sabato 23 aprile 2016 h 22 – l’Asilo
Geografie del suono #26
Francesco Massaro & Bestiario Marino
(Salento)
incontrano
Sergio Albano / Rino Petrozziello
(Campania)
Francesco Massaro sax baritono e clarinetto basso
Mariasole De Pascali flauti
Gianni Lenoci piano
Michele Ciccimarra percussioni
+
Sergio Albano chitarra elettrica
Rino Petrozziello elettronica
Quella di Bestiario marino è musica che germina libera, liquida, ora – spesso – inquieta ora indolente. A renderla fluida, ondivaga, contribuisce il tappeto di accordi steso da tastiere e percussioni, in cui guizzano le creature evocate dagli strumenti a fiato, ma i ruoli si confondono e si combinano volentieri, in questo gioco nessuno accompagna soltanto, nessuno si limita a fare da sfondo.
Intendiamoci: questa musica, nitida e calligrafica non ha nulla di descrittivo.
La personale biologia di Francesco Massaro predilige i piccoli organismi invertebrati voraci e inquieti, ne pedina gli assembramenti, o, nel caso di certe ampie meduse, ne studia da una certa distanza il comportamento. È musica “viva”, nel senso che vive e si muove – la sentiamo nutrirsi, addirittura la vediamo riprodursi. Si tratta per lo più di minute cellule motiviche, fatte di pochi suoni, reiterate ad libitum ma mai uguali, come fisiologie in perenne metamorfosi.
È, oltre che viva, musica “aperta”, sia nel senso dell’improvvisazione sia in quello della vastità: presuppone cioè altre musiche immaginarie tutt’attorno, un proliferare di mille musiche perdute negli orizzonti oceanici e di cui non sapremo mai nulla. Bestiario marino è come una lente d’ingrandimento posta su un dettaglio che si scopre fervido di vita, magari su un angolo nascosto di relitto sommerso, è come un obiettivo immobile dinanzi al quale passa indaffarata tutta una fauna.
All’appuntamento numero 26 con Geografie del suono partecipano Sergio Albano e Rino Petrozziello:
La musica di Rino Petrozziello mira a tessere una matematica del suono che, fluttuando tra algoritmi e glifi sonori, crea una sintesi compositiva cerebrale e penetrante. Nei meandri del suo lavoro affiora un rinnovato interesse per ronzii, disturbi elettrici e glitch digitali che, attraverso personali tecniche di manipolazione dei dati, rifiniscono i limiti delle macchine svincolandole dal loro uso convenzionale.
Sergio Albano Classe ’78 autodidatta. Come chitarrista è partito dal minimalismo nel rock coi Traders, ha poi apportato l’impeto del punk rock nell’avanguardia con Grizzly Imploded (10 release tra CDR tape e vinili), disegnato sfondi filmici e oscuri sul folk apocalittico con Drowning in wood (1 tape sold out x l’americana sold out), oltrepassato il noise col blues da mattatoio con Monte ossa, fino a trasfigurarne il suono con textures sintetiche innestate sul corpo techno a nome Amklon; ha collaborato e suonato con Uzeda, Rhys Chatham, Tetuzi Akiyama e Pascal Battus tra gli altri. Il suo approccio punta a de-filosofizzare l’improvvisazione rifuggendo l’estetica del rumorino e del finto estetismo fine a sé stesso, riportando il tutto ad un’ignoranza liberatoria dove le definizioni perdono di senso.
Geografie del suono – incontri con musicisti in transito – è un progetto prodotto dall’Ex Asilo Filangieri che mira a favorire e promuovere gli incontri all’insegna dell’improvvisazione tra musicisti di varie aree geografiche e stilistiche. Ciò avviene in un contesto – l’Asilo – che fa dello scambio, dell’interazione e del coworking tra artisti una delle sue fondanti idee guida.
https://www.exasilofilangieri.it/categoria/geografie-del-suono/
/// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.