martedì 22 aprile h 18 | l’asilo

verso un Primo Maggio
di lotta Bagnoli

assemblea e prime adesioni

Per un primo maggio delle precarie e dei precari, dei tanti lavoratori aggrediti dalla crisi, degli sfruttati, dei non garantiti, dei disoccupati, dei migranti, delle famiglie sempre più indebitate, di chi si scontra con la mancanza di un tetto e l’assedio del carovita.

Un primo maggio dei comitati e delle comunità che si oppongono al biocidio e alla devastazione ambientale dei propri territori. Partiamo dalle pratiche di chi resiste ai licenziamenti e alla messa in mobilità, di chi lotta contro la disoccupazione e la marginalità sociale, di chi si oppone ai nuovi impianti inquinanti che la shock economy delle eterne emergenze dissemina nella nostra regione, di chi occupa per il diritto alla casa, di chi reclama quello alla città, alla scuola pubblica e ai servizi fondamentali.

Su invito dei comitati territoriali proponiamo Bagnoli come luogo della mobilitazione. Questo quartiere e tutta l’area occidentale di Napoli costituiscono, come l’Ilva di Taranto, territori che racchiudono tutte le contraddizioni di questo sistema e sono il paradigma di un processo in cui devastazione sociale e ambientale hanno camminato di pari passo. Attualmente lo sviluppo di questa grossa fetta di città giace nell’immobilismo del deserto post-industriale e di alcune attività speculative che hanno invaso il litorale di Coroglio nel corso degli anni, bloccando un piano di restituzione naturale dell’accesso al mare alla città, così come previsto dagli strumenti urbanistici, per piccoli interessi di bottega e clientele partitiche.

L’assenza di verità sull’attentato a città della Scienza, il sequestro dei suoli di Bagnoli Futura, l’esplosione dello scandalo sulla mancata bonifica, l’immobilismo amministrativo che sovrappone la retorica degli annunci ai compromessi dietro le quinte, rappresentano gli ultimi bagliori di un incendio che dura da vent’anni bruciando le speranze e il futuro di questo territorio e dell’intera città. Prima che il partito del mattone lanci l’attacco definitivo al piano regolatore è tempo che la parola (e le decisioni!) tornino agli abitanti, a chi paga il prezzo reale di tutto questo.

Costruiamo dal basso una giornata di lotta che sia anche una presa di parola aperta e collettiva contro la frammentazione in cui vogliono ingabbiarci. Dopo la manifestazione nazionale del 12 aprile apriamo un percorso per allargare il tessuto delle alleanze e delle interconnessioni tra i corpi sociali colpiti dalla crisi.

Per contrastare con efficacia le politiche di austerity che con le privatizzazioni, le dismissioni e i tagli della spending review continuano a impoverirci.

Per portare fino al vertice europeo sulla disoccupazione giovanile che si terrà in luglio a Torino la rabbia contro i vincoli di austerità della Troika e i trattati autoritari che li garantiscono.

Un primo maggio per mobilitarci contro le scelte politiche del nuovo governo Renzi, che dietro la facciata degli annunci e della propaganda, si allinea in maniera ancora più feroce al liberismo e al darwinismo sociale.

Il Job Act è l’istituzionalizzazione della precarietà perpetua, quella condizione che già conosciamo in maniera bruciante sulla nostra pelle, mentre il “piano casa” è in realtà un regalo ai palazzinari e un assedio alle condizioni di vita delle migliaia di persone che hanno risposto con le occupazioni alla mancanza di casa. Gli sgomberi violenti di famiglie e precari cui abbiamo assistito in questi giorni portano il segno di questa impostazione politica.

Per rispondere alla disoccupazione record con la riduzione drastica dell’orario di lavoro sociale a parità di salario, per collegare la lotta per il lavoro a quella per le bonifiche reali dei nostri territori.

Per il diritto all’abitare e agli spazi sociali.

Perché lavoro o non lavoro vogliamo campare.

Per fermare la crescita del carovita e l’indebitamento dei ceti subalterni.

Per il diritto di autodifesa e autodeterminazione delle comunità contro chi distrugge il territorio e la salute.

Per un ciclo di smaltimento dei rifiuti ecosostenibile, senza discariche e inceneritori.

Per la trasparenza e il controllo popolare sulle bonifiche.

Per opporci infine alla militarizzazione dei territori e al crescente autoritarismo che chiude gli spazi di democrazia reale e nega agibilità alle lotte sociali, disseminando di violenza repressiva, diffamazione mediatica, arresti, teoremi giudiziari e sanzioni amministrative la strada di chi non si rassegna ai governi dell’austerità, come hanno sperimentato sulla propria pelle i precari bros a Napoli, gli attivisti del movimento per la casa a Roma, i No Tav in Valsusa, le tante donne e uomini in piazza il 12 aprile.

Perché un altro mondo è possibile solo se siamo disponibili a conquistarlo!

ADESIONI in aggiornamento:

Comitato Bonifichiamo Bagnoli
Bancarotta 2.0 – Lido Pola liberato
Laboratorio Politico Iskra
Comitato Una Spiaggia per Tutti
Campagna per l’abitare “Magnammece O Pesone”
Precari Bros Organizzati di Napoli e Provincia
Movimento disoccupati Banchi Nuovi
MDA Acerra
La Balena (ex Asilo Filangieri)
Laboratorio occupato Zer081
Laboratorio occupato Ska
Centro sociale Officina 99
Lab. sociale Quarto Mondo
Collettivi autonomi studenteschi
ASD Stella Rossa 2006
Uniti si Vince
Laboratorio Politico La Scintilla Agroaversano
Csoa Spartaco SMCV

per adesioni: primomaggionapoli@gmail.com