Domenica 3 Dicembre ore 21:00 | l’Asilo
GEOGRAFIE DEL SUONO #72
Jean-François Laporte (CAN)
incontra
i partecipanti al workshop “Feedback and resonant spaces”
Geografie del suono arriva al suo 72esimo appuntamento in oltre 10 anni di programmazione e concerti. La storica rassegna che mira a creare momenti di incontro tra musicisti distanti geograficamente e, talvolta, stilisticamente, tornerà in Asilo il 3 Dicembre. Geografie del suono rappresenta la concretizzazione più aderente a ciò che è l’Asilo, per la capacità di creare connessioni e la volontà di promuovere l’interscambio.
Questo 72esimo appuntamento chiude tre giorni di workshop tenuti dal musicista canadese con un concerto di improvvisazione radicale su strumenti mai visti prima.
Dopo un momento di incontro e improvvisazione con i musicisti che hanno partecipato al workshop, il concerto proseguirà con la diffusione acusmatica di alcuni lavori di Jean-Francois:
Electro prana, magma, vortex, mantra.
Questi lavori condividono un’unica sensibilità che bilancia precisione formale ed espressionismo intuitivo, risultando in una serie di composizioni viscerali che si basano sulle tradizioni del minimalismo, della composizione grafica e della fonografia. Laporte mostra il suo talento colossale per la composizione esperienziale attraverso registrazioni abilmente processate di tempeste di vento che farebbero onore a Chris Watson, droni avvolgenti che ha levigato fino a uno splendore alla Hafler, il maestoso muggito di corni sostenuti nello scafo di carico vuoto di una nave fuori servizio e, naturalmente, il ruggito metallico del suo immacolato “Mantra”. Date le numerose analogie con le smoldering elettroacustiche di Xenakis e le armoniche deliranti di Tony Conrad, il lavoro di Laporte richiede l’attenzione come un genio sottovalutato nel campo della composizione d’avanguardia.
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Jean-François Laporte è un artista del Québec, attivo sulla scena artistica contemporanea dalla metà degli anni Novanta. Persegue un approccio ibrido che integra arti sonore, composizione musicale, performance, interpretazione, installazione e arte digitale. Formatosi inizialmente all’Université de Montréal (Québec), poi all’Ircam (Parigi, Francia), costruisce il suo approccio compositivo sull’ascolto attivo e sull’osservazione della realtà di ogni fenomeno.