giovedì 23 ottobre ore 18 l’asilo
presentazione del libro
LOTTA DI CLASSE
SUL PALCOSCENICO
i teatri occupati si raccontano
con l’autrice Lidia Cirillo
edizioni Alegre, 2014
“Alle avanguardie del “secolo breve” da cui proveniamo, siamo debitrici e debitori dell’assalto al cielo cui hanno tentato di renderci partecipi. Noi andiamo oltre le macerie, scavalchiamo il solco che persiste tra politica e arte”.
Sono attori, registi, musicisti, grafici, fumettisti, tecnici video, guardasala, traduttori, macchinisti, ed hanno reagito alla nota frase di un recente ministro dell’economia secondo cui “con la cultura non si mangia”. Le occupazioni dei teatri e dei luoghi di cultura non sono un episodio marginale nel conflitto sociale degli ultimi anni in Italia e hanno coinvolto migliaia di persone. In un tempo di diffidenza verso le attività culturali, hanno portato il lavoro artistico fuori dall’aura di eccezione o privilegio, sono andate oltre la semplice definizione di “lavoro immateriale”, e hanno messo a fuoco le proprie condizioni materiali di vita, per molti versi simili a quelle di molti altri lavoratori precari.
In questa ricerca l’autrice dialoga con alcune delle occupazioni in atto, che offrono un esempio concreto di ciò che possono figure sociali prive di propri specifici luoghi di aggregazione, e sperimentano l’autogestione produttiva di lavori troppo spesso classificati come improduttivi. E pur rifiutando di definirsi “avanguardia” – artistica o politica – ripropongono in forma nuova e diversa il tema del ruolo dell’intellettuale creativo nei conflitti politici.
Lidia Cirillo è la responsabile della collana dei Quaderni viola editi da Alegre dal 2010. Sempre per Alegre ha pubblicato Da Vladimir Ilich a Vladimir Luxuria (2006). Collabora con diverse riviste e quotidiani e ha pubblicato, tra l’altro, Meglio orfane (Nuove edizioni internazionali 1993), Lettera alle romane (Il dito e la luna 2001), La luna severa maestra (Il dito e la luna 2003).
MATERIALI
la recensione di Roberta Salardi su Nazione Indiana
un articolo di Roberto Ciccarelli su MicroMega
Il cambiamento rivoluzionario che ha strappato il sipario Roberto Ciccarelli sul manifesto
All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. E’ gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere delle spese minime e a dotare gli spazi comuni dell’Asilo dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.