venerdì 21 dicembre, ore 19:30 | l’Asilo
Si parte con la proiezione di Comunismo futuro, per poi concludere (o, meglio, ripartire) con la presentazione e discussione di Futurabilità, l’ultima pubblicazione di Franco ‘Bifo’ Berardi
Ore 19.30 → proiezione di COMUNISMO FUTURO
di Andrea Gropplero di Troppenburg
introdurrà la proiezione il regista
ore 21.00 → presentazione del libro FUTURABILITÀ
di Franco Berardi Bifo
ne discuteranno
Corrado Melluso (NERO Editions)
Giso Amendola
Paolo Mossetti
Andrea Gropplero di Troppenburg
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Comunismo Futuro
un viaggio vertiginoso nella spirale del caos contemporaneo
(Italia, 2017, 72′)
trailer: https://vimeo.com/245904286
Dove siamo? Siamo entro la spirale decomposizionista, nell’anno 2017. Le fonti di stimolazione visuale proliferano, congegni di videoregistrazione inseriti in ogni ambiente del pianeta. Possiamo vedere tutto quindi non vediamo più niente, possiamo sapere tutto quindi non sappiamo più niente. E’ l’ignoranza una forza? Cento anni dopo la Rivoluzione Sovietica il tempo si presenta come un’accelerazione panica che rende impossibile la riflessione critica, la decisione politica, il governo razionale. Il caos è la dimensione visuale e psichica entro la quale siamo collocati. Comunismo futuro è un viaggio vertiginoso attraverso il ventesimo secolo, un viaggio che viene raccontato insieme dal punto di vista della Rivoluzione del 1917, e dal punto di vista della spirale di follia in cui il secolo ventunesimo sembra essersi gettato a capofitto. In mezzo, a raccontare questa storia, Franco Berardi, un uomo che si è formato negli anni ’60, che ha vissuto il ’68 come studente ribelle e poi ha animato il ’77, l’anno in cui il futuro finì e il non futuro di oggi incominciò.
Produzione: Nessuno
Con: Franco Berardi Bifo
Futurabilità
di Franco ‘Bifo’ Berardi
(Not / NERO Editions, 2018, 252 pagine)
«Un lungo periodo di violenza, guerra e demenza ci aspetta», ammonisce Franco ‘Bifo’ Berardi in una delle pagine più dure di Futurabilità, e ogni giorno ne abbiamo la conferma: da una parte, il razzismo istituzionalizzato della politica mainstream; dall’altra, le shitstorm (letteralmente «tempeste di merda») che hanno trasformato la cultura online in una rabbiosa successione di risentimenti; sullo sfondo, la precarietà economica ed esistenziale di una generazione condannata a saltare da un lavoretto all’altro, mentre intanto dilagano l’ansia, la depressione e il consumo di psicofarmaci.
E però, «se vogliamo trovare una via d’uscita, dobbiamo guardare la bestia negli occhi». Ed è quello che tenta Bifo nel suo saggio più impietoso, già pubblicato nel Regno Unito nel 2017 e qui riproposto in versione aggiornata e ampliata.
Perché se è vero che sembriamo al momento incapaci di produrre quei cambiamenti che pure ci sarebbero disperatamente necessari, è altrettanto vero che una possibilità ancora esiste. Per attivarla però è necessario che la generazione iperconnessa della Silicon Valley Globale prenda coscienza che, senza solidarietà e coscienza condivisa, nessun futuro è possibile, e che per uscire dal ricatto del triste realismo dei giorni nostri è necessario osare l’inconcepibile. E alla fine, sembra quasi di intuire un invito che suona al tempo stesso familiare e provvidenziale: «neuroproletari di tutto il mondo, unitevi!».
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