napoli-citta-antica-web-distefanoAttenzione! Per indisponibilità dei nostri ospiti Vezio De Lucia e Carmine Piscopo, la presentazione del libro di Alberto Calabrese, “La riqualificazione della città”, prevista per oggi pomeriggio, è rimandata a settembre. Vi terremo aggiornati qui e sui nostri canali social.

martedì 5 luglio 2016 ore 17 | l’asilo

La riqualificazione della città antica

discussione intorno al libro di Alberto Calabrese

Partecipano, insieme all’autore,
Carmine Piscopo, architetto, assessore per l’Urbanistica  del Comune di Napoli
Vezio De Lucia, urbanista, direttore della Variante-Centro Storico del Prg di Napoli

La discussione sarà dedicata alla mancata realizzazione del Parco Archeologico, come da vigente Variante al Prg, e al perseguimento di progetti architettonico-urbanistici collegati alla archeologia urbana già in corso per il recupero e la riqualificazione funzionale, energetica di monumenti, edifici, strade e giardini tali da far decollare le tante potenzialità di questo straordinario  patrimonio collettivo.
Le ricadute economiche e sociali insite in un Progetto Centro Storico pianificato con questi connotati, sotto stretta regia pubblica, sarebbero notevolissime e tali da conferire qualità urbana e attrattività a un Centro Storico in cui si riscontrano zone di grave e avvilente degrado.

Il libro

La riqualificazione del Centro Storico di Napoli trova il suo punto critico nella definizione di progetti all’interno del tracciato della antica Neapolis, e nella scelta di tecnologie appropriate per realizzarli. Le strade, le piazze, i monumenti stratificatisi da più di duemila anni sullo stesso reticolo di strade (tre decumani collegati da cardi) rappresentano una ricchezza dalle molteplici valenze sul piano storico, artistico e antropologico che richiede particolari attenzioni e competenze. La città antica si pone oggi semanticamente come alternativa allo sviluppo distorto della urbanizzazione moderna. La scelta che ne deriva, in conformità con la Variante PRG-Centro Storico del 2004, è la realizzazione del Parco Archeologico Urbano al cui interno praticare una progettazione appropriata con priorità per disinquinamento e risparmio energetico, tecnologie sostenibili e riduzione della impronta ecologica. La città antica va riqualificata con progetti di qualità urbana per residenti e turisti che tutelino e valorizzino questo immenso patrimonio collettivo, e conferiscano benessere, identità e sicurezza interiore.
Dalla planimetria della città greco-romana provengono i fondati presupposti per il “parco archeologico” individuato dalla Variante PRG del 2004 con il “ridisegno del collegamento di piazza Cavour con l’Acropoli” e la “zona dei policlinici” (Art. 157).

Il discorso va esteso, recuperando alla qualità urbana i siti della città antica “sulla base di un progetto unitario”, istituendo il “Parco Archeologico Urbano” del Centro Storico di Napoli.
Nel perimetro delle antiche mura, dove sono ben percepibili i tre decumani collegati dai cardi, troverebbero adeguata connessione le aree del Parco Archeologico (con la zona dei Teatri e piazza Cavour), delle Terme di via Carminiello ai Mannesi e di via S. Biagio dei Librai fino a Forcella.
All’interno dei recenti scavi della stazione “Duomo” a piazza Nicola Amore, sono venuti alla luce un tempio augusteo e le strutture sportive dei giochi Isolimpici, immediatamente prossimi alle mura meridionali di Neapolis sulla spiaggia.
È la città madre greca e romana che si rivela. La città antica.

Il volume è edito da Clean, 2016

l’evento su Facebook

Alberto Calabrese (Napoli – 1959) architetto
Ha sempre unito i suoi studi all’impegno civile per la città vivibile e l’ambiente risanato in associazioni e comitati.
Partecipa alle iniziative del sito e della Scuola di Eddyburg (URBS POLIS CIVITAS).
È membro della associazione CampaniArchitetti  e dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura.
Ha scritto nel 2013: “La proposta del cittadino Lipona. Appelli per la città democratica. Impegno civile-ambientalista a Napoli” edito con  iIlmiolibr.it – l’Espresso

→ All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.