MEMINI #3

laboratorio teatrale condotto da Salvatore Cantalupo

ogni martedì e venerdì dalle 15 alle 20 a L’Asilo
dal 24 marzo al 26 giugno

Il lavoro del laboratorio sarà dedicato alla comprensione di miti e leggende a partire dallo studio de “Il Mulino di Amleto” di Giorgio De Santillana ed Herta Von Dechend.

Gli autori suggeriscono che attraverso il mito si scopre un messaggio importante per l’umanità e che è necessario affrontare la sua lettura “su più livelli”. L’Amleto ad esempio è un mito complesso che ritroviamo nelle regioni più disparate, dalla Finlandia all’Antica Roma, dall’Iran all’India o in Polinesia.
Attraverso i miti e le leggende lavoreremo su alcune domande fondamentali, come quelle poste alle porte di Tebe dalla Sfinge ad Edipo, il cercatore. Domande che ci appartengono, che sono insite in noi. Chi sono? Da dove vengo? Dove vado?

Con l’aiuto delle parole della tradizione, ricche della saggezza dei nostri antenati, cercheremo di comprendere meglio la nostra realtà e approfondire il nostro mondo interiore.

Il lavoro con gli attori sarà suddiviso in 2 fasi.

≡ Una prima fase propedeutica di formazione in cui verranno sviluppati i seguenti temi:
IMPROVVISAZIONE
– Presenza/Assenza – Silenzio/Ascolto
– Creazione personale
– Giochi di relazione
– Costruzione di situazioni drammatiche
TECNICA DEI MOVIMENTI
– Preparazione corporale e vocale
– Analisi dei movimenti
– La voce/Il respiro
– Equilibrio/Disequilibrio
– Elementi di Acrobatica
– Elementi di mimo e danza
LA MUSICA DEL CORPO
– Canto
– Ritmo

≡ Una seconda fase riguarderà invece l’approccio al testo.

Obiettivo del laboratorio sarà anche quello di gettare le basi per una futura produzione teatrale che veda coinvolti insieme attori siciliani e napoletani.

Collaborerà al progetto la performer Amelia Longobardi

COME PARTECIPARE
La richiesta di adesione al laboratorio dovrà essere accompagnata da una lettera di motivazione e dal curriculum vitae, e spedita all’indirizzo memini@exasilofilangieri

Ai partecipanti è richiesta una quota di complicità di 50 euro mensili, che serve a coprire le spese artistiche, a sostenere il progetto e a dotare lo spazio dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti l’autogoverno dell’Asilo. Il contributo non è vincolante ai fini della partecipazione.

Si consiglia di munirsi di un quaderno, di una penna, di un abbigliamento comodo e se possibile, di una stuoia o di un telo mare.

Testi di riferimento:
Il Mulino di Amleto di Giorgio de Santillana, Hertha von Dechend
Gesta Danorum di Saxo, libro III-IV
Grammaticus (ca. 1150-1216)
Shah-nama (Libro dei Re) di Firdussi, l’Omero persiano (circa 1010).

Salvatore Cantalupo nasce a Napoli nel 1959. Comincia il suo percorso artistico formandosi come attore alla scuola di Antonio Neiwiller, con cui collabora a diversi laboratori e spettacoli dal 1983 al 1993. Dopo l’inattesa scomparsa del suo maestro, continua a lavorare a teatro con Mario Martone, Marco Baliani, Toni Servillo, Claudio Collovà, Massimiliano Farau, Enzo Moscato e ancora con tanti altri. Ha curato la regia di diversi spettacoli teatrali, tra i quali, Echi Lontani nel 2003, Martiri nel 2008, O Calapranz nel 2012, Titanic the end nel 2013. Da anni cura laboratori teatrali rivolti a giovani attori. Al cinema ha debuttato in Teatro di Guerra di Mario Martone (1998). Nel 2008 ha interpretato il ruolo del sarto in Gomorra di Matteo Garrone, ricevendo anche diversi premi nazionali e internazionali tra i quali Il Mirto d’Oro e quello per il Migliore attore europeo al Pantalla Miramar 2009 – Argentina. Alcuni degli altri film a cui ha partecipato sono: Tris di donne e abiti nuziali (2009), Lo spazio bianco (2009), Fortapàsc (2009), Qualunquemente (2010), Noi Credevamo (2011), Corpo Celeste (2011), Esterno sera ( 2011), Dimmi che destino avrò ( 2012), Song e Napule (2013, Perez (2014), Il giovane favoloso (2014).

l’evento su Fecebook