Domenica 1 dicembre, ore 16:30 | L’Asilo

Festival de la deuda

Il macigno del debito pubblico è diventato un tema centrale che attanaglia la vita delle città, tanto da poter affermare che il meccanismo perverso del debito è utilizzato come strumento di pressione e di dominio sulla popolazione. Ci sono riusciti nei passati decenni con i paesi del Sud del mondo, lo stanno perpetrando oggi nei confronti dei paesi del Sud dell’Europa. Con il ricatto del debito e l’ossessivo messaggio con il quale vogliono convincerci che “i soldi non ci sono” e che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, vengono attuate le peggiori politiche neo liberiste che vengono pubblicizzate come indispensabili ed inevitabili. Nonostante i Comuni contribuiscano all’indebitamento pubblico nazionale con solo circa il 2% dell’intera cifra, le città sono oggi il luogo dove l’attacco della finanza nazionale e sovranazionale è più feroce. Gli enti locali rappresentano il serbatoio dove le manovre di austerità possono ancora originare vantaggi economici, e attraverso campagne mediatiche gli abitanti delle città vengono assuefatti all’idea che di fronte all’emergenza del debito, non vi sono altre soluzioni se non massicce operazioni di privatizzazione dei servizi locali e lo sfruttamento del patrimonio pubblico, svenduto sotto il ricatto del default. Esattamente come affermato dal teorico liberista Milton Friedman, lo spettro del debito viene agitato per “far diventare politicamente inevitabile ciò che è socialmente inaccettabile”.

Domenica 1 dicembre alle 16:30 presso L’Asilo Filangieri,
Massa Critica incontra la PACD (Plataforma por la Auditoria Ciudadana de la Deuda)

Interverranno:
Ramiro Chimuris (Universidad de la República) che ci racconterà della sua esperienza nella Commissione di auditoria ecuadoriana del debito pubblico.
Ferdinando Capuozzo (Consulta pubblica di audit sulle risorse e sul debito della Città di Napoli), su “il peso del debito spesa corrente pubblica”
– PACD – Plataforma por la Auditoria Ciudadana de la Deuda.

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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.