residenze | l’asilo | giugno 2015
progetto di ricerca e creazione
OLTRE L’APPARENZA
gabriella riccio & alessandra fabbri
prima tappa: NAPOLI residenza di ricerca e creazione presso L’Asilo – exasiofilangieri.it
idea regia coreografia gabriella riccio
in collaborazione con alessandra fabbri
interpreti alessandra fabbri, gabriella riccio
consulenza ambiente sonoro e coaching live elettronica massimo scamarcio
produzione caosmos | cia gabriellariccio
genere: performance danza contemporanea e di ricerca
durata 50’ orientativamente
l’idea al vaglio della ricerca…
Mettere in discussione la questione del movimento. Rivendicare il vuoto. Smarrire il senso. Partire dai corpi. Da due corpi nello spazio.
Evocare l’immagine. Lasciare che appaia da un altrove. Affidarsi alla presenza. Arrendersi alla vergogna. Offrirsi alla lacerazione. Compiere l’atto coraggioso della scelta per poi abbandonarla e scegliere ancora. Sentire l’urgenza del movimento, l’attrazione dello spazio e dell’altro corpo nello spazio. Interrogare il gesto. Sfidare l’osceno. Lavorare sull’esposizione nel suo paradosso come massima forma di sottrazione.
La ricerca drammaturgica lascia suonare certe note perché appaiano gli armonici. La composizione si costruisce per frammenti e giustapposizioni, per cambiamenti di intensità, per perversioni nel senso letterale di “pervertire l’uso”.
Nel lavoro coreografico la scrittura si affida da sistemi di composizione istantanea.
la compagnia
caosmos | cia gabriellariccio è una compagnia indipendente che fonda il suo lavoro sulla danza di ricerca e sui nuovi linguaggi della scena contemporanea con attenzione alle nuove tecnologie applicate alla performance.
Gabriella Riccio, autrice-coreografa e danzatrice.
Inizia il suo percorso autoriale nel 2003. Le prime creazioni presentate in spazi non convenzionali e di carattere marcatamente concettuale hanno al centro l’indagine sul rapporto tra performer e spettatore, dove il pubblico viene coinvolto in modo attivo e diretto: “Watch/Touch” 2003 solo performance for a solo spectator nell’ambito del Maggio dei monumenti, “Korpersprache” 2004 esperimento sui giochi di potere, “K.i.s.s.#1- about fragilty” 2005 musica live elettronica di Elio Martusciello, “Mensch – uber Schonheit [trittico]” 2005 su musica di Elio Martusciello, “Mensch uber Schonheit [solo]” 2006 lavoro con cui riceve una menzione orale della giuria al festival ‘Il Coreografo Elettronico’ per la qualità del lavoro coreografico e presentato da Filmstudio80 nell’ambito del festival “Tra genio e sregolatezza: il video d’autore made in Italy”. Questi lavori vengono presentati dall’Ente Nazionale di Promozione Danza di Napoli nell’ambito della Giornata Mondiale della Danza, vetrina per la Giovane Coreografia D’Autore e creati su commissione e con il contributo del Goethe Institut. Con “Echo Resonance & Memory “ 2008 su musica originale di Neil Leonard (Berklee College of Music di Boston) la sperimentazione si apre all’interazione con le nuove tecnologie. Con “Guerrilla Remixed” 2008 presenta interventi di danza urbana all’interno di ZAC Zona di Attacco Creativo per il NTFI Napoli Teatro Festival Italia. Crea la performance “Diventa ciò che sei” 2009 per Carmine Rezzuti esponente della transavanguardia napoletana. Con “Noli Me Tangere” 2009, creazione prodotta con il contributo della Regione Campania Servizio Spettacolo e selezionata per il progetto MIBAC/ETI Transitidanza2 al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, da Mauro Petruzziello per il festival “Deus Ex Machina.01” al Kollatino Underground di Roma e invitata al DOCK11 di Berlino, l’interazione con le nuove tecnologie si fonde con una dimensione drammaturgica intesa non come narrazione ma come risultato di segni e azioni dei corpi in scena. Sempre del 2009 la performance “Writing on waters” con la partecipazione della violoncellista Norsola Johnson dei Goodspeed You! Black Emperor. Attualmente lavora a due nuovi progetti: “La Follia” 2015 in collaborazione con il musicista Achille Succi che debutta al Teatro Bellini di Napoli nell’aprile 2016 e “Oltre l’apparenza” 2015/2016 in collaborazione con la danzatrice Alessandra Fabbri, ospitato per una prima residenza di ricerca e creazione presso L’Asilo – exasilofilangieri.it di Napoli.
Nel 2001 fonda caosmos | cia gabriellariccio associazione artistica e culturale con cui realizza, oltre alla produzione, progetti e azioni volti a sostenere e promuovere la ricerca e la sperimentazione nel campo della performance contemporanea. Tra i vari progetti realizzati cura le rassegne “Contemporanea 09” e “Azioni Dicembre Live”
Tra il 1998 e il 2004 matura l’esperienza di performance e didattica in una intensa collaborazione con il giapponese Hal Yamanouchi. Dal 2003 al 2004 è a Berlino in un inteso sodalizio artistico e di ricerca con il coreografo Felix Ruckert danzando in “Secret Service”, “Ring”, “Love Zoo”. Un percorso europeo che la porta a Roma, Parigi, Amsterdam, Girona, Berlino. Danza in alcuni tra i più noti spazi per la danza contemporanea in Europa quali il TanzPlatform di Düsseldorf, il Festival Eurokaz di Lubjana, il Dock 11 di Berlino, Les Bains:Connectif di Bruxelles. A Napoli il suo lavoro è regolarmente invitato negli spazi dedicati alla contemporaneità quali il Nuovo Teatro Nuovo, la Giornata Mondiale della Danza, il PAN Palazzo delle Arti di Napoi, festival Movi|mentale, varie edizioni della rassegna di danza contemporanea Di Seconda Mano.
Ha lavorato anche per il cinema con Citto Maselli, Emio Greco, Luciano Odorisio.
Giovanissima si avvicina alla danza classica, poi al contemporaneo. Successivamente inizia una ricerca personale attraverso l’incontro con alcune tra le personalità più rappresentative del panorama contemporaneo quali, tra gli altri, Julyen Hamilton, Kirstie Simson, Frey Faust, Dominique Dupuy, Akira Kasai, Masaki Iwana, Yumiko Yoshioka, Kathrine Linklater, Lawrence D. Butch Morris.
Scrivono di lei:
“Coraggiosa, Vulnerabile, amante del rischio, Gabriella Riccio è un fiume in piena” – Elisabetta Testa, Tuttodanza
“In tempi di scritture sceniche e di nuove drammaturgie del corpo, l’esperimento proposto da Gabriella Riccio rappresenta un segnale intrigante lanciato alle attuali strade della ricerca teatrale… Una partitura complessa e seducente…” – Stefano de Stefano, Corriere del Mezzogiorno
Alessandra Fabbri, performer e improvisor
Si forma come danzatrice in Italia presso Centro Studi Danza di Firenze e in Germania presso la Folkwang Hochschule di Essen.
Lavorara come interprete per coreografi e registi come Wim Vandekeybus in “The Day of Heaven and Hell”, “The Last Words”, Davide Iodice in “La fabbrica dei sogni”, “Un giorno tutto questo sarà tuo”, “Mangiare e bere. Letame e morte”, Romeo Castellucci in “Giulio Cesare”, Orazio Messina in “Le Villi”, Mario Martone nel “Don Giovanni”, Cossia-Di Florio- Veno in “Oro”, Felix Ruckert in “Ring”, Nicoletta Cabassi in “La Metamorfosi”, Olimpia Scardi in “Cabotina”.
Nel 2008 si specializza in Coreografia presso la Palucca Schule Dresden, dove si è diplomata con le coreografie per l’opera da camera “Vorfall in Kwangiu” di Eunsun Lee per la regia di Hendrik Müller alla Semper Kleins Szene.
Attualmente collabora con Nicola Galli in “Venus” e “Jupiter” e partecipa ai progetti di ricerca performativa “Live Cracks” di Milka Panayotova e Stephanie Felber.
Come autrice conduce una sua personale ricerca che si sta sviluppando anche grazie al lavoro in-situ (Koumaria Residency 2013) e all’interazione con il paesaggio (“Dance as a Form of Landscaping”, Kinitiras Residency 2014).
Ha collaborato inoltre con musicisti, improvvisatori e artisti visivi a progetti di sperimentazione interdisciplinare con Utku Tavil, Massimo Croce, Nicola Di Croce, Maurizio Camerani, tra gli altri.
Si interessa di nuovi media e di videoarte. Partecipa a ViDea3 con “Death by Water”.
E’ stata trainer e assistente per Giacomo Sacenti con il quale ha collaborato per diverse produzioni e per Davide Iodice per il progetto Italo-svedese Cities on Stage 2015.
Artista curiosa e versatile, spaziando dal teatro alle arti visive al puro movimento, fonda il suo percorso di vita e di scena sulla tensione continua tra la padronanza della tecnica e il piacere della scoperta.