domenica 17 dicembre 2017 ore 20 | l’asilo

Belle Dormant

un film di Ado Arrietta

L’Asilo è lieta di presentare, in prima visione nella città di Napoli, Belle Dormant (Bella Addormentata), il nuovo film di Ado Arrieta (che per l’occasione aggiunge un’altra T al suo cognome), con Niels Schneider, Agathe Bonitzer e Mathieu Amalric. La proiezione sarà introdotta dall’attrice protagonista, Agathe Bonitzer, e da Donatello Fumarola, regista e critico cinematografico, tra gli autori di Fuori Orario su Rai3. L’evento sostiene il progetto di avviare un nodo napoletano dell’archivio di immagini Cubotto.

locandina belle dormant

Adolfo Arrieta, o Udolfo, Ado, Adelpho, Alfio, Elpho… o più semplicemente A.: il suo nome è una variazione perpetua, come il suo cinema, popolato di intrighi, di angeli e crimini invisibili, specchi magici, raddoppi e inversioni di sensi e direzioni, un cinema che si fa girar la testa, a suo modo francescano. Cineasta apolide e underground, ha attraversato il cinema come un angelo, per brevi apparizioni (tredici film in cinquant’anni), come un viandante ebbro. Se volessimo trovare una formula facile per definirlo è forse questa: Arrieta è un geniale impostore del cinema… (Donatello Fumarola)             

Agathe Bonitzer è un’attrice francese nata nel 1989 a Parigi. Figlia di Pascal Bonitzer, critico regista e sceneggiatore, muove i suoi primi passi davanti alla camera a 8 anni in Tre vite e una sola morte (Raul Ruiz, 1996). Ha lavorato con Cristophe Honoré, Agnés Jaoui e Noémi Lvoski e Louis Garrel.

Il progetto Cubotto ha l’obiettivo di costruire un archivio a Napoli. Un archivio dei movimenti sociali, ma anche delle storie comuni, dei ricordi, delle lotte, della produzione culturale. Mettere insieme una storia collettiva, raccoglierla per non disperderla, per condividerla e trasportarla nel tempo. Ma anche per farla rivivere, permetterle di raccontare ancora e ancora. Fare tutto ciò attraverso un software open source (cubotto.org), in una rete confederata di archivi costruita dal basso, internazionale, su di una infrastruttura propria non affidata alle grandi compagnie dei big data.

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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.