Mercoledì 5 e Giovedì 6 febbraio | ore 18:00 | l’Asilo

Medea di Lars von Trier e Pier Paolo Pasolini

Mercoledì 5 febbraio ore 18:00

Medea

Lars von Trier

(Danimarca, 1988, 76 min, v.o. sott. it.)

Introduce: Antonella Borgo insegnante di Letteratura latina presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II

Giovedì 6 febbraio ore 18:00

Medea

Pier Paolo Pasolini

(Italia, Francia, Germania Ovest 1969, 110 min)

Per l’uomo educato al sapere oggettivo dell’Occidente era […] ovvio che la magia o il mito non hanno verità intrinseca, che gli effetti magici e la vita mitica e rituale devono essere spiegati in base a cause “oggettive” e, per il resto, rapportati alle illusioni della Soggettività. Se vuole veramente vedere la nostra società così come è, la psicologia non può però partire da tale postulato, il quale fa anch’esso parte della psicologia occidentale: adottandolo noi presumeremmo le nostre conclusioni. […] Certamente, noi abbiamo confinato il magico nella soggettività, ma nulla ci garantisce che il rapporto fra gli uomini non comporti inevitabilmente delle componenti magiche e oniriche.

(Il visibile e l’invisibile – Maurice Merleau-Ponty)

Ciò che è più pregnante ai fini di un’analisi del magico, si concentra sull’esperienza soggettiva, sul rapporto affettivo di chi percepisce.

Partendo dal modello tragico di Medea, abbiamo scelto di confrontare due film tratti dallo stesso testo base, cercando nel racconto filmico una connessione tra la dimensione psicologica, realistica e quella mitica, onirica.

«Solo chi è mitico è realistico e solo chi è realistico è mitico» è l’insegnamento del centauro al giovane Giasone di Pasolini, insegnamento che si orienta ad un universo sacro non più abitato dall’uomo moderno, perché egli ha perduto il sentimento della natura di cui Medea è il modello.

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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.