I’m a Cyborg But That’s OK | Cinema per la FEIRA
Crimes of the Future, di David Cronenberg ( 2022 FRA – GRE – CAN )
107 min, V.O. sott. Ita, sala cinema ore 19.00
Il puntuale Cronenberg ci regala post pandemia un film che entra e scompagina lo spettatore su temi quali morte, dolore, macchine, biologia, politica, organizzazione, giustizia, soprattutto Arte, bellezza, le sue possibilità e le sue manchevolezze.
Atmosfere freddissime, tinte per lo più algide che hanno qualche analogia con l’estetica fantasy quasi da videogames di ultima generazione, fanno appunto da sfondo alla storia di Saul Tenser e Caprice, artisti performativi che praticano, nei loro atti, davanti al pubblico, esportazioni di materia tumorale, tagli, incisioni, ferite. SI ritrovano invischiati in un intrigo tra evoluzionisti cospiratori che hanno inventato un modo per smaltire la plastica mangiandola, e apparati governativi che controllano multinazionali scientifiche.
Un film agghiacciante e necessario che interviene a gamba tesa su politica, epistemologia, scienza ed estetica.
“Non ci sono che crimini al futuro”
Atmosfere freddissime, tinte per lo più algide che hanno qualche analogia con l’estetica fantasy quasi da videogames di ultima generazione, fanno appunto da sfondo alla storia di Saul Tenser e Caprice, artisti performativi che praticano, nei loro atti, davanti al pubblico, esportazioni di materia tumorale, tagli, incisioni, ferite. SI ritrovano invischiati in un intrigo tra evoluzionisti cospiratori che hanno inventato un modo per smaltire la plastica mangiandola, e apparati governativi che controllano multinazionali scientifiche.
Un film agghiacciante e necessario che interviene a gamba tesa su politica, epistemologia, scienza ed estetica.
“Non ci sono che crimini al futuro”
I’m a Cyborg But That’s OK è il trittico che accompagnerà con il cinema (e oltre il cinema) il pubblico alla Feira di quest’anno (18-19 Marzo all’Asilo) incentrata sul Manifesto Cyborg di Donna Haraway. Cinema oltre assieme a Cronenberg, a Julia Ducournau e altr* ancora, per vedere e discutere di carne e di corpi, di umano e postumano, di intelligenze e di cuori, di scienza e prospettive non antropocentriche.
All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari alle lavoratrici e ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.