bancarotta

Saremo, come lavoratori dell’immateriale, anche abituati ad avere a che fare con il mondo fantastico di Tim Burton, il surrealismo di alcune installazioni visive o i paradossi KafKiani di certa letteratura, ma ci sorprende sempre l’ “assurdismo strabico” di certa parte della nostra città. Dopo anni di silenzio sulle innumerevoli iniziative e lotte di comitati e movimenti per denunciare lo scempio che in questi anni si è fatto di soldi pubblici, di bonifiche mai partite, terreni avvelenati da colmate e inquinanti, ecco che si muove l’assordante fragore mediatico delle indagini della magistratura!
E che succede?! Viene squassato l’evidente – almeno a chiunque si fosse fatto negli ultimi 15 anni anche una sola passeggiata a Coroglio – colpo di scena: il risultato immediato è lo sgombero di una realtà sociale che ha, nel suo atto costituente, nella sua prassi quotidiana, messo al centro la battaglia per la tutela ambientale dell’area! L’UNICA BONIFICA REALIZZATA – quella fatta con i corpi e le intelligenze di giovani napoletani che hanno ridato vita ad una zona abbadonata al degrado e alla speculazione, un presidio importantissimo di lotte e denunce – è la prima ad essere colpita.
Questo è inacettabile! Siamo con Bancarotta, perché l’unica strada per impedire che queste indagini, come tante altre, cadano in una bolla d’aria è la presenza diretta, la riappropriazione attraverso la lotta, la permanenza fisica ed intellettuale sul territorio da parte di chi è un patrimonio di conoscenza della storia e degli scheletri di quell’area.
BANCAROTTA NON SI TOCCA!

Gli abitanti dell’ex Asilo Filangieri