venerdì 4 novembre 2016 h 22:00 – l’Asilo
Geografie del suono #30
MU duo
(Roma)
incontra
Giovanna Izzo / Pietro Lama
(Napoli)
Per il 30esimo appuntamento con Geografie del suono ospiteremo MU, un duo acustico dalle suggestive sonorità talvolta moltiplicate dall’elettronica. A interagire con loro sono invitati il visual artist Pietro Lama e la vocalist Giovanna Izzo.
Adriano Lanzi – chitarra acustica amplificata, effetti
Federica Vecchio – violoncello
+
Giovanna Izzo – voce
Pietro Lama – visuals
Il duo MU è nato nel 2015 all’insegna dell’interazione giocosa e sincera di chitarra e violoncello nella loro dimensione più acustica e nuda, nel respiro stesso di corde e legni. Un uso accorto degli effetti eletttronici è diventato parte del gioco successivamente, “lungo la strada”. Adriano Lanzi (El Topo, K-Mundi, Geoff Leigh, Stefano Giaccone) e Federica Vecchio (Simphonica Nova Ars, Musicomici, ET//AL., Quartetto Sharareh) integrano i loro diversi linguaggi e background (classica, contemporanea, folk, psichedelia) in una musica che è spesso limprovvisata, oppure basata su composizione aperta e notazione non convenzionale (grafica, istruzioni verbali, tecniche miste) e sul profondo ascolto reciproco. Il duo ha esordito dal vivo sul palco del Nuovo Cinema Palazzo, con la polistrumentista e vocalist americana Amy Denio, per la seconda rassegna di concerti curata a Roma dal collettivo Circuiterie.
L’album “Of strings and bridges” esce il 23 settembre 2016 per l’ etichetta britannica SLAM diretta da George Haslam, rinomata internazionalmente nell’ambito del jazz, della world music, dell’improvvisazione radicale e delle nuove musiche in generale.
Il duo si esibisce sia in concerti puramente musicali, che nella formula di musicazione dal vivo del film muto “Der Golem” (Paul Wegener, 1920). Il film, capolavoro dell’espressionismo tedesco e del cinema silenzioso tutto, rilegge la leggenda di un uomo artificiale, costruito e animato allo scopo di servire e proteggere la comunità del ghetto ebraico della Praga “magica” di Rodolfo II d’Asburgo da Rabbi Low, esperto di abala e negromanzia, che presto sfugge al controllo del suo creatore. Immagini perfette, scenografie e luci curatissime per gli standard dell’epoca, e attori dai volti “giusti”, cominciando proprio dal corpulento regista che presta la sua mole al gigante d’argilla. Sono tanti gli elementi al servizio di una storia dai molteplici livelli di lettura: da quelli più specifici del misticismo ebraico, ai parallelismi con la creatura di Frankenstein, di cui il Golem è forse un antesignano più nobile, antico e universale (riferimenti al Golem si trovano già nel libro dei Salmi). Fino a un’inquietante prefigurazione – visti gli anni in cui è stata prodotta la pellicola – delle persecuzioni naziste. Il duo Mu ne propone una proiezione con una nuova colonna sonora originale eseguita dal vivo, a sottolinearne gli aspetti senza tempo, la vibrazione profonda e inquieta che esce dalla dimensione del mito per toccare, come una fiaba horror ancestrale, chiunque di noi.
Bio individuali:
http://www.circuiterie.com/adriano-lanzi.html
http://www.quartettosharareh.it/chi-siamo/federica- vecchio/
Anteprime video:
Mu (duo)
https://vimeo.com/142603744
Mu e Amy Denio:
https://vimeo.com/142609619
Giovanna Izzo Nata a Napoli, ha studiato pianoforte sotto la guida del Maestro Maurizio Romano, canto lirico sotto la guida del Maestro Luigi Orsini e tecniche vocali e prassi barocca con il Maestro Roberta Invernizzi conseguendo i diplomi in pianoforte principale e canto lirico al Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino. Inizia presto la sua attività concertistica . Come solista nell’ambita della musica barocca napoletana collabora con la Nuova Orchestra Scarlatti e L’Accademia Mandolinistica Napoletana. Con il Teatro Bellini partecipa alla messa in scena dell’operetta “La Vedova Allegra” di Franz Lear con cui sarà in tourneè in tutta italia . Svolge anche un’attività concertistica corale con il Misteryum Vocis all’interno del centro di musica antica “Pietà de’ Turchini” e attualmente con l’ensemble vocale “Comtessa de Dia” sotto la guida del M° Ferdinando De Martino. Con entrambi arricchisce la sua esperienza vocale grazie allo studio e all’esecuzione di repertori polifonici vocali a cappella spaziando dalla musica medievale al barocco . Con il Misteryum Vocis partecipa alla messa in scena del “Didone ed Enea” di Purcell al teatro comunale di Cremona. Mentre con il gruppo “Comtessa de Dia” continua a svolgere attualmente un’intensa attività concertistica.
Nell’ambito della musica moderna ha collaborato con Bisca e Emiro, gruppi dell’underground napoletano.
Svolge da vent’anni una intensa attività didattica prima collaborando con varie scuole di musica sul territorio napoletano.
Attualmente è co-direttrice e docente ci canto presso la scuola “Emme musica” di Napoli.
Pietro Lama (n. 1988) lavora e vive a Napoli dove sta completando gli studi di Musica Elettronica inizialmente sotto la guida di Agostino di Scipio, poi con Elio Martusciello. Mostra interessi in particolar modo nel campo dell’informatica, passione che lo porterà a collaborare con il fisico Giuseppe Angora nella creazione di una libreria audio-visiva per Processing. Ha partecipato a diversi eventi e mostre tra i quali Ole Festival(Napoli) con un progetto riguardante lo studio delle interazioni tra il potenziale bioelettrico del corpo e il suono mediante l’utilizzo della danza, in collaborazione con Stefano Silvestri. In ambito installativo ha presentato al museo Madre e al museo Pan un’opera audio-visiva interattiva. What Is the Word – A Samuel Beckett Vision In collaborazione con Dario Casillo e Cristian Sommaiuolo ha creato un’opera di sonificazione dati, in particolare quelli riguardanti quelli dell’inquinamento elettromagnetico. Partecipa all’orchestra Officina Elettroacustica Arti Soniche, diretta dal maestro Elio Martusciello.
Geografie del suono – incontri con musicisti in transito è un progetto prodotto dall’Asilo che mira a favorire e promuovere gli incontri all’insegna dell’improvvisazione tra musicisti di varie aree geografiche e stilistiche. Ciò avviene in un contesto – l’Asilo, appunto – che fa dello scambio, dell’interazione e del coworking tra artisti una delle sue fondanti idee guida.
https://www.exasilofilangieri.it/categoria/geografie-del-suono/
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