Venerdì 19 aprile 2019, ore 18:30 | l’Asilo

Nati alle 3 e 32: presentazione del libro

Attivisti e attiviste raccontano il post-sisma aquilano in un libro collettivo. Una storia che va raccontata oltre le narrazioni istituzionali.

A dieci anni dal terremoto “aquilano” gli attivisti e le attiviste, in gran parte legati al comitato Comitato 3e32 (nato nei primi giorni del dopo-sisma), raccontano se stessi.

Il libro nasce dalla sentita esigenza di una contro-narrazione, alternativa alle retoriche politiche e mediatiche attraverso cui il terremoto aquilano è stato raccontato, soprattutto in occasione del decimo anniversario (2009-2019), contrapponendo alla rappresentazione istituzionale della commemorazione un dovere di memoria incentrato sul valore delle differenze. A partire da posizioni apparentemente minoritarie e per questo silenziate o represse, il libro racconta l’audacia e il coraggio della mobilitazione che nei primi due anni (2009-2011) è emerso per contrastare una gestione della catastrofe fortemente autoritaria e spesso compromessa dal malaffare. Si tratta di un’operazione culturale che mira a offrire la testimonianza di una storia poco nota, mettendo a disposizione anche documenti e ricostruzioni precise dei fatti di quel biennio, ma provando a ricreare un ponte con la situazione attuale attraverso il lavoro di postfazione e i materiali contenuti in appendice.

L’Aquila, luglio 2009. Membri del comitato 3 e 32 portano uno striscione sula strada dove passerà Barak Obama.

Confrontandosi con il presunto “miracolo” berlusconiano, incarnato dalla Protezione Civile di Guido Bertolaso, e con la strategia politica portata avanti dalla classe dirigente locale per i due mandati del Pd, i Comitati nati dal post-sisma hanno combattuto con forza per rompere gli equilibri di una tranquilla governance di provincia e per imporre temi e problemi vecchi e nuovi – dalla necessità di una ricostruzione trasparente, partecipata e condivisa, all’esigenza di auto-determinazione delle popolazioni colpite.

Con l’obiettivo non solo di arginare le contraddizioni della gestione dell’emergenza e della ricostruzione, ma anche di scompaginare le stantie relazioni sociali del pre-sisma, dal racconto di quella stagione emerge la voce di un’esperienza collettiva inedita, voce di quella parte della città che da subito comprese di dover rivolgere lo sguardo oltre la mera ricostruzione materiale.

Prima manifestazione a Roma, il 16 giugno 2009. Foto Claudia Pajewski

Il vissuto, l’emozione e la narrazione delle azioni s’intrecciano con la riflessione, il bilancio, la presa di posizione sui temi della democrazia radicale, della necessità politica di una ricostruzione sociale del tessuto cittadino e delle questioni relative alla tutela del contesto ambientale.

Numerosi documenti di diversa natura accompagno il racconto, quali le locandine delle manifestazioni e delle iniziative organizzate prima e dopo l’occupazione di CaseMatte, luogo di vita e di riunioni, concerti, readings, ma anche di amori e amicizie, che anima dal 2009 ill parco dell’ex-ospedale psichiatrico di Collemaggio. Parallelamente, a ridosso del Parco del Gran Sasso-Monti della Laga, trova spazio la storia trasversale di E.V.A. (Eco Villaggio Auto-costruito).

Tipica assemblea estiva a CaseMatte

Le fotografie di Claudia Pajewski, Marco D’Antonio, Janos Chialà permettono al lettore di immergersi nello scenario del post-terremoto e nel contesto sociale dei fatti raccontati.

Il contributo di Sabina Guzzanti e di Diego Bianchi ‘Zoro’ danno infine l’idea del genere di legami che si sono generati all’ombra della catastrofe, in una città di provincia dell’Appennino centrale.

Saranno presenti gli attivisti Mattia Lolli, Daniele Poccia, Alessandro Tettamanti e Rita Ciccaglione.

Venerdì 19 aprile 2019, ore 18:30 | l’Asilo

Nati alle 3 e 32. L’Aquila: cronache del dopo-terremoto
AA.VV., a cura del Comitato 3e32

Round Robin Edizioni, 2019

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