DisseminAzioni
aperitivi tra musica, arte e filosofia
secondo ciclo gennaio-febbraio 2015
a cura di Riccardo De Biase e Rosario Diana
Il secondo ciclo di DisseminAzioni proseguirà il percorso iniziato a novembre e dicembre avvicinando da più prospettive la musica occidentale dal barocco alle avanguardie, soffermandosi su alcune interpretazioni della musica antica e dell’epoca classica. tutto ciò in una dimensione conviviale, invitando al dialogo e al confronto.
Le vie della musica sono infinite.
PROGRAMMA
venerdì 16 gennaio, ore 21.00
seminario: Appunti tra arte e musica: una lettura parallela tra opere d’arte figurativa e brani di musica antica.
con Riccardo Prencipe
mercoledì 21 gennaio, ore 19.00
ascolto guidato: Riccardo De Biase L’epoca d’oro del Barocco
mercoledì 28 gennaio, ore 19.00
ascolto guidato: Riccardo De Biase Splendori del ‘700
Chi a una sola è fedele verso l’altre è crudele
(L. Da Ponte, Don Giovanni, musica di W. A. Mozart).
Epoca di libertini illuminati e di pii abati geniali, il ‘700 musicale si caratterizza per la luce abbagliante delle sue frasi, per il respiro ampio e fiducioso, per l’inquieto sopravvenire della Dea Ragione. Mozart, Haydn, Gluck, Vivaldi, Cimarosa sono solo alcuni dei protagonisti di una stagione che ha cambiato per sempre la storia dell’espressione musicale. Kant è l’apogeo filosofico di questo cambio prospettico radicale.
mercoledì 4 febbraio, ore 19.00
ascolto guidato: Riccardo De Biase Romanticismo in fiore
Mi consacro all’arte, e voglio consacrarmi ad essa, lo posso e lo debbo
(R. Schumann)
Tra aspirazioni alla libertà e malinconiche introflessioni, il Romanticismo e la sua musica offrono un terreno indefinibile di sentimenti e di stati d’animo. Passione, ragione, entusiasmo, sacrificio, contemplazione, orrore e sublimità si fondono e si compenetrano in tinte e colori vastissimi nella musica dei “consacrati all’arte”. E la filosofia riscopre Spinoza “scoprendosi” come idealismo…
mercoledì 11 febbraio, ore 19.00
ascolto guidato: Riccardo De Biase Eroismo e disperazione
Alle Menschen werden Brüder
(An die Freude – F. Schiller, musica di L. v. Beethoven)
Seminario monotematico sull’immensa figura di Ludwig van Beethoven, sul “titanismo tenue” della sua musica, sul dicibile e sull’indicibile – l’Assoluto – che si staglia e si nasconde tra le sue note, mostrandosi, tuttavia, con una vena di irresolutezza e di curvitas che non ne attenua il tempestoso magma, ma delinea il dolore infinito della finitezza con la consapevolezza dionisiaca della continuità delle forme viventi.
Domina e si dibatte, in ciò, la filosofia di Goethe.
mercoledì 18 febbraio, ore 19.00
ascolto guidato: Riccardo De Biase Quale spettro si aggira per l’Europa? Un nuovo iniziare
La filosofia è (…) la compiuta umanizzazione della natura e naturalizzazione dell’uomo
(K. Marx)
Dal compimento ed esaurimento del totalismo beethoveniano, sorgono nuove spoglie: l’anelito alla reale e materiale eguaglianza degli uomini; la spinta alla liberazione definitiva delle inclinazioni umanistiche dell’uomo. La musica “classica” segue questi dettami, cercando nuove vie e nuovi progetti estetico-musicali tra Brahms e i grandi compositori russi di fine Ottocento.
sabato 21 febbraio, ore 21.00
evento: Cesi Marciano Ensemble suona Mozart
mercoledì 25 febbraio, ore 19.00
ascolto guidato: Riccardo De Biase Le avanguardie e gli sperimentalismi
Su ciò di cui non si è in grado di parlare, si deve tacere
(L. Wittgenstein)
A Vienna – la Grande Vienna dei Neurath e Wittgenstein, dei Carnap e Freud, di Kraus e Musil – si consuma un impensabile rovinio: quello della musica tonale, dominatrice incontrastata di otto secoli di espressione sonora. Ma la disfatta politica epocale della Vienna imperiale – il finis Austriae – si apre contemporaneamente e consente un nuovo alfabeto musicale: atonalità, dodecafonia, impressionismo, gettano semi fecondi che arrivano all’aleatorietà sonora dei nostri giorni: 4:33 di Cage (e non solo) è già alle porte…
:::
Riccardo De Biase (1964) è ricercatore di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli studi di Napoli Federico II. Ha pubblicato monografie e saggi su Heidegger, Descartes, Lutero e Cassirer e si occupa prevalentemente di storia delle idee. Gli ultimi lavori che ha pubblicato riguardano il pensiero di Martin Heidegger e quello di René Descartes. Negli ultimi tempi sta sperimentando un percorso di sintesi tra filosofia e musica “classica”, con una specifica tendenza pedagogica e non specialistica.
Rosario Diana (1961) è ricercatore di filosofia a Napoli, presso l’Ispf-Cnr. Ha al suo attivo diverse traduzioni dal tedesco e curatele e una produzione saggistica su figure della filosofia italiana e tedesca. Suoi lavori sono stati tradotti in tedesco, spagnolo e portoghese. Da qualche anno si occupa di filosofia interculturale, su cui ha scritto saggi apparsi in riviste specializzate e in volumi. Si interessa di filosofia della musica: ha pubblicato saggi su Schönberg e Mann, sull’Orchestra West-Eastern Divan e sul rapporto fra musica e teoria del dono. Di recente sono uscite due sue monografie: una sull’autobiografia intellettuale e una di filosofia interculturale. Ne ha in corso di stampa una terza, su Samuel Beckett, a cui sarà allegato un cd con brani scritti da compositori che hanno trasposto nel processo creativo il dispositivo concettuale esposto e argomentato nel libro.
Riccardo Prencipe si è laureato con Ferdinando Bologna all’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, ha poi conseguito il titolo di Dottore di Ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con il Prof. Francesco Aceto. Compositore e chitarrista, si è diplomato in chitarra presso il conservatorio di Napoli San Pietro a Majella ed ha poi proseguito lo studio dello strumento con il maestro Aniello Desiderio. Ha all’attivo diversi saggi e articoli di storia dell’arte, oltre ad una nutrita produzione discografica. Dal 1999 svolge un’intensa attività concertistica con il suo ensemble Corde Oblique in Italia e in Europa.
L’Ensemble cameristico Cesi-Marciano nasce nel 2002 da un progetto del chitarrista-compositore Ciro Gentile che, attraverso la fusione di linguaggi diversi, spinge la chitarra, strumento tipicamente solistico, in un ambito meno usuale.Accanto a trascrizioni di brani di autori classici come J.S.Bach, Ravel, Mozart, troviamo delle composizioni originali d’ispirazione jazzistica ed etnica che rappresentano la peculiarità principale. Attraverso le orchestrazioni jazzistiche si creano un’interazione costruttiva tra il mondo della chitarra e quello degli altri strumenti che costituiscono l’organico: il vibrafono, il violoncello, il contrabbasso e le voci arricchendo le possibilità timbriche ed espressive delle due sezioni.
Dalla sua nascita l’Ensemble ha partecipato, tra l’altro, a numerose manifestazioni culturali come “Napoli Mediterranea Culture a confronto” per Maggio dei Monumenti 2005, organizzata dal Comune di Napoli e “Portici città Natale” organizzata dall’Assessorato alla cultura di Portici a cura del Liceo Musicale “Gallo”, nonchè alle attività del Comune di Napoli riguardanti le politiche giovanili come “Nightclubbing” e “Dicembre Giovani”. L’Ensemble Cesi-Marciano è stato ospite al I Concorso di chitarra classica “M.M.Ponce” organizzato dal Comune di Villaricca ed ha riportato il I posto al 12° Concorso Nazionale di Musica “Città di Bacoli”, il I posto al 2° Concorso Europeo Giovani Musicisti “Luigi Denza” e il 1° posto al 13 Concorso nazionale di Musica “Città di Bacoli”.