All’Asilo un ciclo di incontri con i giuristi e gli studiosi impegnati sul terreno della ricerca dei beni comuni.

giovedì 23 maggio | ore 16,30

incontro con Maria Rosaria Marella

Maria Rosaria Marella è ordinaria di Diritto privato all’Università di Perugia, dove insegna Diritto civile e Diritto delle biotecnologie. Si occupa di teoria critica del diritto e di teoria femminista. Nei suoi scritti ha dedicato particolare attenzione alla famiglia, alla giuridificazione del corpo, alla disciplina delle relazioni sessuali e ai diritti della persona. E’ membro della Costituente dei beni comuni. Ha curato il volume Oltre il pubblico e il privato. Per un diritto dei beni comuni, “un esempio formidabile di come una comunità plurale, interdisciplinare e intergenerazionale di studiose, ricercatori e intellettuali indipendenti, sapientemente guidati da una curatrice – che è anche anima e coordinatrice di seminari, incontri, convegni, assemblee, discussioni – riesca a restituire tutta la complessità e ricchezza del dibattito intorno alle possibili vie di un “diritto dei beni comuni”, evitando scorciatoie semplicistiche e/o le vuote ripetizioni di stanchi ritornelli, che sembrano diventare mainstream.” (leggi il commento di Giuseppe Allegri)

http://www.ombrecorte.it/more.asp?id=304&tipo=novita

giovedì 30 maggio | ore 10,30

incontro con Gaetano Azzariti

È professore ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ha insegnato anche “Istituzioni di diritto pubblico”, “Diritto regionale”, “Dottrina dello Stato” e “Diritto ed economia delle fonti di energia”. Fa parte della nuova costituente peri beni comuni. È autore del libro Il costituzionalismo modermo può sopravvivere? (Laterza, 2013).

Tanto i processi di mondializzazione del diritto quanto la mutazione dei presupposti del costituzionalismo nazionale, rendono sempre più complesso far valere la ‘superiorità’ dei principi presenti nelle costituzioni nazionali, determinando una progressiva e apparentemente inarrestabile caduta della loro forza prescrittiva. Il diritto costituzionale, perduta la sua vitalità originaria, si mostra così un diritto debole. Ma un’altra ragione spiega la crisi odierna. Il costituzionalismo si è affermato nel corso della storia della modernità in quanto mezzo per la realizzazione dei diritti. Inevitabile diventa chiedersi se c’è ancora un progetto al tempo del disincanto e quali siano i soggetti che nell’epoca attuale possono dare forza materiale al costituzionalismo.” (abstract)

 

Leggi l’articolo Democrazia partecipativa: cultura giuridica e dinamiche istituzionali

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