sabato 14 febbraio h 18.30 l’Asilo

Non Abbiamo PAura DElle MAcerie 4

incontro con Marco Pandin e Carmine Mangone

tra poesia e musica in autoproduzione

Siamo noi lavoratori che facciamo funzionare le macchine nelle industrie, che estraiamo il carbone e i minerali dalle miniere, che costruiamo le città… Le macerie non ci fanno paura. Sappiamo che non erediteremo che rovine, perché la borghesia cercherà di buttare giù il mondo nell’ultima fase della sua storia. Ma, le ripeto, a noi non fanno paura le macerie, perché portiamo un mondo nuovo nei nostri cuori. Questo mondo sta crescendo in questo istante
Buenaventura Durruti, 1936

N.A.PA.DE.MA. 4 – come sempre completamente dedicato alle autoproduzioni, per continuare a diffondere i progetti di autogestione nostri e delle persone che progettano e fanno come e meglio di noi, senza bisogno di case editrici, case discografiche, circuiti commerciali o appoggi politici.

Questa volta abbiamo invitato:

ore 18.30
Marco Pandin, per la presentazione del libro + 2cd
Crass/No Love No Peace

“I Crass, o meglio Penny Rimbaud, Steve Ignorant, Eve Libertine, Joy De Vivre, Hari Nana, Phil Free, Pete Wright, G. E. Sus e Mick Duffield, sono riusciti a creare insieme una delle utopie possibili, e a mantenerla in vita per quasi otto anni, riuscendo a concentrare attorno al loro progetto una grande quantità di energie, amori ed attenzioni. Nel periodo dal 1977 al 1984 sono stati la stella cometa del rock politico più estremo. Difficili da costringere entro definizioni di “genere musicale” (è punk? è musica d’avanguardia? o, per dirla con loro, si tratta di “scrittori di canzoni d’amore”?), hanno sempre agito a sorpresa, al di sopra e al di fuori di qualsiasi schema concettuale preesistente, caratterizzando la loro attività, più che in senso strettamente musicale, in un più ampio senso culturale e politico, nuovo e rivoluzionario, anarchico e pacifista. Infatti, oltre che nella plastica dei dischi e sui palchi dei concerti – trasformati costantemente in iniziative a beneficio di progetti a sfondo sociale ed antagonista – l’opera dei crass è dentro a numerosi libri, opuscoli e volantini, nelle manifestazioni di protesta spontanee e mai autorizzate, nell’occupazione abusiva degli spazi inutilizzati, nelle ingenue e clamorose imprese di sabotaggio tecnico ed intellettuale, nell’agitazione e nella protesta improvvisa ed improvvisata, incontrollata ed incontrollabile”.

Marco Pandin da oltre 30 anni si occupa di autoproduzioni nel campo della musica radicale e libertaria, è stato promotore di iniziative editoriali autogestite, collaboratore di A-Rivista Anarchica, factotum delle autoproduzioni Stella Nera. Per scelta consapevole non ha mai fatto diventare nessuna di queste attività un “lavoro”. Amico e compagno dei Crass dall’inizio degli anni ’80 ha deciso di ristampare su due cd un concerto del 1984 da lui registrato ed edito circa venti anni fa su cassetta, allegandoli ad un libro con scritti, interviste e testi (No Love No Peace). Indigeno del nordest, non si reca a Napoli dai tempi di Corradino di Svevia, se non gli sequestrano il passaporto nel frattempo pare che stavolta ce l’abbiamo fatta.

ore 21.30
performance
Carmine Mangone + NISE (Noncollettivo Infrasuoni Sabotatori Elettroacustici)
in: Fuoco sui ragazzi del coro

Carmine Mangone è nato incidentalmente a Salerno nel 1967. Di lui non si parla molto, ma è stato un sacco di cose: poeta, apicoltore, idraulico, formatore, consulente per gli enti locali, squatter, editore pirata, ecc. Ha tradotto dal francese Lautréamont, Vaneigem, Péret, Artaud e tanti altri. Negli anni Novanta è stato in tour con poeti come Lawrence Ferlinghetti, John Giorno, Alejandro Jodorowsky e Jack Hirschman. Ha ormai una bibliografia sterminata. Nel 2014 ha pubblicato “Quest’amante che si chiama verità” (Gwynplaine edizioni) e “Fuoco sui ragazzi del coro” (Nautilus).

Gli abbiamo proposto una lettura di alcune sue ultime produzioni in interazione libera e pirotecnica con NISE – Noncollettivo formato da musicisti del Tavolo Infrasuoni de L’Asilo – e lui, da uomo temerario qual è, ha accettato spavaldo e senza batter ciglio. Il NISE (Noncollettivo Infrasuoni Sabotatori Elettroacustici), tanto quanto il Tavolo Infrasuoni da cui prende forma, non ha un numero stabilito di componenti, i quali però condividono esplorazione, produzione e diffusione di nuove sonorità, con l’obiettivo di scardinare qualunque preconcetto uditivo in coloro che attraversano lo spazio dell’Asilo. Ogni struttura è prettamente casuale.
In questa occasione sarà rappresentato da Renato Fiorito, Francesco GiangrandeDavide Palmentiero e Marcello Vitale.

Nel bel mezzo, che senza non sapremmo fare, la mai troppo decantata Cucina Clandestina vino e cibo (tutto tradizionale, no chimica, no monouso, purtateve a mappatella).

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all’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura