fino a domenica 12 maggio

crowdfunding per
Soundtrack on the Edge of the Void

nuovo album di Illachime Quartet

Invitiamo tutte e tutti a supportare il crowdfunding della prima release di cui l’Asilo è coproduttore con una donazione su Produzioni dal basso

Il nuovo disco di Illachime Quartet è stato il secondo ad essere interamente registrato all’Asilo, preceduto da Asylum di Antonio Raia e seguito dal primo lavoro dell’OEOAS – Orchestra Elettroacustica Officina Arti Soniche. Anche in questa occasione gli spazi sono stati occupati da musicisti e tecnici che hanno lavorato assieme per diversi giorni. In più, l’assemblea ha voluto in questo caso appoggiare globalmente il progetto diventandone coproduttrice.

Il lavoro è diviso in due parti: una prima composta di rielaborazioni di colonne sonore originali prodotte per vari filmati e documentari, ed eseguite con una vera e propria Big Band di diciannove elementi (che hanno dato il loro contributo con splendido spirito di cooperazione), e una seconda che è il risultato di due sessioni di improvvisazione del solo quartetto. Sul sito dell’Illachime Quartet è già possibile ascoltare alcuni estratti del disco.

Illachime Quartet è una formazione storica della nostra città, fedele a un non genere musicale ibridato da musica per film, improvvisazione, jazz, post-rock e tanto altro. Esiste dal 2002 e il suo percorso è costellato di collaborazioni con prestigiose figure della musica internazionale, da Mark Stewart del Pop Group a Graham Lewis dei Wire, a Rhys Chatham, a Salvatore Bonafede, per citarne solo alcuni. Il primo incontro con il gruppo avvenne nel novembre del 2015, in occasione della presentazione del volume Solchi Sperimentali Italia di Antonello Cresti, che lo ha selezionato su ciquant’anni di storia delle musiche altre in Italia, dedicandogli due pagine e una intervista. In seguito la band ha anche partecipato alla quarta edizione de il Grande Vento. Per il 4 maggio 2019 è in programma all’Asilo il concerto di presentazione di Soundtrack for Parties on the Edge of the Void.

Quanto al titolo scelto per l’album, sarà opportuno far parlare gli stessi musicisti:
“vista la destinazione originaria delle composizioni abbiamo deciso di chiamarlo Soundtrack. Ma poiché non abbiamo mai smesso di prestare attenzione ai segnali che ci vengono dalla realtà sociale e politica del mondo attuale, abbiamo aggiunto un sottotitolo: for parties on the edge of the void. In un mondo che sembra sempre più sull’orlo del baratro a causa di violenze di ogni genere, devastazione ambientale, economie predatorie e razzismo dilagante, invitiamo all’incontro accogliente e festoso, e alla condivisione tra le persone. Non è un caso a questo punto che la realizzazione del disco sia stata resa possibile dal supporto dell’Asilo Filangieri, comunità aperta e plurale che fa dell’attraversabilità, della cooperazione e dell’interdipendenza i suoi principi cardine.”

Ci sentiamo molto affini a questo progetto, e chiudiamo con una citazione dal testo scritto da Mark Stewart per un pezzo di Illachime del 2009:
it’s time to make a difference, it’s time to take a stand

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