giovedì 28 aprile 2016 ore 21 – l’Asilo
il pianoforte nella musica moderna e contemporanea
lezione concerto con Ciro Longobardi
in programma musiche di Salvatore Sciarrino
A conclusione del suo workshop sulla musica contemporanea per pianoforte tenuto all’Asilo (https://www.exasilofilangieri.it/ciro-longobardi-pianoforte-contemporaneo/), Ciro Longobardi aprirà al pubblico con una lezione-concerto in cui, nella prima parte, darà spazio agli iscritti al corso, mentre nella seconda eseguirà 4 Notturni di Salvatore Sciarrino.
Tra una esecuzione e l’altra, Longobardi ci introdurrà al carattere delle composizioni, alle tecniche usate, alle problematiche esecutive.
Tutto nello spirito di disseminAzioni, che ruota intorno allo sforzo di creare le condizioni per un avvicinamento a esperienze artistiche e tematiche culturali comunemente ritenute ostiche e distanti, ma in realtà spesso molto più seducenti di quanto si pensi.
Ciro Longobardi, pianista, si dedica da più di venti anni allo studio e alla diffusione dei linguaggi musicali contemporanei. Finalista e miglior pianista presso il Consorso Gaudeamus Interpreters 1994 di Rotterdam, Kranichsteiner Musikpreis nell’ambito dei 37° Ferienkurse di Darmstadt nello stesso anno, ha suonato per il Festival Traiettorie di Parma, Festival Milano Musica, Ravenna Festival, Rai Nuova Musica Torino, Festival Internazionale Angelica di Bologna, Tempo Reale Firenze, Biennale di Venezia, Saarländischer Rundfunk Saarbrücken, Ferienkurse Darmstadt, Festival Synthése Bourges, Fondazione Gaudeamus Amsterdam, ZKM Karlsruhe, Unerhoerte Musik Berlino, INA GRM Parigi, Guggenheim Museum New York, Festival di Salisburgo. Ha registrato per Stradivarius, Limen, Mode, RaiTrade, Die Schachtel. Tra i premi ricevuti, un Coup de Coeur de Radio France (settembre 2011), un Premio Speciale della critica di Musica e Dischi per il miglior CD italiano del 2011 nella categoria classica/strumentale, un CD del mese (ottobre 2012) e un Premio del Disco della rivista Amadeus (agosto 2013). Ha tenuto conferenze-concerto e masterclass per i Conservatori di Rotterdam, Ghent, Bruxelles e Alicante, per la Hochschule di Basilea, per la University of Chicago e per la Manhattan School of Music di New York. Tra il 2012 e il 2014 ha tenuto l’insegnamento di pianoforte nell’ambito del Master of Advanced Studies in Contemporary Music Performance presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. E’ membro fondatore del collettivo Dissonanzen di Napoli e insegna presso il Conservatorio di Salerno.
Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) si vanta di essere nato libero e non in una scuola di musica. Ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta; primo concerto pubblico, 1962. Ma Sciarrino considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che si rivela il suo stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé. Si tratta di una squisita rivoluzione musicale: al centro viene posto non più l’autore o la partitura bensì l’ascoltatore. E dopo cinquant’anni il gigantesco catalogo delle composizioni di Sciarrino è tuttora in una fase di sorprendente sviluppo creativo. Compiuti gli studi classici e qualche anno di università nella sua città, nel 1969 il compositore siciliano si è trasferito a Roma e, nel 1977, a Milano. Dal 1983 risiede in Umbria, a Città di Castello.
Ha composto fra l’altro per: Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, RAI, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona, Operà National de Paris, Staatstheater Stuttgart, Oper Frankfurt, Nationaltheater Mannheim,Wuppertaler Bühnen, Concertgebouw Amsterdam, London Symphony Orchestra, Suntory Hall Tokyo; per i festival di: Domain Musical di Parigi, Schwetzingen, Donaueschingen, Lucerna, Witten, Salisburgo, New York, Wien Modern, Wiener Festwochen, Ensemble Intercontemporain, Berliner Festspiele Musik Biennale, Holland Festival, Alborough, Festival d’Automne di Parigi, Ultima di Oslo, Beethovenfest di Bonn.
Ha pubblicato con Ricordi dal 1969 al 2004; dall’anno seguente l’esclusiva delle sue opere è passata a RAI Trade.
Vastissima la discografia di Sciarrino, che conta più di 100 CD, editi dalle migliori etichette in ambito internazionale, più volte segnalati e premiati.
Oltre che autore della maggior parte dei libretti delle proprie opere teatrali, Sciarrino ha una ricca produzione di articoli, saggi e testi di vario genere; alcuni sono stati scelti e raccolti in Carte da suono, CIDIM – Novecento, 2001. Di rilievo il suo libro interdisciplinare sulla forma musicale Le figure della musica, da Beethoven a oggi, Ricordi 1998.
Ha insegnato nei conservatori di Milano (1974–83), Perugia (1983–87) e Firenze (1987–96). Parallelamente ha tenuto corsi di perfezionamento e masterclass; da segnalare in particolare quelli di Città di Castello dal 1979 al 2000 e i corsi alla Boston University. Al presente tiene corsi di alto perfezionamento di Composizione presso l’ Accademia Chigiana di Siena.
Fra il 1978 e il 1980 è stato Direttore Artistico al Teatro Comunale di Bologna.
Accademico di Santa Cecilia (Roma), Accademico delle Belle Arti della Baviera e Accademico delle Arti (Berlino), Laurea honoris causa in Musicologia Università di Palermo, fra gli ultimi premi conferiti a Sciarrino vanno citati:
Prince Pierre de Monaco (2003)
Premio Internazionale Feltrinelli (2003)
Musikpreis Salzburg (2006), premio internazionale di composizione istituito dal Land di Salisburgo.
Premio Frontiere della Conoscenza per la musica (2011) della BBVA Fondation.
Premio Una vita per la musica (2014) Teatro La Fenice – Associazione Rubenstein di Venezia.
Nel 2017 è prevista la prima esecuzione assoluta di Ti vedo, ti sento, mi perdo, opera commissionata dal Teatro alla Scala di Milano e dalla Staatoper di Berlino.
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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.