domenica 19 settembre, ore 21
Booyo
una performance di Camilla Battaglia e Stefano Costanzo
Domenica sera si potrà assistere alla performance BOOYO a cui Camilla Battaglia – artista milanese di stanza a Firenze che ha collaborato alle Cronache del suono sospeso – e Stefano Costanzo hanno lavorato negli ultimi due anni.
Camilla e Stefano, dopo la residenza di questa settimana all’Asilo, presenteranno questa meditazione tra le possibilità di dialogo elettroacustico tra la batteria e oggetti percussivi e la voce declinata in modi sempre diversi fino a diventare tutt’uno con i segnali digitali del campionatore, dove però si lascia sempre predominare la forza inesplicabile della melodia.
Camilla Battaglia, nata nel 1990, figlia d’arte (e che arte: il pianista Stefano Battaglia e la cantante Tiziana Ghiglioni), ha una formazione classica, come pianista e cantante. Ma il dna jazzistico familiare non tarda a manifestarsi: appena ventenne esordisce su disco col trio di Renato Sellani (Joyspring). Sempre nel 2010 si fa notare al Premio Internazionale Massimo Urbani, l’anno successivo si distingue al Premio Internazionale Chicco Bettinardi e nel frattempo si afferma in vari concorsi organizzati da festival jazz italiani. La si trova quindi come voce solista (e talvolta corale) con l’Orchestra Jazz della Sardegna, la Siena Jazz Orchestra, l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta da Paolo Damiani, la Civica Jazz Band diretta da Enrico Intra.
Il primo disco da leader arriva nel 2016 (Tomorrow-2more Rows of Tomorrows), il secondo nel 2018: EMIT: RotatoR TeneT. EMIT è un lavoro altamente concettuale, dove scrittura e improvvisazione sono in bilico una sull’altra, mentre per l’ispirazione Camilla Battaglia si affida apertamente alla scienza, la letteratura (Sylvia Plath), la filosofia (Heidegger, Nietzsche).
/// Il concerto sarà all’aperto e ad accesso contingentato; per il resto, come sempre all’Asilo, sarà gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.