Sabato 2 febbraio | dalle ore 18 | l’Asilo
Bernardo Bertolucci. Metamorfosi di un poeta
Incontro con Donatella Baglivo e proiezioni
ore 18
proiezione di
LA COMMARE SECCA
di Bernardo Bertolucci
(Italia, 1962, 88’)
ore 20
incontro con DONATELLA BAGLIVO
a seguire
proiezione di
BERNARDO BERTOLUCCI. METAMORFOSI DI UN POETA
di Donatella Baglivo
(Italia, 2000, 95’)
“Da piccolo volevo fare il poeta, e presto cominciai a scrivere poesie. Certo lo feci per spirito di pura emulazione; molto probabilmente, se mio padre fosse stato un falegname, avrei cominciato a piallare il legno”. Così racconta la sua iniziazione alla poesia Bernardo Bertolucci: suo padre Attilio è stato una figura di spicco nel panorama letterario del ‘900. Ma è stato anche un apprezzato critico cinematografico, e forse è a questa seconda attività del padre che Bernardo deve anche la sua passione per il cinema…
A meno di due mesi dalla scomparsa del cineasta di Ultimo tango a Parigi e Novecento, l’Asilo torna a ricordarlo, dopo l’8 dicembre scorso, con una serata in compagnia di Donatella Baglivo. L’autrice ha realizzato nel 2000 un documentario con Bertolucci, una lunga intervista intima nella quale il regista ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera e della sua vita, senza porre filtri tra l’una e l’altra. Una disposizione singolare per un autore che ha sempre mostrato estrema riservatezza sulla sua vita “fuori dal set”, e che consente l’emersione di confidenze inedite che gettano nuova luce sulla sua stessa opera di cineasta.
Come quando ricorda la sua precoce carriera di spettatore cinematografico: “La prima giovinezza l’ho vissuta in campagna, dove sono rimasto con i miei fino all’età di dodici anni. In seguito, io e la mia famiglia ci siamo stabiliti a Parma, città che per me rappresentava un universo tutto nuovo, reso magico dalla presenza del cinema. Quasi ogni settimana andavo a vedere un nuovo film, possibilmente un western, poiché era un genere che io amavo tanto”.
E il giovane Bernardo resta uno spettatore fino all’età di vent’anni, 1961, quando Pier Paolo Pasolini gli propone l’incarico di aiuto regista per il suo primo film, Accattone. “Pier Paolo era un amico di famiglia e frequentava spesso casa mia. Ancora ricordo l’emozione che provai quando mi chiese di aiutarlo. Risposi che non sapevo nulla di come si facesse un film e lui, con grande naturalezza, mi disse di essere esattamente nella stessa situazione. Così, almeno, eravamo in due”.
La proiezione di Bernardo Bertolucci. Metamorfosi di un poeta sarà presentata in sala dall’autrice e sarà preceduta dalla proiezione de La commare secca, opera d’esordio di Bertolucci appena 20enne, a partire da una sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini.
Donatella Baglivo è regista, produttrice, esperta di montaggio. Dai primi anni Settanta svolge un’intensa attività per la RAI, montando documentari, inchieste, pubblicità e sceneggiati. Tra questi, nel 1973, il montaggio de La città del sole di Gianni Amelio. Nel 1979 produce uno “special” sul regista greco Theodoros Anghelopoulos, nel 1980 una cinebiografia sul commediografo rumeno Eugène Ionesco. Dal 1981 inizia un progetto di ritratti di grandi personaggi hollywoodiani: James Dean, Montgomery Clift, Marlon Brando, Marilyn Monroe, Rita Hayworth, Clark Gable, James Stewart, Gary Cooper. Sempre come regista, a partire dal 1982, realizza una trilogia su Andrey Tarkovsky, composta da Un poeta nel cinema, Il cinema è un mosaico fatto di tempo e Tarkovskij in Nostalghia. È autrice di numerose inchieste per la rubrica Mixer. Nel 1995, in occasione del centenario del cinema, avvia la preparazione di una serie di cinebiografie dal titolo I grandi del cinema italiano. Il 1999 è l’anno del documentario Viaggio in Israele – Tra storia e religioni. Nel 2000 gira una cinebiografia su Papa Giovanni XXIII, Angelo Giuseppe Roncalli – La mia vita a Istanbul. Nel 2002 realizza in Abruzzo un’inchiesta sull’emigrazione, Emigranti – Storie del 900. Nel 2004 dedica alla poetessa Alda Merini il film biografico La forza della poesia. Nel 2005 realizza il film …E dopo cadde la neve che racconta il terremoto in Irpinia del 1980. Nel 2015 gira in Calabria una serie per la televisione in 5 puntate dal titolo Il ragazzo della Fiumara. Lo stesso anno realizza un museo del cinema a Montalto di Castro dedicato al suo maestro Andrey Tarkovsky.
* All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.