venerdi 24 maggio 2019, ore 20:00 | l’Asilo
Ncopp’a chello che succede
presentazione del libro
Terza serata di presentazione del libro di poesie “Ncopp’a chello che succede” scritto dall’autrice Iahela Pinto in collaborazione con la casa editrice Cervino e curato dal critico d’arte, giornalista e scrittore, Prof Angelo Calabrese,
La serata sarà impostata come dialogo sul grande tema del dolore affettivo che attanaglia, a volte gravemente, molti individui scevri del piu’ ampio senso dell’amore. Serata a sfondo sociologico, psicologico, ma anche artistico e culturale dove la poesia prende forma e diviene funzionale al cambiamento, secondo l’idea centrale dell’autrice pet cui ogni espressione umana deve essere finalizzata all’evoluzione ed alla felicità,
Interverranno:
Prof: Giuseppe Gallucci : Libero pensatore. ricercatore autonomo,dal 1999 fondatore della scuola per operatori Olistici e del benessere. Naturopata, esperto in costellazioni sistemiche e familiari. Astrofilo.
Con la Partecipazione straordinaria
di Floriana Pinto, attrice teatrale e cantante, esperta e referente internazionale di cultura partenopea.
Luca Di Tommaso, attore e insegnante di recitazione.
Lorenza Corpullis, musicista e pittrice
La presentazione si concluderà con un momento teatrale tratto dallo spettacolo “Amore culto atemporae” quale silloge di accostamenti sinergici tra i testi poetici, derivanti dal libro, e le canzoni classiche d’autore della tradizione musicale partenopea di fine ‘800 e inizio ‘900. In scena la stessa autrice del libro Iahela Pinto in qualità di cantante lirica ed attrice, accompagnata dalla chitarra del polistrumentista Vittorio Zampi
L’evento e’ libero e aperto a tutti .
E’ gradito un cenno di adesione telefonando al numero: 3284585351
Il testo:
‘NCOPP’A CHELLO CHE SUCCEDE”
Un libro di poesie, ma non solo
un testo che accarezza preservando, le atmosfere dell’antichità partenopea con i suoi temi, le sue sonorità, le sue melodie le sue espressioni plateali tra amore ed irriverenza, introspezione ed eccessiva enfasi. Un libro che conserva valori antichi ma si arroga il diritto di trasgredirne la riservatezza espressiva travalicando i confini del pudore dell’animo. Un libro che si dona tutto senza riserve ne avarizia. Un libro Vero come lo definisce il critico d’arte, Prof. Angelo Calabrese mentre si propone di compilare per la presentazione del testo L’ITINERARIUM MENTIS CORDISQUE IN AMOREM in una lettura talmente certosina e sottile da commuovere la scrittrice che sente di essere finalmente letta in una inaccessibile profondità solitaria.
Un libro senza veli espressivi dunque, ma che cela l’inevitabile lettura in chiave esoterica dell’evidente viaggio iniziatico nei tre principali capitoli : “Ammore arraggiato” int’ ‘e ggrotte” ” TI amo di Luce”, come itinerario di un percorso animico che parte dall’ identificazione nell’ego per terminare con il riconoscimento della propria appartenenza divina .
L’ammore arraggiato non è soltanto il moto impetuoso di pulsioni vendicative e distruttive, bensì è la manifestazione catartica di una passione insoddisfatta intrisa di dolore condensato ed insoluto.
Int’ ‘e ggrotte diviene invece la ridiscesa all’interno di quel dolore per conoscerne i suoi abitanti demoni, i suoi fantasmi perniciosi e demolitivi le sue anse misteriose ed i suoi cunicoli impervi ed alla fine sbucare nel passaggio liberatorio che d’incanto si svela difronte lo sguardo della scrittrice conducendola fino alla liberazione della consapevolizzazione del significato ultimo in ” Ti amo di Luce”.
Ma come atteggiamento peculiare di una personalità che nel corso della sua vita si è più volte manifestata, nel perseguimento del dolore che rinuncia alla gioia pur di tornare, come Orfeo, a ripescare colui che è rimasto intrappolato nelle grinfie dell’inferno, per quello strano sentimento empatico, che non ti rende felice se non in una felicità collettivamente condivisa, la scrittrice si inoltra in una nuova partenza di abbandono della luce per ritornare a percorrere il secondo viaggio di Ulisse del libro di Joyce .E scrive il quarto capitolo dal titolo “Selvatico” dedicato a Silvio, l’uomo che la riconduce nella selva oscura .
Un libro che è vita concentrata in versi, pregno consistente, che sconvolge la stasi del lettore nel suo confort passivo, mette in crisi le certezze, distrugge ciò che è ristagnante ed obsoleto e poi lascia che dalle ceneri del dolore emerso rinasca il vero se risorgendo in totale Luce … E poi sarà data al discernimento ed al libero arbitrio del lettore la scelta coraggiosa di tornare ad accompagnare la scrittrice nel suo nuovo viaggio nella selva oscura.
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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.