Massa e Potere
da Elias Canetti
laboratorio teatrale con Claudio Collovà + apertura finale
dal 13 al 18 dicembre 2015 | l’asilo
Dopo un’intensa settimana di lavoro, 23 attori provenienti da diverse città italiane mettono in scena uno studio sull’analisi che Elias Canetti fa delle masse nella sua grande opera. Un lavoro iniziato sette mesi fa al TMO – Teatro Mediterraneo Occupato di Palermo che vede possibile la circuitazione delle autoproduzioni, unendo Palermo e Napoli sotto lo stesso progetto.
Venerdì 18 dicembre h 21 il laboratorio di Claudio Collovà apre le porte a tutti e a tutte!
A seguire discussione sul lavoro ispirato all’opera di Canetti con attori e regista.
“E’ necessario ‘perdere’: perdere gli occhi, la lingua, la volontà perfino di dire di vedere, perché qualcosa si faccia sulla tela o sulla pagina (o sulla scena), che si farà soltanto così, al buio, in silenzio. Per giungere lì l’artista ha una solo volontà: non volere. Vuole non-volere, invoca una volontà che revochi se stessa, perché nell’abbandono di essa ha scoperto un senso del fare più elevato di ogni laborioso industriarsi e agitarsi intorno alle cose. Lavora, racconta aldilà dell’intenzione e della decisione, della scelta deliberante e cosciente, lasciandosi penetrare dalle sensazioni. Lavora come un invasato. Si tratta di versare sulla tela ciò che lo invade, perché lui è come un vaso dove si raccolgono emozioni, e dentro l’emozione che prova c’è già l’immagine – una specie di immagine sensitiva, o sensuale, non mentale, che arriverà alla forma se l’artista saprà attendere, come fa il contadino, che il seme cresca…”
Claudio Collovà
Il laboratorio di Claudio Collovà e codiretto da Maria Pia Valentini mette in relazione il teatro del silenzio con il capolavoro di Elias Canetti. Indaga lo stato della non interpretazione e sposta l’attenzione sull’esistenza in scena.
Attraversa i disequilibri dell’anima, rende sensibili i percorsi collettivi e individuali.
Dopo un primo lavoro del 2010, Claudio Collovà ritorna a sperimentare sul testo di Canetti con un nuovo gruppo di lavoro, nato all’interno del TMO – Teatro Mediterraneo Occupato di Palermo. Una residenza artistica di 45 giorni di lavoro con 24 attori ha permesso la rinascita di un lavoro sempre più attuale.
Che cosa succede alla massa, quando incontra il potere?
Il laboratorio e lo spettacolo debuttato al XXXIV Festival Internazionale delle Orestiadi di Gibellina lo scorso Luglio, rappresenta una complessa forma di autoproduzione. Complessa, poichè tutti coloro i quali hanno lavorato alla riuscita della residenza provengono da esperienze differenti di quel “fare teatro” che li ha messi insieme.
Massa e Potere è una pratica di ricerca autonoma e indipendente. È l’idea di un’esperienza non gerarchizzata, in cui possano gravitare allievi e formatori come protagonisti alla pari del processo, nel rispetto delle differenze dei ruoli.
Massa e Potere rifiuta la condizione d’isolamento derivata da un modello produttivo economicamente depresso, che molto spesso vincola le compagnie a misurare il proprio investimento artistico; e pone l’occasione di un incontro tra persone – lavoratori dello spettacolo o aspiranti tali, ma anzitutto uomini e donne – che imparano a muoversi insieme nel verso di un’organizzazione del lavoro culturale e della creazione. Noi pensiamo a un agire collettivo e plurale di cui ci facciamo interpreti. Per questo motivo la scelta di uno spettacolo e di una produzione corale: per questo motivo la vastità del numero delle persone coinvolte.
COME PARTECIPARE
Il laboratorio prevede 6 giorni di lavoro con una sessione quotidiana di 6 ore che si svolgeranno nel Teatro de L’Asilo. Piccole attrezzerie e semplici costumi, verranno indicati successivamente.
Il laboratorio è aperto ad attori e danzatori e a un massimo di 18 partecipanti.
Al termine del laboratorio è prevista un’apertura finale del lavoro svolto, venerdì 18 dicembre h 21.
Per partecipare inviare CV, foto, nome, mail e recapito telefonico all’indirizzo laboratori@exasilofilangieri.it, specificando MASSA E POTERE nell’oggetto.
Ai partecipanti è richiesta una quota di complicità di 50 euro, che serve a coprire le spese artistiche, a sostenere il progetto e a dotare lo spazio dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti l’autogoverno dell’Asilo. Il contributo non è vincolante ai fini della partecipazione.
BIO
Nato a Palermo, Claudio Collovà ha debuttato nel 1987 con Il cavaliere bizzarro di Michel de Ghelderode. Molti dei suoi lavori sono stati presentati in festival internazionali di teatro. La sua poetica, principalmente legata alla pittura ed alla fisicità dell’attore, si incrocia spesso con la danza e trae origine da fonti di ispirazione non solo teatrali. Tra i suoi lavori più conosciuti ricordiamo Le buttane di Aurelio Grimaldi, Eredi su Magritte, Miraggi Corsari da Pasolini, Fratelli di Carmelo Samonà, La caduta degli angeli da i drammi celtici di W.B. Yeats, K. l’agrimensore dal Castello di Kafka, La famiglia dal Re Lear di Shakespeare, La terra desolata di Eliot, Hamlet Album de Familie da Müller e Shakespeare rappresentato a Bucarest e in Italia in lingua rumena per il Teatrul Mic (Piccolo Teatro), Donne in tempo di guerra da le Troiane di Euripide che ha inaugurato il Festival di Potsdam nel 2005. Per l’Unione dei Teatri d’Europa ha diretto uno studio sul “Woyzeck” di Büchner al Wihelma Theater di Stoccarda, poi coprodotto nel 2005 col Teatro Garibaldi di Palermo e in una successiva edizione a Budapest in lingua magiara con Maladype Szene. Col Teatro Biondo Stabile di Palermo sono stati coprodotti gli spettacoli La terra Desolata di Eliot (2004), Uomini al buio – Ulyssage # 6 da Joyce, Artista da Giovane dal Dedalus di Joyce, e I nostri tempi dall’opera di Michele Perriera e sempre con lo Stabile porta a conclusione il progetto di collaborazione triennale su Joyce con Ulyssage # 3 Telemachia e Bloom’s Day, nuovi capitoli dall’Ulisse. Come attore ha lavorato, tra gli altri, con Antonio Neiwiller negli spettacoli Dritto all’inferno, Salvare dall’oblio e Canaglie prodotti da Teatri Uniti di Napoli. Lavora regolarmente nel campo della formazione tenendo seminari in tutta Italia, e ha insegnato regia presso le Università di Palermo, Pescara e Milano. Dal 1997 al 2009 ha curato progetti teatrali con giovani minori dell’area penale, all’interno dell’IPM di Palermo e presso l’USSM, Istituto Malaspina, realizzando numerosi spettacoli. Dal 2010 è direttore artistico delle Orestiadi di Gibellina e il suo spettacolo Massa e potere da Canetti ne ha aperto la XXIV edizione. Nel 2011 il Festival delle Orestiadi vince il primo nazionale della critica come miglior festival di teatro contemporaneo in Italia. Nel 2015 collabora stabilmente con il Teatro Mediterraneo Occupato e dirige Massa e Potere # 2, frutto di un lungo laboratorio di ricerca con 24 attori in scena. Nel 2002 fonda a Palermo con la coreografa Alessandra Luberti Officineouragan, spazio dedicato alla ricerca teatrale e coreografica. Insegna dal 2009 Regia presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo.
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