Terza puntata delle cronache del suono sospeso

Il terzo video delle cronache sonore non é un video di una performance, piuttosto una conversazione tra artisti.
Durante il percorso che ha portato alla genesi di questo progetto ci si è posti delle domande frutto dell’esigenza di
trovare un punto di partenza che permettesse di indagare la condizione dell’artista durante il tempo pandemico.

Non un questionario, ma domande che potessero essere un piccolo spunto di riflessione non soltanto sulla difficoltà che la pandemia ha imposto ai lavoratori dello spettacolo dal vivo, ma anche sull’impatto che essa ha avuto sull’individuo, quindi anche a livello personale. Abbiamo indagato sulle paure e sulle fragilità con cui abbiamo dovuto fare i conti.

Quello che ci ha mosso, non era dunque la voglia di realizzare delle fredde interviste, ma quello di generare un punto di partenza da cui poter per innescare un processo creativo frutto di una serie di conversazioni tra musicisti che si intersecano con la ricerca musicale.


le Cronache del suono sospeso sono un progetto collettivo nato un anno fa.
“I concerti in streaming non ci piacciono” – così iniziava la riflessione su quanto accadeva durante il periodo del lockdown che ha imposto un duro fermo alle attività artistiche e culturali, comprese quelle dell’Asilo. la comunità aperta, attraverso il braccio del Tavolo Infrasuoni, ha sentito la forte necessità di trovare un modo per conservare la dimensione collettiva dello spazio performativo, in un momento in cui era imposto il distanziamento fisico. usciti sono una serie di opere audiovisive che pubblicheremo in questa rubrica nelle prossime settimane.