venerdì 30 giugno | ore 20 | l’asilo
Burnesha, una storia di donne
proiezione del documentario
di G. Apuzzo, E. Tozzi e E. de Prosperis
con musiche dal vivo di
Davide della Monica
presentazione del libro
Io sono una burnesha
Reportage e pellicole cinematografiche hanno più volte provato a descrivere la realtà delle burnesha, le vergini giurate d’Albania, traendo spesso conclusioni che hanno offeso le protagoniste di questa scelta. Non si tratta di un travestimento o di una questione di genere: le burnesha sono donne che rinunciano alla propria femminilità e scelgono l’identità sociale di uomo per conquistare diritti e anche responsabilità altrimenti loro preclusi dalla società arcaica in cui vivono.
Il documentario di G. Apuzzo, E. Tozzi e E. de Prosperis e il volume Io sono una burnesha, attraverso le loro parole, raccontano di quella parte d’Albania ancora ai margini della modernità, di un mondo antico ma vivo nei villaggi delle Montagne Maledette, di un Paese che sogna l’Europa e nel quale presto, per loro, non ci sarà più posto.
Si tratta della storia di una tradizione albanese. Nella nostra lingua le chiamiamo “vergini giurate”. Le burnesha sono donne che dichiarano alla società di voler perdere i loro connotati femminili, e con essi il loro ruolo di moglie e madre, giurando sulla propria verginità per poter assumere diritti e responsabilità maschili: dai lavori agli abiti, dai vizi ai ritrovi, usi e privilegi altrimenti preclusi dagli antichi codici, tuttora vigenti, che regolano quella società per certi versi arcaica.
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