Mercoledì 27 Novembre 18.30 | L’Asilo

Mappare, rappresentare, condividere: luoghi antropologici e spazi  virtuali a Napoli, tra turismo e social media

all’interno del ciclo di Camminate e Incontri Eco*Walking Beyond

All’interno del ciclo di Camminate e Incontri Eco*Walking Beyond promossi dal Laboratorio di Studi di Ecologie e Politiche del Presente, Laboratorio del Cammino e Dipartimento di Studi Linguistici, Letterari e Comparati Università degli Studi di Napoli “’L’Orientale” ci prendiamo un momento per parlare e riflettere sulla rappresentazione degli spazi. Nella prima parte avremo il prof. Eugenio Zito che ci parla degli spazi fruiti attraverso, social media e turismo e dall’altra la visione del documentario Dom dove affronteremo il tema del rapporto tra corpo e paesaggio/spazio.

Prof. Eugenio Zito “Mappare, rappresentare, condividere: luoghi antropologici e spazi virtuali a Napoli, tra turismo e social media” (Unina- Dipartimento di Scienze Sociali)

A seguire proiezione “L’Uomo che cammina” e Talk con Leonardo Delogu e Valerio Sirna/casadom
L’uomo che cammina è una performance di paesaggio ideata e realizzata dal collettivo DOM-, un viaggio a piedi di circa quattro ore per 15 spettatori e spettatrici alla volta. L’opera ha debuttato al Terni Festival nel 2015 e ha proseguito una tournée in diverse città italiane ed internazionali. Nel 2018 una versione dello spettacolo è stata allestita a Milano, con protagonista lo scrittore e drammaturgo Antonio Moresco.
Studio Azzurro, gruppo storico di ricerca artistica che esplora il linguaggio video e gli ambienti mediali, ha seguito e documentato il lavoro di DOM-. Ne è nato questo breve film che racconta la performance attraverso la lente della ripresa cinematografica, offrendo un diverso punto di vista sull’opera e sui luoghi della città toccati lungo il cammino.

Bio:
Prof. Eugenio Zito Antropologo, psicologo e psicoterapeuta, dottore di ricerca in studi di genere, ricercatore di discipline demo-etno-antropologiche (M-DEA/01) alla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, lavora presso il Dipartimento ad Attività Integrata di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli. È autore di saggi e articoli sui temi del genere, della corporeità, subalternità e storia culturale in contesti socioculturali e della malattia cronica in età evolutiva all’interno di contesti clinici sul versante antropologico.
DOM- è un progetto di ricerca nato nel 2013 dalla collaborazione tra gli artisti Leonardo Delogu e Valerio Sirna. Indaga il linguaggio delle arti performative, contaminandolo con l’approccio militante delle Environmental Humanities e con le istanze e gli immaginari delle pratiche eco-anarco-queer. La ricerca ruota attorno al rapporto tra corpi e paesaggi, investigando il nodo della permeabilità e osservando come potere, natura e marginalità interagiscono nello spazio pubblico. Sperimentando la tensione tra permanenza e attraversamento, tra stanzialità e nomadismo,

DOM- si occupa della creazione di peculiari pratiche di abitazione, legate allo spazio e al tempo della produzione artistica, che spesso si accostano a processi di pianificazione territoriale, in collaborazione con comitati e movimenti dal basso di cittadini e cittadine, enti pubblici e amministrazioni locali. L’interesse di DOM- è spesso rivolto all’esplorazione di formati ibridi che scaturiscono dalla sinergia e dall’ascolto delle forze in campo, umane e non umane, meteorologiche e compositive, mitologiche e future. DOM- costruisce opere performative, camminate, giardini, testi, conferenze e dibattiti, opere audiovisive, workshop, dj-set e feste. Alcune opere degli ultimi anni quali L’uomo che cammina, Désert/rituals for landscapes, MU/metafisica urbana, MAMMA ROMA_ Esplorazioni urbane / Pratiche della percezione, Moto celeste sono state presentate in diversi festival nazionali ed internazionali. Nel 2019 DOM- ha curato alcuni progetti di comunità tra cui MIST/FOSCHIA/rituals for landscapes (progetto vincitore del bando OpenAgri del Comune di Milano), ROMA NON ESISTE – chiamata pubblica per una comunità nomade (progetto vincitore del bando dell’Estate Romana del Comune di Roma), CORALE (progetto artistico collettivo nelle aree del terremoto del Centro Italia).

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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.