ECUBA
porti e periferie del Mediterraneo – VI azione

a cura della compagnia LAMINARIE

workshop dall’8 al 17 novembre 2016
spettacolo 17 novembre 2016 ore 20:30

Il progetto ECUBA sintetizza la vocazione di Laminarie a pratiche di “ravvicinamento”: nei processi produttivi della compagnia è fortemente riconoscibile una necessità di mettersi in relazione e avvicinarsi a pubblici nuovi.
ECUBA intreccia la dimensione di ricerca teatrale, volta alla produzione di un nuovo spettacolo, con quella della promozione teatrale, attraverso un percorso a tappe in cui la specifica pratica di “attivazione territoriale” messa in atto a DOM e al Pilastro nel corso degli ultimi cinque anni viene portata in altre aree periferiche di grandi città o in zone dove non esistono strutture teatrali stabili. Il progetto coinvolgerà per tre anni alcune città italiane, piccoli paesi, e diverse città portuali dell’area del Mediterraneo.

Si è scelto di lavorare sulla figura di Ecuba perché:
– la trasversalità della cultura greca è in grado di mettere in relazione popolazioni diverse sulle due sponde del Mediterraneo;
– la forza dei miti contenuti nella tragedia e dei suoi personaggi è in grado di coinvolgere persone tra loro molto diverse, di età e competenze differenti;
– la capacità specifica della figura di Ecuba di raccontare la storia di una guerra, e dunque la storia in generale, dalla prospettiva dei vinti.

In ciascun luogo attraversato il progetto viene declinato secondo il particolare contesto specifico, che sarà approfondito grazie a partner di riferimento sul territorio, mentre il progetto produttivo si arricchirà di volta in volta di nuovi elementi drammaturgici che confluiranno nella realizzazione dello spettacolo.
Il progetto intende esplicitamente radicarsi nelle zone periferiche delle città e nelle zone portuali del Mediterraneo, cercando di volta in volta relazioni e collegamenti con il resto del tessuto urbano. Le attività prevedono: incontri, laboratori, attività di coinvolgimento dei cittadini e attori del territorio (responsabili di associazioni, insegnanti, bibliotecari, educatori e così via); esperienze di costruzione drammaturgica corale e raccolta di narrazioni individuali e collettive; performance urbane o nei teatri; videoinstallazioni etc.

Nei prossimi due anni Laminarie porterà la figura di Ecuba attraversando diverse città del Mediterraneo, dall’Albania alla Grecia, dalla Francia alla Spagna.
Il progetto è realizzato anche grazie al supporto di Europe Grand Central, progetto europeo che prevede la collaborazione con: Trans Europe Halles (Lund, Svezia), ODC theatre company (Atene, Grecia), Not Quite (Fengersfors, Svezia), Schlachthof Cultural Centre (Bremen, Germania), Roberto Cimetta Fund (Parigi, Francia), Workshop of Culture (Lublin, Polonia).

Durante il laboratorio si proporranno esercizi volti allo studio del movimento del corpo nello spazio scenico e all’utilizzo della voce. Sono previsti inoltre momenti di riflessione teorica.
Il laboratorio è finalizzato alla messa in scena di una performance finale aperta al pubblico, nel giorno 17 novembre, alle ore 21:00, al Teatro dell’Asilo.
Il workshop è rivolto ad attori e danzatori di tutte le età, ma anche persone che entrano per la prima volta in contatto con il linguaggio della scena.

COME PARTECIPARE
>> Il workshop si svolgerà nel Teatro dell’Asilo dall’8 al 17 novembre 2016. Si lavorerà dalle ore 10:00 alle ore 16:00 con pausa pranzo.
>> Nel giorno 7 novembre alle ore 20:00 si terranno le eventuali selezioni, qualora il numero degli iscritti superasse il 20.
>> Il workshop è aperto a un massimo di 20 partecipanti.
>> Ai partecipanti è richiesto di indossare abiti comodi di uno stesso colore, possibilmente scuro, senza scritte. Non importa il colore scelto e non importa la forma. Ogni partecipante dovrà portare con sé una corda o dei cordini di varie dimensioni e colore (cordino per arrosto, lacci di scarpe, corde per saltare, etc). È assolutamente necessario che la corda non sia acquistata per l’occasione bensì ritrovata in casa.
>> Per partecipare al workshop, inviare una mail con oggetto ECUBA a laboratori@exasilofilangieri.it, indicando nome, cognome, recapito telefonico e mail.
>> Ai partecipanti è richiesta una quota di complicità libera che serve a coprire le spese artistiche, a sostenere il progetto e a dotare lo spazio dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti l’autogoverno dell’Asilo. Il contributo non è vincolante ai fini della partecipazione.

LAMINARIE è una compagna teatrale fondata nel 1994 e ha sede a Bologna. Dal 2009 dirige il teatro DOM la cupola del Pilastro. Il principale obiettivo è lo studio di linguaggi originali nell’ambito del teatro contemporaneo. La ricerca di Laminarie si è posta fin dalle sue origini in relazione con linguaggi artistici contemporanei quali le arti visive, l’architettura, il cinema, la letteratura.

2015  >>> TAPPE REALIZZATE
1° TAPPA – FEBBRAIO 2015 / BOLOGNA, DOM
Presentazione del primo studio dello spettacolo di Laminarie nell’ambito di “La misura del teatro”.
In questa prima versione, la figura di Ecuba, interpretata da Anna Maria Bergonzoni, agisce circondata da un reticolo di corte che ricordano da una parte il tessere e il battere del telaio, dall’altra le cime delle navi che approdano nei porti. Ecuba secondo la visione di Shakespeare espressa nel notissimo monologo di Amleto rappresenta un caso esemplare del meccanismo stesso del teatro e delle convenzioni teatrali, infondo “Che cos’è Ecuba per noi, o noi per Ecuba, da farci tanto piangere per lei?”
Anna Maria Bergonzoni ha ottant’anni. E’ un’inquilina della torre 19, condominio autogestito situato in via Casini al Pilastro. Collabora all’autogestione e alla conduzione del condominio che ospita, tra le altre attività, Teletorre 19, unico caso in città di televisione condominiale fondata nel 2001. Con Ecuba di Laminarie va in scena per la prima volta.
2° TAPPA – AGOSTO 2015 / LISERNA (BO)
Laminarie ha condotto un’attività laboratoriale nel paesino di Liserna, sull’appennino bolognese. Obiettivo del laboratorio è stato quello di entrare in contatto con gli abitanti di Liserna in particolare attraverso i loro racconti di guerra. Il racconto e la narrazione della guerra sono funzionali al lavoro di ricerca su Ecuba, che nella tragedia greca rappresenta fortemente la figura del “vinto”. A Liserna presentazione di una tappa del lavoro su Ecuba nell’agosto 2015 nell’ambito della Rassegna Crinali a cura dell’Unione Appennino Bolognese.
3° TAPPA – SETTEMBRE 2015 / PALERMO
Laminarie realizza un’attività laboratoriale a Palermo, la prima tappa portuale del progetto. Il laboratorio ha coinvolto alcuni giovani attori della città, realizzando una tappa di presentazione del lavoro al Teatro Biondo.
4° TAPPA – NOVEMBRE 2015 / BOLOGNA
Laminarie realizza un laboratorio con ragazzi e adolescenti a DOM e presenta una nuova tappa di studio dello spettacolo Ecuba nell’ambito del cartellone di ERT/Arena Del Sole. In Ecuba il linguaggio del gesto sovrasta le parole, il dolore della sconfitta lascia raramente spazio alla voce. La regina entra in scena in silenzio, già tutto è compiuto. Ecuba ha perduto ogni cosa, ma ora non è più il suo dolore individuale che ci interessa. In questo studio scenico la figura di Ecuba viene avvicinata alla dimensione collettiva degli sconfitti. Dal buio, dal silenzio si ricompone una nuova scena, questa volta non più classica, ritmica, atarattica, geometrica, ma intricata, complessa, orizzontale. Adesso occorre trovare una nuova lingua che supporti la storia raccontata dai perdenti, una lingua che ha attraversato il corpo e la voce e ci arriva essenziale attraverso le parole di Euripide. Il corpo a terra di Ecuba ci pone delle domande: “Cosa c’è che non debba piangere, io sventurata, cui la patria è perita e i figli e lo sposo? Cosa devo tacere, cosa non tacere?”

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\\\ All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.