella composizione istantanea improvvisata.
Negli ultimi sette anni la sua ricerca volge ad esplorare la relazione tra voce e movimento, suono, poesia sonora e concettuale . Conduce workshop sulla voce , il respiro e il movimento.
Tutto è dettato dall’urgenza che porto dentro, dalla necessità di creare uno spazio che mi appartenga, una dimensione intima, pura, avulsa da ogni tipo di regolamentazione imposta, e condivisibile con gli altri che vogliano farne parte. La mia è una ricerca verso l’essenza che porti a scoprire mondi reali, e non, deformati onirici immaginari, m istici, dissacranti. In ascolto con l’esterno, con lo spazio, con gli incontri, con gli eventi, l’azione diventa rituale, cortocircuito, flusso di alterazione.
Discografia
What shall we do (without you)-Silta Records Italy
En Respirant -Fou Records France
Elements-Leo Records England
Travelling light-Setola di Maiale Italy
Yellows-Last Pork Portugal
Boites de Reves-Desuonatori Italy

Iula Marzulli
E’ nata a Bari nel 1981. Dopo una formazione in letteratura italiana e studi teatrali lavora come attrice professionista e formatrice presso la compagnia Astragali Teatrale di Lecce, prendendo parte a tutti gli spettacoli in produzione e ai progetti di cooperazione internazionale nel campo del teatro e del superamento del conflitto attraverso l’arte. Dal 2015 è performer indipendente e attrice. Dal 2016 è presidente dell’associazione per le arti e la cultura Alauda. La ricerca degli ultimi anni è incentrata sul rapporto tra elemento naturale, corpo e poesia con la creazione di diverse performance sul ciclo delle stagioni (“Autunno_esperimento #1”, “Inverno_o delle Primavere”, “Primavera_esperimento #3” e “Estate_celebrazione #4”). Fondatrice, con due attrici e una cantante, del gruppo femminile “La Cuspide Malva” per l’esecuzione e la creazione di concerti che attingono a repertori della letturatura. Regista e interprete del video poesia “Alimono”, prodotto da REC per il montaggio di Marianna Fumai, poesie di Chiara Catapano e suono di Gaetano Fidanza. Con la durational performance “Into your mouth_tra bocca e voce”, in collaborazione con la cantante Marialuisa Capurso, partecipa al BIG International Gender Fil Festival di Bari. Attualmente promuove l’ultimo lavoro di prosa “Sognando i narcisi a primavera”, liberamente ispirato alle poesie della scrittrice curda Choman Hardi. Cura rassegne e corsi di formazione di teatro e lettura espressiva.

INTO YOUR MOUTH_TRA BOCCA E VOCE
Una parola

“Vivere il confine significa essere un crocevia”. Into your mouth-Tra bocca e voce nasce come due esperienze separate che scelgono di incontrarsi. L’esperienza di Iula Marzulli e quella di Marialuisa Capurso creano uno spazio di incontro tra ciò che cerca una definizione e un riconoscimento che sfugge alla classificazione.
“L’individuo è un rapporto”, sta ed è nel confine tra il chiuso e l’aperto, in una pelle porosa che trattiene e lascia andare. Il margine viene attraversato senza passaporto, riconoscendo l’umanità nella sua pluralità, in una molteplicità di cui le comunità stentano a riconoscerne l’esistenza.
E’ lì, nel confine naturale fisico tra i due corpi che avviene l’esperienza. La percezione dell’altro corpo come legame carnale primordiale tra due esseri, e la voce che parla di un confine sociale, politico, di dominio capitalista, di strutture, dualismi, resistenze.
Audre Lorde, Marina Abramovich, Gloria Anzaldua, Gertrude Stein, Gilles Deleuze, Julian Beck, sono solo alcune tracce di una conoscenza che ha incentrato nel rapporto con l’altro, la propria sapienza, considerando la persona come essere aperto laddove il confine può diventare luogo possibile di reciproca conoscenza.

Sara Valente
Linee101C

Presta le tue orecchie alla musica, apri i tuoi occhi alla pittura, e… smetti di pensare!  Chiediti solamente se lo sforzo ti ha permesso di passeggiare all’interno di un mondo fin qui sconosciuto. Se la risposta è sì, che cosa vuoi di più?
(Vassilij Kandinskij)

Fra la pittura e la musica esistono rapporti misteriosi, affinità segrete, per cui queste due arti in molti casi ci emozionano parallelamente. Questo lavoro compositivo vuole essere una ricerca sulla relazione intrinseca tra suono e colore. C’è un legame sensoriale che va oltre l’aspetto puramente tecnico dell’approccio scientifico: una correlazione più profonda che determina la creazione, probabilmente, inconsapevole di opere pittoriche che “suonano”, generando veri e propri paesaggi sonori.

L’opera da cui si trae ispirazione è Giallo, rosso, blu di Kandinskij, la quale fornisce elementi chiave per determinare scelte formali, strutturali e strategie di significazione. Seguendo la costruzione del dipinto e l’importanza conferita ad ogni elemento viene ideata la struttura del lavoro compositivo; analizzando l’uso dei colori e la loro importanza si definiscono i parametri dei materiali sonori (si utilizza la corrispondenza fisica tra i due fenomeni elettromagnetici, rapportando ogni lunghezza d’onda ad una frequenza), la densità, la posizione nello spazio acustico. Queste, partendo da uno spessore molto sottile, disegnano l’andamento ordinato della prima parte fino a sfociare in una danza sinuosa fatta di curve e tratti marcati.

Rosalia Cecere

Faceva un sacco di rumore negli Astolfo Sulla Luna, ha fatto un sacco di rumore in varie collaborazioni drone, ambient, elettroacustiche, noise (una delle più belle Naresh Ran – Martyris Bukkake), ha composto musiche per cortometraggi, documentari, videoarte, spettacoli teatrali e festival senza fare troppo rumore e con qualche accenno di nota, e il 26 all’asilo farà tanto rumore. Nella vita toglie il rumore dai film. Che vita triste.

[N(ADSR)÷RX] output noise only

nel lavoro di post produzione audio, molto spesso c’è bisogno di ripulire e riparare l’audio che arriva dal set, o a volte ripulire semplicemente i difetti della voce o degli ambienti, ridurre il rumore, riparare i clipping, hum, crackle… sarebbe davvero un peccato buttare via questi rumori.
[N(ADSR)÷RX] riutilizza questi rumori dimenticati e li reintegra in un set di soundscape noise.

[N(ADSR)÷RX] sta per
noise moltiplicato per adsr diviso rx (noise reduction & audio repair software )

Nina Hoppas

Sound Artist da Parigi dedita ad un approccio profondo e sperimentale, comincia a produrre nel 2016 e pubblica tre EP con diverse net label internazionali. A lei dobbiamo la proposta di ospitare PhOEMina all’Asilo.
https://ninahoppas.bandcamp.com/

/// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.