Ex Asilo, la Balena rifiuta tavolo col Comune
E la municipalità: lì una scuola presepiale
di Alessandro Chetta
Sul Corriere del Mezzogiorno http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/arte_e_cultura/2013/9-gennaio-2013/ex-asilo-balena-rifiuta-tavolo-col-comunee-municipalita-li-scuola-presepiale-2113474420481.shtml
NAPOLI – La Balena è ancora in alto mare. Gli attivisti del collettivo che autogestisce l’ex Asilo Filangieri di Napoli respingono l’idea di un «tavolo negoziale» promosso dall’assessorato alla Partecipazione dopo il sequestro di una parte dello stabile da parte dei vigili, venerdì sera. «La comunità di riferimento dei lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale – si legge in un comunicato del collettivo La Balena – ritiene di non voler né poter partecipare ad ulteriori tavoli, consulte, discussioni etc. finché la struttura è di fatto sottratta alla città». Un deciso «no» dunque all’idea di negoziazione legata al «bene comune» (com’è identificato l’ex Asilo da circa un anno ), sontuosa struttura a due passi da San Gregorio Armeno. «Sarebbe meglio discuterne qui in maniera assembleare – dichiara al Corriere un esponente del collettivo – e non nel chiuso degli uffici istituzionali visto che la nostra modalità resta esclusivamente questa». Parole che rappresentano un po’ il sunto di quanto discusso ieri sera, martedì, nell’assemblea tenutasi all’ex Asilo, affollata da circa duecento persone.
BRACCI ODI FERRO – «La Balena» – ragiona il collettivo – non è un soggetto singolo, una persona giuridica classica come può esserlo un’associazione. «Siamo un collettivo che gestisce lo stabile per uso civico aperto a tutti e il modus operandi è sempre stato indirizzato al dialogo plurale nei luoghi dell’ex Asilo, e quindi l’assemblea». La verità è che al di là del sequestro del terzo piano – dov’è stato realizzato un teatro con tanto di programmazione mensile di spettacoli, concerti, ecc. – la battaglia è strettamente politica. Il braccio di ferro è in atto da tempo negli uffici di Palazzo San Giacomo tra l’assessorato ai beni comuni di Alberto Lucarelli (tra l’altro in procinto di candidarsi col movimento arancione alle politiche) che approvò protocollo e delibera ad hoc dopo l’occupazione degli spazi nel febbraio 2012, assessorato al Patrimonio (che vuole riprendersi l’immobile) e anche l’assessorato allo Sport, stando alle ultime esternazioni della Tommasielli sulla mancata apertura di uno sportello per le donne «per colpa della Balena». Ad ogni modo, i lavoratori dello spettacolo fanno sapere che le attività all’ex Asilo continueranno, nonostante i sigilli.
SCUOLA D’ARTE PRESEPIALE – Intanto, si muove la quarta municipalità. Per la destinazione d’uso della struttura o di parte di essa, si pensa ad una scuola di formazione per diventare maestri dell’arte presepiale. La proposta è inserita nella delibera che oggi la giunta della municipalità ha approvato e inviato al Comune di Napoli. A darne notizia è lo stesso presidente Armando Coppola: «Stamattina in giunta abbiamo deciso che l’affidamento dell’immobile di proprietà comunale deve avvenire anzitutto attraverso un bando pubblico, che le priorità di accesso dovranno riguardare le associazioni che operano non solo sul territorio ma in tutta la città, promuovendo la cultura e svolgendo attività di volontariato sociale ed ambientale, altresì che presentino progetti che riqualifichino il territorio ed impegnino i ragazzi meno abbienti -conclude – che risiedono nella nostra municipalità».